Assenteismo allo Iacp, chiesti dalla Procura 81 rinvii a giudizio

Assenteismo allo Iacp, chiesti dalla Procura 81 rinvii a giudizio

Redazione

Assenteismo allo Iacp, chiesti dalla Procura 81 rinvii a giudizio

Tag:

lunedì 15 Aprile 2013 - 12:36

La Procura ha chiesto 81 rinvii a giudizio nell'inchiesta sull'assenteismo allo IACP di Messina. Nel dicembre scorso quattro dipendenti finirono agli arresti domciliari, gli altri ebbero l'obbligo di firma o una denuncia a piede libero. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza anche con l'ausilio di telecamere nascoste.

Su 96 dipendenti dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina, 81 erano assenteisti. Ottantuno dipendenti che dovranno rispondere di falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Quattro di loro a dicembre finirono ai domiciliari perché si sono assentati per oltre 12 ore dal posto di lavoro. Uno dei quattro arrestati ha cumulato 90 ore di assenza in un solo mese. Due settimane intere. Per 54 dipendenti scattò l’obbligo di firma nella caserma dei Carabinieri. Altri 23 furono denunciati a piede libero per essersi assentati ingiustificatamente per meno di due ore e mezzo. Oggi il Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Antonio Carchietti hanno chiesto al gip Daniela Urbani il rinvio a giudizio di 81 persone. Le indagini, avviate nel gennaio dell’anno scorso e concluse a settembre hanno preso in esame 35 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio. Una telecamera nel locale dove c’erano i lettori dei badge ha accertato come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali. C’era chi andava al bar, altri passeggiavano per le vie dello shopping insieme ai colleghi. In altre occasioni la pausa per il pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore e qualcuno, dopo il pranzo, sceglieva di non tornare proprio dietro la scrivania.

11 commenti

  1. Mi auguro che le pene saranno severe.
    So benissimo che tra rito abbreviato, seminfermità mentale, cani da portare a fare i bisognini, lunghe passeggiate per smaltire lo stress di dovere passare anche sessanta minuti di fila in ufficio, necessità di portare il pupo al nido, impellenti pulsioni sessuali cui dovere obbligatoriamente fare fronte pena pesantissimi e terribili mal di testa le pene saranno minime.
    Ma un bel licenziamento no?
    In fin dei conti, quando si sottoscrive il rapporto di lavoro, ci si assume l’impegno di dare una prestazione lavorativa in cambio di un corrispettivo in denaro (salario).
    Promettere una cosa senza mantenrla al paese mio è TRUFFA!
    Se poi è contro l’amministrazione pubblica, cioè contro NOI TUTTI CONTRIBUENTI, è ancora più grave.
    Giuseppe Vallèra.

    0
    0
  2. A quando Provincia e Comune?
    Peppe Vallèra.

    0
    0
  3. 81 rinvii a giudizio?? facciamo 81 licenziamenti e un bel concorsino per 81 volenterosi stacanovisti??

    0
    0
  4. non li hanno ancora licenziati???

    0
    0
  5. Speriamo in un nuovo concorso pubblico per chi vuole lavorare!! A casa tutti i fannulloni.

    0
    0
  6. Io scommetterei, piuttosto, che percepiscono ancora gli stipendi.

    Pagati, manco a dirlo, coi nostri soldi.

    0
    0
  7. e’ giusto prendere dei provvedimenti .ma che siano esemplari .
    Possibilmente anche con la perdita del lavoro.
    c’e’ gente che non sa come vivere e loro che hanno la possibilita’
    di farlo dignitosamente si permettono di bruciare questo dono.

    0
    0
  8. ROBERTO TOMMASO 15 Aprile 2013 19:04

    ……………….ma licenziateli tutti, e bandite i concorsi x assumere gente ke ha voglia di lavorare, dove sta la magistratura??????????????????????????

    0
    0
  9. Caro Vallèra, il tuo inciso non fa una grinza, e con lo stesso principio dovrebbero arrestare per truffa tutti i politici che risultano in aula ma che che non ci sono e si fanno votare dai colleghi presenti, e qui il danno è molto maggiore della giornata lavorativa di un impiegato. dov’è l’inchiesta e quanti onorevoli hanno arrestato ?? Grazie per lo spunto grande vallèra.

    0
    0
  10. altro carrozzone
    lo IACP è un altro carrozzone a carico del contribuente messinese, fucina di voti in periodo di elezioni. che schifo di città.

    0
    0
  11. Il primo da cacciare a calci e’ il dirigente/i dirigenti dell’ufficio, che ogni giorno si ritrovava gli uffici vuoti senza chiedersi come mai. Tantopiu’ che, essendo dirigente, dovrebbe essere piu’ semplice sbarazzarsene.

    A seguire i vari impiegati, da sostituire prelevandoli da altri sfaccendati nei vari uffici di comune/provincia/regione/palazzo satellite/genio civile/asl/ospedali/tribunale/universita’ etc., etc,

    Ma quali assunzioni (che’ sono gia’ troppi), RICOLLOCAZIONI!!!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007