Reset corre da solo. Fallita la fusione con il Movimento di Renato Accorinti

Reset corre da solo. Fallita la fusione con il Movimento di Renato Accorinti

Eleonora Corace

Reset corre da solo. Fallita la fusione con il Movimento di Renato Accorinti

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lunedì 06 Maggio 2013 - 14:53

Reset parteciperà da solo alle amministrative di primavera. Svanita la possibilità di una fusione con il movimento civico di Renato Accorinti. Il candidato a sindaco Alessandro Tinaglia, sottolinea: “Il nostro nemico resta la partitocrazia”

Prima a febbraio, poi a Maggio, ma niente da fare. Il secondo tentativo del Movimento Reset di riunire la società civile per le turnazioni elettorali di primavera, contro il blocco delle coalizioni di centro-destra e centro-sinistra, si è nuovamente infranto. Reset parteciperà da solo alle amministrative di giugno. Svanisce definitivamente la possibilità di unirsi alla lista civica Cambiare Messina dal Basso che propone Renato Accorinti come candidato sindaco. La fusione, fino a qualche settimana fa, sembrava addirittura certa, ma le trattative sono, a quanto pare, cadute nel nulla. La causa sarebbe la condizione posta dal movimento Cambiamo Messina dal Basso, ovvero di presentarsi alle elezioni con due liste alle quali avrebbe fatto capo Renato Accorinti stesso come unico candidato sindaco. Reset aveva chiesto, invece, di fare un simbolo unico ed una sola lista. La soluzione della doppia lista è stata considerata mortificante e lesiva nei confronti del lavoro che il movimento nato due anni fa ha svolto nel tempo. Ognuno per sé, dunque, anche se con rammarico. “Avevamo pensato di fare un passo avanti verso un’unità che avrebbe garantito alla città un cambiamento Nessuno potrà dare la responsabilità a Reset se le elezioni finiranno con la vittoria di uno dei due gruppi partitici” . Spiega il candidato sindaco di Reset, Alessandro Tinaglia che aggiunge: “Non escludiamo che in caso di ballottaggio il movimento confluirà su Accorinti e viceversa”. Tinaglia, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, non ha abbandonato il consueto fair play e si è espresso con grande correttezza nei confronti di Renato Accorinti in particolare – “Ho scelto di non entrare nel merito delle valutazioni per le quali Accorinti non ha condiviso questo percorso” – e della società civile in generale. “Il nostro nemico è la partitocrazia” – ha dichiarato – è il gruppo di D’Alia, Genovese, Garofalo, Germanà, Ricevuto e compagnia. Nessuno, comunque, potrà dare la responsabilità a Reset se le elezioni finiranno con la vittoria di uno dei due gruppi partitici”. Se c’è un po’ di amarezza, non si respira comunque abbattimento nelle file di Reset. “La gente ha bisogno di scegliere chi sa come fare le cose” ha detto Tinaglia che si dice convinto che ad essere premiato al voto sarà chi sta lavorando sui problemi della città, al contrario di chi non li conosce neppure. Durissimi, a questo proposito, i toni del comunicato stampa: “La convinzione di questi signori è che i Messinesi siano dei «coglioni» incapaci di capire che chi non ha fatto nulla per decenni non ha altro interesse se non quello di gestire scientificamente il bisogno della gente. Assistiamo giornalmente a chi si dice nuovo ma poi confluisce ed alimenta i partiti e quel sistema colpevole della disperazione dei Messinesi. La verità è che lo spirito che anima tutte queste esperienze è quello della collocazione personale e dell’interesse personale. In questo desolante scenario di grande degrado sociale non resta quindi che essere differenti «differenzionadosi»”. E Tinaglia, durante la conferenza stampa, non risparmia una stoccata anche al Movimento 5 Stelle: “Affidano le loro decisioni a qualcuno che non sa neppure dove sia Messina. Pur rispettando alcuni dei ragazzi che ne fanno parte sono costretto a constatare una totale mancanza di responsabilità nei confronti della città, dal momento che cavalcando un onda a livello Nazionale non si stanno occupando dei suoi problemi”. Da soli, dunque, ma con una certezza: “Riteniamo di essere gli unici ad avere messo a disposizione un progetto per la città. Chiunque potrà sposare questo progetto in cambio di niente”. Separate le liste, dunque, ma un solo obiettivo: intaccare l’egemonia delle grandi coalizioni dei partiti tradizionali, per cambiare radicalmente la città di Messina. Per questo, in caso di ballottaggio, non i due movimenti civici di Tinaglia e Accorinti si appoggeranno reciprocamente. Anzi c’è pure chi, come Marco Bellantone di Reset, ipotizza: “Al ballottaggio andremo noi ed Accorinti!”. “Reset dunque continua il proprio percorso – si legge a conclusione del Comunicato – nella certezza, oggi più che mai, di essere la sola alternativa seria e responsabile capace di dare alla città ed ai Messinesi una possibilità. Oggi più che mai possiamo dire che Reset è un’altra cosa e che l’essere differenti da tutti gli altri è senza dubbio un valore che i Messinesi hanno compreso e premieranno”. (Eleonora Corace)

9 commenti

  1. penso che i movimenti velleitari a messina siano davvero troppi e molti hanno il difetto enorme di credere che la città si estenda da viale boccetta a viale europa.

    immagino che alcuni movimenti (e tra questi reset) non raggiungeranno percentuali importanti, mentre continuerà il voto clientelare e costretto dal bisogno verso i “soliti noti”.

    non credo cambierà molto dopo le elezioni.

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  2. mah…
    sarebbe stato meglio fare una trattativa più ” riservata”…
    Non è vergogna un po di tattica politica, soprattutto quando si fa vera politica come quella dei due gruppi in questione.

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  3. giuseppevinci 6 Maggio 2013 17:23

    da viale boccetta a viale europa? L’idea di Reset è ancora pìù circoscritta. Direi dalla via S. Cecilia alla via I Settembre ( e sono stato generoso ).

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  4. messina si avvia ormai verso la fine

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  5. Caro Tinaglia devi essere sincero almeno con te stesso… Ti rendi conto che forse non hai neanche il tuo voto????

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  6. puzza di bruciato 7 Maggio 2013 06:03

    Come si può mai pensare di sfondare nei sondaggi se all’interno di queste liste esiste poca chiarezza e tantissima confusione.
    A volte prima di intraprendere un percorso bisogna, anche, chiedersi cosa si intenda fare da grande…

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  7. Per Tinaglia & Co oltre quei limiti tutto il resto è Provincia.

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  8. Peppe Vallera 7 Maggio 2013 12:29

    E questi vorrebbero vincere?
    Piccola reminiscenza:”…e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”.
    Giuseppe Vallèra

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  9. chi commenta l’articolo chiaramente non si è preso nemmeno la briga di guardare i progetti contenuti nel programma. per questo vincerà l’ignoranza come sempre, che sia quella dei partiti o quella di qualche movimento. e come sempre perderà la competenza, la serietà, il lavoro

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