Una giornata di riflessione organizzata dall'Aiga in Prefettura alla quale prenderanno parte nomi di rilievo del panorama scientifico e giuridico. In mattinata inoltre verrà presentato il progetto nazionale rivolto alle scuole.
Interessante appuntamento domani in Prefettura, dove alle 10,30 nel Salone di Rappresentanza si aprirà la tavola rotonda sulla violenza di genere organizzata dalla sezione messinese dell'Aiga e dalla Fondazione AIGA “Tommaso Bucciarelli”, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Messina e dell’Associazione Mediarea.
Nella prima parte dei lavori verrà presentato il progetto nazionale della Fondazione, denominato “Amore Inviolato" che ha l’obiettivo di avviare nelle scuole, con l’ausilio di esperti del settore, la discussione su alcune tematiche che vanno dall’omofobia al bullismo, passando per le discriminazioni su alcune forme di disabilità (autismo, dislessia, sindrome di Down), fino alla violenza sulle donne. A presentarlo il vicepresidente della Fondazione – l’avvocato Mario Galluppi di Cirella e la dottoressa Caterina De Falco, responsabile del Comitato Tecnico Scientifico Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Nola.
Nel pomeriggio si parlerà di "Violenza di genere: dalla prevenzione alla riparazione". Introdotto da Frida Simona Giuffrida, Presidente Aiga Messina e moderato da Francesca Panarello, Presidente di Mediarea, il convegno darà la parola a: Gianfranco Alessi, Psicoterapeuta; Maria Andaloro, Presidente Posto Occupato; Maria Antonella Cocchiara, Docente di Storia delle Istituzioni Politiche presso l’Università di Messina; Maria Pia Giuffrida, Presidente Associazione Spondè già Dirigente Generale dell’Amministrazione penitenziaria e Presidente della Commissione di studio “Mediazione Penale e Giustizia riparativa”; Jacqueline Morineau, Mediatrice Umanistica già direttrice del CMFM, Centre de Médiation et de Formation à la Médiation di Parigi; Alfonso Quarto, Avvocato, Vicepresidente AIGA.
L’obiettivo dell’incontro è quello di trattare il tema della violenza dai punti di vista sociale, psicologico e giuridico, per poi sviscerare il fenomeno, di per sé negativo, al fine di attribuirgli una valenza di recupero sociale e di riparazione. A tal proposito, l’intervento conclusivo di Jacqueline Morineau darà una chiave di lettura della problematica in un’ottica di superamento del conflitto e di pacificazione dell’animo umano.
