Mancata stabilizzazione dei precari. Fp Cgil attacca l’Amministrazione Provinciale

Mancata stabilizzazione dei precari. Fp Cgil attacca l’Amministrazione Provinciale

Mancata stabilizzazione dei precari. Fp Cgil attacca l’Amministrazione Provinciale

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lunedì 08 Aprile 2013 - 15:52

Il sindacato chiede al presidente Ricevuto di varare un piano di stabilizzazione dei precari. Il Coordinamento Sindacale Autonomo, intanto, ha chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per un confronto su possibili correttivi alla legge di costituzione dei liberi consorzi di Comuni e delle città metropolitane

Non ha avuto gli esiti sperati l’incontro tenutosi a Palermo con l’Assessorato Regionale al Lavoro e la Fp Cgil di Messina per discutere dei precari del Comune di Messina, della Provincia Regionale e dei precari del fondo nazionale Milazzo Messina Barcellona. Se n’è parlato durante l’assemblea dei precari della Provincia indetta della Fp Cgil, che si è svolta oggi a palazzo dei Leoni.

“Per quanto riguarda la vertenza dei precari della Provincia regionale – afferma Clara Crocé, segretario provinciale della Fp Cgil -, i vertici dell’Assessorato regionale al Lavoro hanno definito ridicola la delibera con la quale si chiedeva la proroga della legge regionale 24, adottata il 28 dicembre dalla Giunta Provinciale e trasmessa soltanto dopo la denuncia della Fp Cgil il 20 marzo 2013. Il presidente Ricevuto dovrebbe essere a conoscenza che l’Assessorato regionale al Lavoro non ha la competenza di approvare o prorogare norme di legge”.

“Secondo quanto comunicato dall’ Assessorato, comunque, è possibile varare un piano di stabilizzazione – prosegue Clara Crocé insieme a Francesco Fucile, responsabile territoriale Enti locali – ed e’ quello che formalmente chiederemo al Presidente. La Fp Cgil ha dato mandato ai propri uffici legali per notificare l’atto stragiudiziale di messa in mora al Presidente della Giunta provinciale. Valuteremo insieme ai legali di chiedere i danni alle amministrazioni per la mancata stabilizzazione dei precari”.

Il Coordinamento Sindacale Autonomo, intanto, ha chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per un confronto su possibili correttivi alla legge di costituzione dei liberi consorzi di Comuni e delle città metropolitane: “E’ ancora prematuro – scrive il sindacato – ipotizzare i possibili scenari derivanti dall’applicazione della legge regionale che prevede l’istituzione dei Liberi consorzi di Comuni e delle Città metropolitane. Riteniamo, peraltro, che neppure il presidente Crocetta e la maggior parte dei parlamentari regionali sappiano come affrontare la fase successiva ai proclami sbandierati con troppa facilità. Il C.S.A. ha avviato uno studio su possibili correttivi che impediscano l’insorgere di disagi per i dipendenti e la collettività. Abbiamo, pertanto, ritenuto, come segreteria regionale, di chiedere un incontro urgente al presidente Crocetta”.

3 commenti

  1. non preoccuparti Clara ……Crocetta li stabilizzera’ tutti alle proprie case !!!!!

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  2. Peppe Vallera 9 Aprile 2013 05:52

    “Valuteremo insieme ai legali di chiedere i danni alle amministrazioni per la mancata stabilizzazione dei precari”
    Siamo alla aarrogante protervia più assoluta.
    I precari degli enti locali furono assunti ex art. 23 PER UN ANNO SOLTANTO.
    Dopo l’anno, avrebbero dovuto essere sostutuiti da altri precari, anch’essi per ub solo anno.
    Invece, questa gente vegeta alla Provincia da quasi 30 anni.
    Non hanno fatto un concoso degno di questo nome, una selezione seria e meritocratica.
    Tra di essi prosperano xxxxxxxxxxx, che sono una vergogna per la provincia e per i veri Dipendenti, cioè coloro che hanno superato i veri concorsi
    I veri disoccupati sono dovuti emigrare, mentre questi galantuomini, senza alcun merito, si permettono di sparare calci.
    Che vadano a cercarsi un lavoro, se ne sono capaci.
    Ma loro il lavoro non sanno nemmeno cosa sia.
    Giuseppe Vallèra.

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  3. liliana parisi 9 Aprile 2013 10:52

    Con tutto il rispetto per i lavoratori,la stabilizzazione senza concorso pubblico non è conforme alla legge.Ed è tanto più assurda trattandosi di un Ente in liquidazione. Perchè non pensare invece ad una ricollocazione dei lavoratori in altri settori?

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