Il commissario straordinario è andato via senza rilasciare dichiarazioni, affidando ad un comunicato stampa il suo messaggio di saluto alla cittadinanza

Il passaggio di consegne tra il commissario straordinario Luigi Croce e il neo sindaco Renato Accorinti è avvenuto lontano dagli occhi “indiscreti” delle telecamere e dei giornalisti. Ma è stato frutto di un puro caso e non di una volontà precisa. Forse. La folla oceanica, costituta dai sostenitori di Accorinti, ha riempito Palazzo Zanca e ha fatto saltare gli schemi organizzativi: i giornalisti sono stati infatti inizialmente dirottati al Salone delle Bandiere, proprio mentre il passaggio del testimone avveniva nella stanza del sindaco. Il momento fatidico, dunque, non è stato immortalato e non è neanche stato possibile ascoltare le ultime dichiarazioni di colui il quale ha retto le sorti del Comune da settembre ad oggi.

Finalmente convocati dentro la stanza del sindaco, Croce era infatti già andato via ed i giornalisti non hanno avuto la possibilità di congedarsi dal commissario, che ha preferito affidare ad un comunicato stampa il suo messaggio di saluto alla cittadinanza.

«Nel lasciare la Città, dopo il periodo di commissariamento, – scrive Croce – desidero porgere il mio affettuoso saluto ai Cittadini messinesi. Ho svolto il mio ruolo di commissario con impegno, completa dedizione ed attaccamento. Certo, la gravissima situazione economica dell'Ente ha condizionato le scelte fatte sempre nell'ottica del contenimento della spesa. Sono profondamente grato a quanti Dirigenti, Funzionari, Dipendenti del Comune, Rappresentanti di Enti, Organizzazioni, Associazioni, che, in vari ruoli, mi hanno aiutato in modo determinante nello svolgimento delle mie funzioni. Voglio salutare e ringraziare calorosamente i Cittadini che mi hanno confortato con la loro fiducia. Ho dedicato le mie migliori energie e tutto il tempo possibile al lavoro, formulo a Tutti gli auguri di ogni fortuna».

Da oggi, a palazzo Zanca entra ufficialmente il sindaco Renato Acconti. Esce, in punta di piedi, l’ex Procuratore Capo della Repubblica Luigi Croce. (DLT)