Archiviati tutti i dubbi, il Consiglio ha detto sì al bilancio consuntivo 2012

Archiviati tutti i dubbi, il Consiglio ha detto sì al bilancio consuntivo 2012

Francesca Stornante

Archiviati tutti i dubbi, il Consiglio ha detto sì al bilancio consuntivo 2012

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venerdì 13 Dicembre 2013 - 01:35

Con 30 voti favorevoli e un solo astenuto è stato approvato il documento finanziario che chiude l'era Buzzanca-Croce. Lungo dibattito in Commissione Bilancio con l'assessore Signorino, i consiglieri hanno presentato un emendamento per fare luce su alcuni punti.

Alla fine l’approvazione è arrivata. Il bilancio consuntivo 2012 ha trovato un’aula compatta e fermamente decisa a votare il documento finanziario che chiude definitivamente l’era Buzzanca-Croce e che soprattutto sblocca una tranche di finanziamenti statali da 35 milioni di euro che aiuteranno l’amministrazione a chiudere con meno angoscia questo anno ormai agli sgoccioli. La seduta serale del Consiglio è durata poco meno di un’ora, un record rispetto alle sedute fiume delle scorse settimane. Un risultato frutto dell’intenso lavoro svolto nella I commissione Bilancio che invece è stata impegnata a rivedere gli ultimi passaggi per circa tre ore.

Il presidente della commissione Franco Mondello e i consiglieri, fin da subito pronti a votare un bilancio che di fatto non appartiene a questa amministrazione, avevano però chiesto nei giorni scorsi una serie di chiarimenti. A suscitare qualche dubbio erano state le criticità rilevate dal Collegio dei revisori dei conti, nonostante il parere positivo apposto dall’organo al documento. In particolare una l’incognita su cui i consiglieri hanno provato a capirne di più: il disallineamento dei mutui tra il 2011 ed il 2012 del conto del patrimonio, cioè il documento contabile attraverso il quale vengono rilevati i risultati della gestione patrimoniale e riassunta la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio, evidenziando le variazioni intervenute nel corso dello stesso, rispetto alla consistenza iniziale.I revisori Dario Zaccone, Federico Basile e Giuseppe Zingales aveva scritto di non potersi esprimere su questo punto poiché il Collegio non era «in grado di attestarne la completezza e l’attendibilità».

Due giorni fa, di fronte all’impossibilità di fornire le rassicurazioni richieste, il vicesindaco Guido Signorino aveva così chiesto al Consiglio 48 ore di tempo per rivedere insieme ai revisori questo passaggio e poter tornare in aula senza più alcun dubbio. E ieri pomeriggio in commissione è stato proprio l’assessore Signorino, insieme ai revisori, a comunicare che tutti i problemi segnalati erano stati discussi e superati e a chiedere al Consiglio di approvare il bilancio in vista del prossimo banco di prova, il previsionale 2013.

Al documento presentato dall’amministrazione è stato aggiunto un emendamento nato in questi giorni dal lavoro della commissione Bilancio e presentato dal presidente Mondello. Questo emendamento punta l’attenzione proprio sulle criticità riscontrate nel bilancio e invita l’amministrazione ad avviare una serie di iniziative volte a far luce laddove ancora ci sono troppe ombre.

In particolare si chiede di provvedere all’eliminazione del disallineamento tra le posizioni debito/ credito tra le società partecipate ed il Comune con la costituzione di un tavolo tecnico permanente; avviare processi di riorganizzazione dei dipartimenti che svolgono attività di entrate finanziarie; aggiornare l’inventario dei beni appartenenti al Comune, presupposto essenziale per la predisposizione del conto del patrimonio con operazioni di aggiornamento costante dell’inventario; predisporre un programma che proponga ai dirigenti competenti come conseguire maggiori entrate derivanti dai tributi, concessioni, locazioni, vendita immobili, impianti pubblicitari, tassa rifiuti, concessioni di costruzione; rivisitare le strutture, dal management delle società partecipate, attuando da subito il controllo organico previsto dalla legge e adeguando gli statuti alle normative vigenti; monitorare il Dipartimento legale per l’accertamento e certificazione dei debiti latenti; incentivare il merito allocando le risorse del contratto integrativo prevalentemente per il personale che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di gestione prefissati dall’amministrazione.

