Sotto l’albero di natale dell’Unime il nuovo statuto ed il bilancio 2015

Sotto l’albero di natale dell’Unime il nuovo statuto ed il bilancio 2015

Danila La Torre

Sotto l’albero di natale dell’Unime il nuovo statuto ed il bilancio 2015

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sabato 20 Dicembre 2014 - 23:43

Il rettore ha incontrato i giornalisti per i tradizionali auguri di Natale e ha tirato le somme dell’ anno che si avvia a conclusione. Due i traguardi che l’Ateneo si appresta a raggiungere prima della fine del 2014. Navarra non ha nascosto la propria soddisfazione

Il tradizionale appuntamento per gli auguri di Natale con la stampa cittadina si è trasformato anche quest’anno in un’occasione per tracciare il bilancio dell’anno che sta per finire. Il rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, dinanzi ai giornalisti ospitati nella sua stanza ha tirato le somme del 2014, ricordando con grande soddisfazione soprattutto due traguardi che l’Ateneo si appresta a raggiungere: la definitiva approvazione delle modifiche dello Statuto e l’approvazione del bilancio di previsione 2015.

In merito allo Statuto d’Ateneo, Navarra ha sottolineato che dal Ministero sono arrivati solo «rilievi marginali, immediatamente recepiti dal Consiglio d’amministrazione. Il 29 o il 30 dicembre – ha continuato il rettore – vareremo il nuovo Statuto in Senato e lo manderemo per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale».

Una delle principali novità introdotte dall’amministrazione Navarra è la drastica riduzione del numero dei Dipartimenti, che passano da 21 a 12. Ciascun Direttore farà parte del Senato Accademico. Il nuovo Statuto sancirà, inoltre, l’elezione diretta dei componenti interni del Consiglio di Amministrazione e l’estensione del diritto di voto per l’elezione del Rettore e dei direttori di Dipartimento a tutti gli studenti, i dottorandi, gli assegnisti e gli specializzandi (e non più solo ai loro rappresentanti), con voto ponderato.

Come detto, durante la colazione con i rappresentanti della stampa, il rettore Navarra ha espresso soddisfazione anche per l’iter che nei prossimi giorni porterà all'approvazione del primo bilancio contabile- patrimoniale dell’Ateneo peloritano nei termini fissati dalla legge.

«Questo bilancio – ha spiegato il Magnifico , con accanto il direttore Francesco De Domenicoha rappresentato una sfida per la nostra università, siamo partiti con un anno e mezzo di ritardo ed in sei mesi abbiamo fatto quello che le altre università non sono riuscite a fare in due anni di lavoro. La notizia positiva è che abbiamo ricevuto anche la valutazione alla proposta di bilancio da parte dei revisori dei conti ed i rilievi pari a zero». Il Collegio dei revisori che ha analizzato il documento contabile non è un organo interno all’Ateneo peloritano ma è composto da due membri del Mef (Ministero dell’Economia e della Finanza) e da un membro dell’Avvocatura dello Stato. La relazione dei revisori dei conti sarà allegata alle delibera che il 29 dicembre verrà portata all’attenzione degli organi di governo universitari per il definitivo via libera da parte del Consiglio d’Amministrazione.« I revisori hanno approvato il nostro bilancio, può essere che il Cda lo bocci», ha scherzato Navarra.

Il rettore ha risposto anche a chi gli ha chiesto della continua fuga di cervelli da Messina. «Il compito dell’Università non può essere quello di trattenere i giovani laureati a Messina ma di renderli competitivi nel mondo del lavoro internazionale. Il compito dell’Università è anche quello di attrarre studenti e docenti da fuori e portarli nel territorio cittadino».

Danila La Torre

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