Assenteismo allo IACP: 80 dipendenti a giudizio per truffa

Assenteismo allo IACP: 80 dipendenti a giudizio per truffa

Redazione

Assenteismo allo IACP: 80 dipendenti a giudizio per truffa

Tag:

mercoledì 05 Giugno 2013 - 19:52

Passa completamente la linea della Procura nell'udienza preliminare dell'operazione Badge Sicuro. Il gup ha rinviato a giudizio tutti gli indagati tranne uno per impedimento del suo difensore a presentarsi in aula. Il gip li ha prosciolti dall'accusa di falso ideologico come richiesto anche dal PM Carchietti. Processo davanti al giudice monocratico fissato per il 13 novembre prossimo.

Si è conclusa con 80 rinvii a giudizio ed uno stralcio l’udienza preliminare dell’operazione “Badge Sicuro” sull’assenteismo allo IACP di Messina. Il gup Daniela Urbani dopo due ore di camera di consiglio ha integralmente accolto le richieste del PM Antonio Carchietti. Il giudice ha rinviato a giudizio al 13 novembre prossimo 80 degli 81 indagati con l’accusa di truffa ai danni dell’istituto e li ha prosciolti invece per il reato di falso ideologico. Stralciata la posizione di un indagato per un impedimento del difensore. Sarà giudicato il 24 giugno prossimo.
L’inchiesta della Guardia di Finanza portò alla luce un dato sconcertante. Su 96 dipendenti dell’istituto autonomo case popolare 81 erano assenteisti.. Quattro di loro nel dicembre scorso sono stati arrestati perché si sono assentati per oltre 12 ore dal posto di lavoro. Uno dei quattro arrestati ha cumulato 90 ore di assenza in un solo mese. Per 54 dipendenti è invece scattato l’obbligo di firma nella caserma dei Carabinieri. Altri 23 dipendenti sono stati denunciati a piede libero perché si sono assentati fino a due ore dal lavoro. Le indagini avviate nel gennaio dell’anno scorso e concluse lo scorso mese di settembre hanno preso in esame in particolare 35 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio. Una telecamera nel locale dove c’erano i lettori dei badge ha accertato come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali. C’era chi andava al bar, altri passeggiavano per le vie dello shopping insieme ai colleghi. In altre occasioni la pausa per il pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore

2 commenti

  1. la gente muore di fame e’ loro se ne vanno in giro mandateli a casa

    0
    0
  2. E del dirigente (ir)responsabile che ne facciamo? Che fine deve fare uno che c’ha l’ufficio vuoto tutte le mattine e non se ne accorge? Un bel licenziamento in tronco, no, eh?

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007