Consiglio comunale, l’elezione del terzo revisore dei conti ripropone il braccio di ferro tra Udc e Dr

Consiglio comunale, l’elezione del terzo revisore dei conti ripropone il braccio di ferro tra Udc e Dr

Danila La Torre

Consiglio comunale, l’elezione del terzo revisore dei conti ripropone il braccio di ferro tra Udc e Dr

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mercoledì 18 Settembre 2013 - 23:19

I consiglieri comunali dovranno discutere ed approvare anche altre proposte deliberative, tra cui l'approvazione delle modifiche al “Regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, e gli ordini del giorno proposti da Mondello ed Adamo

Il Consiglio comunale è pronto ad avviare una nuova sessione. Tra le delibere iscritte all’ordine del giorno c’è anche quella relativa alla nomina del terzo componente del collegio dei revisori dei conti, rimasto “monco” dopo le dimissioni di Domenico Maesano. A contendersi la poltrona, piuttosto scomoda per la verità, ci sono due pretendenti : Giuseppe Zingales indicato dall’Udc e Federico Basile indicato dai Dr. I consiglieri comunali sono chiamati a scegliere chi tra loro affiancherà il presidente Dario Zaccone e Giancarlo Panzera, anche se per quest’ultimo si parla di dimissioni ormai vicine.

Al di là all’integrazione del collegio dei revisori ed ai nominativi dei due “contendenti”, quest’elezione da parte del Consiglio comunale è importante soprattutto dal punto di vista politico, perché svelerà se i rapporti tra Udc e Pd si sono davvero rinsaldati dopo lo sgambetto ai danni dei centristi durante l’elezione dell’Ufficio di Presidenza – con la trappola tesa a Libero Gioveni, che ha visto sfumare per un solo voto la vicepresidenza – oppure se i due principali partiti della colazione di centro sinistra convivono dentro la stessa alleanza, si sopportano a vicenda, ma in fondo non si amano per niente ed ogni occasione è buona per farsi i dispetti.

Sul nome dell’ex consigliere di quartiere Basile, sponsorizzato dai Democratici riformisti di Picciolo e Greco, convergeranno i voti del Pdl e in teoria anche quelli di SiamoMessina, riproponendo quell’accordo trasversale che fece eleggere vice-presidente vicario dell’Ufficio di Presidenza Nino Interdonato e vice-presidente Nicola Crisafi. In quell’occasione furono determinanti anche i voti pro Crisafi dei 4 accorintiani e qualche defezione consumatasi nelle fila del Pd o liste collegate e del Megafono. Quello scenario potrebbe riproposi con l’elezione a scrutinio segreto del terzo revisore dei conti: sulla carta il partito democratico ( compresi i progressisti democratici e la lista Felice per Messina) dovrebbero votare a favore di Zingales, che incasserebbe così 19 voti. Con i voti dei Dr e del centro-destra , Basile si fermerebbe a 13 preferenze, ma tutto dipenderà dalla destinazione che prenderanno i voti dei 4 consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, che stavolta potrebbero decidere di votare scheda bianca, e dei 4 consiglieri del Megafono. Anche l’elezione del tecnico contabile si preannuncia, dunque, scoppiettante, con il secondo round del braccio di ferro tra Dr ed Udc, quest’ultima in cerca di rivincita.

A parte la nomina del terzo revisore dei conti, il Consiglio comunale dovrà discutere ed approvare altre proposte deliberative e provvedimenti, quali: l'approvazione delle modifiche al “Regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni; la determinazione delle rate e delle scadenze di versamento Tares, tributo comunale sui rifiuti e sui servizi per l'anno 2013; l'approvazione del regolamento del servizio di fognatura per le acque bianche; la sdemanializzazione di un'area urbana costituente una porzione di marciapiede della via A. De Gregorio a villaggio Aldisio, catastalmente inquadrata come demanio stradale comunale; la costituzione di una commissione speciale di inchiesta sulla gestione del ciclo dei rifiuti dall'anno 2005 ad oggi (ordine del giorno presentato da Adamo) ; e le linee guida per la redazione del regolamento relativo alla concessione dei beni demaniali, dei beni patrimoniali indisponibili e disponibili del Comune di Messina (ordine del giorno presentato da Mondello). (DLT)

Un commento

  1. La nuova tipologia di atti per i quali è obbligatorio il parere preventivo dell’organo di revisione prevista dalle recenti disposizioni legislative hanno modificato, sostanzialmente, l’originaria attribuzione prevista dal decreto legislativo 267/2000. Infatti al Collegio compete, in base alla recente normativa entrata in vigore dal mese di ottobre 2012, compete, fra l’altro, esprimere il proprio parere, obbligatorio, sulle proposte di delibere elative ai documenti di programmazione economico finanziaria; sulle delibere relative alla verifica degli equilibri di bilancio sia sotto il profilo finanziario che economico, sugli atti relativi al ricorso dell’indebitamento e su quelli relativi all’utilizzo di strumenti di finanza innovativa. Si conferma il pare di regolarità sia tecnica che contabile sulle delibere consiliari di riconoscimento di debiti fuori bilancio, evidenziando e quantificando l’importo dell’illecito arricchimento che viene riconosciuto al Comune, nonché sugli atti che prevedono transazioni. Il Collegio sindacale deve, inoltre vigilare ed effettuare controlli periodici sugli equilibri finanziari della gestione del Comune ed inoltre, certificare insieme al Ragioniere Generale, se esistono condizioni di grave indisponibilità di cassa necessaria per beneficiare dell’innalzamento del limite massimo di anticipazioni di tesoreria da tre a cinque dodicesimi delle entrate correnti previsto soltanto in favore degli enti dissestati. Obbiettivo, quest’ultimo, già concretizzatosi recentemente.
    Ma il compito più gravoso per il collegio sindacale si manifesta nel caso di procedura per il riequilibrio finanziario (in corso dei elaborazione). In tal caso compete al collegio sindacale non solo di esprimere il proprio pare sulla relativa delibera da approvare da parte del Consiglio Comunale, ed oggetto di esame ed approvazione da parte degli organi nazionali (Ministero all’Interno) e regionali (Corte dei Coni) competenti, ma di seguire, passo dopo passo il realizzarsi degli obbiettivi programmati nel piano di riequilibrio e di di trasmettere, entro il quindicesimo giorno successivo alla scadenza di ciascun semestre al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’Economia e alla competente Sezione regionale della Corte dei Conti, una relazione sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio e sul raggiungimento degli obiettivi programmati ed intermedi fissati dal piano stesso. Da quanto etto emergono compiti gravosi per il collegio sindacale che richiedono una profonda conoscenza delle problematiche collegate alla “finanza pubblica” che determinano, a loro volta, atteggiamenti divergenti con la natura politica della “nomina”.

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