Operazione Tekno, Procura chiede processo per gli appalti truccati al Cas

Operazione Tekno, Procura chiede processo per gli appalti truccati al Cas

Alessandra Serio

Operazione Tekno, Procura chiede processo per gli appalti truccati al Cas

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sabato 17 Marzo 2018 - 09:40

Le richieste dei PM all'udienza preliminare sull'appalto Eurotel e gli interessi di Nino Giordano per i lavori in autostrada. Ad aprile la decisione, intanto il processo si divide in due tronconi.

Entra nel vivo l'udienza preliminare scaturita dall'inchiesta denominata Teckno 1 sugli appalti pilotati al Cas. Ieri il giudice per l'udienza preliminare Finocchiaro ha ascoltato il pubblico ministero che rappresenta l'accusa, che ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli indagati che hanno optato per il rito ordinario. Si torna in aula il prossimo 3 aprile per sentire i difensori, poi il giudice deciderà se mandare gli imputati a processo o scagionarli. Decisione slittata anche per le persone che hanno richiesto di definire la loro posizione già in questa fase, scegliendo il rito abbreviato o il patteggiamento. Anche per loro l'udienza è stata fissata al mese prossimo.

Quattro anni dopo gli arresti, quindi, ora il giudice verificherà la tenuta del quadro accusatorio tracciato dalla Procura di Messina, rimasto immutato sia nell'atto di chiusura delle indagini che nella richiesta di rinvio a giudizio, mangraldo il Riesame, sotto il profilo cautelare, abbia ridimensionato le accuse.

Al centro dell'inchiesta c'è il servizio di sorveglianza assistita lungo la A18 Catania-Siracusa-Rosolini e la A20 Messina-Palermo, per il quale, secondo gli investigatori, era stata pagata una mazzetta. Dopo gli arresti dagli stessi protagonisti sono arrivate molte conferme agli spunti investigativi scaturiti dalle intercettazioni della Dia.Gli imprenditori, in particolare il milazzese Francesco Duca, hanno riempito fiumi di verbali svelando molti retroscena. Una parte del materiale è ancora top secret e promette ulteriori, interessanti colpi di scena.

Indagati anche Nino Giordano e il fratello Giacomo, Ettore Filippi, Rossella Venuto, Giuseppe Iacolino, Filadelfio Scorza, Andrea Valentini, Antonio Chillè, Lucrezia Passeri, insieme ai funzionari dell'ente di Contrada Scoppo Lelio Frisone e Angelo Puccia.

Tra gli indagati figurano le stesse società coinvolte, ovvero la Building srl di Milazzo, la Meridional Service Srl e la Eurotel di Agrigento.

Sia Puccia che Frisone sono nel frattempo finiti nella seconda tranche di inchiesta, quella denominata Tekno 2, che ha portato alla sospensione e il sequestro per 6 dirigenti in servizio al Cas e il sequestro per altri 6 ex dirigenti. Per questa indagine il vaglio preliminare partirà il prossimo 9 maggio.

Intanto anche l'appalto per due lotti della Siracusa-Gela e il subappalto alla Pachira&Patner è finito sotto la lente della magistratura, così come la messa in sicurezza della frana di Letojanni.

Alessandra Serio

Per approfondimenti leggi qui:

Le indagini tekno 1

La messa in sicurezza della frana di Letojanni

Tangenti al Cas per l'appalto Cosige

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