Dopo la solidarietà espressa nell'immediato da più parti della società civile, gli attestati di vicinanza non si fermano neppure oggi. E' la volta del presidente del consiglio comunale di Messina, Pippo Previti, del deputato all'Ars, Filippo Panarello e del sindaco di Furnari, Mario Foti, con la sua Giunta

“Si esprime viva solidarietà a Leonardo Orlando, giornalista della Gazzetta del Sud, per il vile ed esecrabile gesto subito, ultimo di un grave susseguirsi di attentati perpetrati nell’area barcellonese”. Ad affermarlo è il presidente del consiglio comunale di Messina, Pippo Previti, che prosegue: “Confidiamo in una rapida conclusione delle indagini da parte delle forze dell’ordine, per individuare i responsabili che tentano di intimidire con tali atti, l’operato degli operatori della legalità e una comunità nel suo complesso sana ed operosa. Queste azioni non hanno fermato e non fermeranno il percorso di giustizia a cui tutti propendiamo e per la cui causa non mancheremo di alzare la voce e di esternare la nostra vicinanza al Dott. Orlando”.

Piena solidarietà al giornalista Leonardo Orlando anche da parte del deputato regionale Filippo Panarello: “Si tratta di un vile gesto intimidatorio da condannare con fermezza. Mi auguro che si faccia presto piena luce su quanto accaduto”.

Il sindaco di Furnari, Mario Foti, la Giunta, Municipale, il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Puliafico, a nome del Consiglio Comunale, esprimono solidarietà al giornalista della “Gazzetta del Sud”, Leonardo Orlando per il vile atto intimidatorio subito.

Ritengono che il diritto alla corretta informazione e la tutela della liberta’ della stessa — cosi’ come riconosciuti dalla Costituzione –- rappresentano una condizione fondamentale per il progresso di ogni società democratica.

Il valore primario della libera e corretta informazione va sempre garantito e tutelato e, pertanto, il gesto violento ai danni del predetto giornalista non puo’ che urtare, scioccare ed indignare quanti credono nei valori della legalita’, della tolleranza, della verità’, valori che sono e restano sempre nemici di ogni violenza, di ogni prepotenza, di ogni prevaricazione e di ogni sopruso, cioè di tutti quegli elementi che allignano solo nella cultura mafiosa della illegalità’.

Nel condannare l’ignobile gesto, gli organi istituzionali del Comune di Furnari, auspicano che al piu’ presto gli investigatori possano far luce su questo gravissimo episodio e su questo ignobile gesto che rattrista ed inquieta ogni cittadino onesto.

Anche La Confesercenti di Messina esprime solidarietà al giornalista della Gazzetta del Sud, Leonardo Orlando. L’importante azione investigativa e giudiziaria in corso da tempo nel comprensorio di Barcellona, ha trovato una puntuale narrazione nelle cronache di Orlando e della Gazzetta del Sud.
Intimitendo entrambi, si vuole ostacolare tale efficace azione investigativa e giudiziaria.
La Comunità che lavora ed opera nel comprensorio barcellonese ha invece bisogno che sia ulteriormente incrementata l’attività di “liberazione” di questo Territorio dalla mafia dei clan locali che ha costituito il principale ostacolo al normale e sano sviluppo economico.
Il sacrificio del giornalista Beppe Alfano è ben presente nella memoria collettiva di Messina. Ci aspettiamo che lo Stato smascheri nel minor tempo possibile i vigliacchi che hanno colpito Leornardo Orlando.

Con un messaggio inviato al giornalista della “Gazzetta del Sud” Leonardo Orlando, la cui auto è stata bruciata a Barcellona Pozzo di Gotto, il segretario provinciale del Partito socialista Maurizio Ballistreri ha espresso “la più viva solidarietà per il grave e vile attentato, che offende la libertà di stampa e la convivenza civile”. Secondo il docente universitario “è necessaria la massima vigilanza nella città del Longano, per impedire un ritorno al periodo buio della presenza intimidatrice della criminalità nei confronti della società civile, che ha inquinato anche la vita pubblica e la dialettica democratica. Bisogna azionare – conclude il segretario socialista – i necessari strumenti repressivi, investigativi e giudiziari, ma agendo anche per combattere il disagio sociale”.