Se dunque il passaggio in aula è stato indolore, non sono mancate le polemiche. Come era accaduto durante la seduta per l’approvazione delle tariffe Tares, gli interventi dei consiglieri sono stati rinviati al dopo voto e questa decisione ha fatto storcere il naso soprattutto ai consiglieri Daniele Zuccarello e Piero Adamo. Probabilmente qualcuno aveva fretta di tornare a casa in tempo per la cena, alla fine però ciò che conta è aver messo un punto sul consuntivo 2012. La prossima tappa sarà certamente più impegnativa.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. Questa ritrovata consapevolezza della politica, di cui do atto volentieri, è uno degli effetti positivi di avere RENATO sindaco senza una maggioranza, la sua forza sarà un Consiglio Comunale tutto all’opposizione, condizione politica e amministrativa IDEALE per tentare di uscire, con la schiena diritta, dalla crisi finanziaria e organizzativa in cui versa Palazzo Zanca. La brava Francesca STORNANTE evidenzia una parte dei miei dubbi, manifestati, nero su bianco, dai link di questi anni, e non con il bla bla bla dei precedenti Consiglieri Comunali, uno dei motivi della sonora sconfitta di Felice CALABRO’. Prima o poi la Magistratura Contabile chiederà conto a chi ha accertato quelle cifre inattendibili, ripropongo il link più significativo.
    http://img196.imageshack.us/img196/4844/p8hq.png
    Il vero vincitore è l’assessore Guido SIGNORINO, il quale esce un gigante dal confronto con Orazio MILORO, gli viene riconosciuto anche dagli avversari politici e perfino dall’assessore regionale vicino al PARTITO DEMOCRATICO. Le novità impensabili, fino a ieri, sono Antonio LE DONNE e Antonino CAMA, per la prima volta, un Segretario e un Ragioniere, autorevoli e indipendenti sia dalla politica che dalla burocrazia comunale, pur essendo loro stessi burocrati, forse illuminati? L’altra novità sono i Revisori dei Conti, nominati dalla politica, ma consapevoli e timorosi del loro ruolo, hanno gli occhi addosso della Corte dei Conti e del Ministero, ed una amministrazione comunale neutrale rispetto alle cifre. FINALMENTE INIZIA IL DURO VIATICO VERSO LA NORMALITA’, spero che il TAR non lo interrompa bruscamente, sarebbe una iattura per Messina.

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  2. C’è bisogno come l’a r i a di Politica, P maiuscola. In questo tempo di crisi devastante, che metta in pericolo le sorti della DEMOCRAZIA, dobbiamo tifare per un Consiglio Comunale, che si riappropri del ruolo sancito dallo Statuto, e per una amministrazione comunale capace di tenere fuori dalla porta i tanti interessi individuali e puntare a quello generale. Dobbiamo essere felici in presenza di un amministratore, come Sergio DE COLA, che punti con PICO, ad piano regolatore condiviso dai messinesi, e non solo dai palazzinari come lo fu quello precedente. La rabbia della gente e dei giovani sta cominciando a manifestarsi nelle strade e nelle università, lo scontro non è più tra DESTRA e SINISTRA, ma tra la gente e tutta la politica. Inevitabilmente, prima o poi, si sposterà tra chi beneficia dello stretto legame con i politici, la burocrazia in particolare, ma anche certa imprenditoria, dipendenti enti locali, società partecipate, enti di ogni tipo e natura, sindacato, con i milioni di italiani, piccoli imprenditori, partite IVA, artigiani, agricoltori, lavoratori del privato, che non si sentano più rappresentati, anzi vedono nei politici, chi mette a repentaglio la vita della propria famiglia. Se Matteo RENZI dovesse mantenere l’impegno di abolizione del SENATO e PROVINCE, riduzione di un MILIARDO di euro dei costi della politica, e una legge elettorale, con la quale possiamo scegliere direttamente chi portare in parlamento e un Presidente del Consiglio certo che possa governare per l’intera legislatura, sarebbe il primo passo per ritornare ad avere fiducia, poi si dovrà mettere mano alle Regioni, forse pensare di ridimensionare il loro potere di legiferare e di gestione, per destinare ai COMUNI, cioè ai cittadini gran parte del governo del loro futuro.

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  3. MARIEDIT SEI SICURO CHE LE DONNE E CAMA SIANO INDIPENTENTI DALLA POLITICA E DALLA BUROCRAZIA COMUNALE? DIMOSTRI DI NON CONOSCERE I PERSONAGGI COMUNALI E NON CREDO PROPRIO CHE SIANO TANTO ILLUMINATI! E CHE C’ENTRA CALABRO’CON LA MAGISTRATURA CONTABILE? AH GIA’ DIMENTICAVO I TUO OBBIETTIVI SONO SEMPRE GLI STESSI: MILORO, COGLITORE,DELL’ACQUA e DL LEO! CERCA DI ESSERE PI§ OBIETTIVO:

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