Assenteismo allo Iacp di Messina, ecco tutte le condanne

Assenteismo allo Iacp di Messina, ecco tutte le condanne

Alessandra Serio

Assenteismo allo Iacp di Messina, ecco tutte le condanne

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venerdì 29 Gennaio 2016 - 21:35

Soltanto un'assoluzione e ben 78 dipendenti condannati alla fine del processo sfociato dal blitz della Guardia di Finanza. Nel 2012 le telecamere delle Fiamme Gialle filmarono diversi dipendenti ad assentarsi mentre risultavano in servizio.

Soltanto un imputato esce totalmente assolto dal processo sull’assenteismo allo IACP. Tutti gli altri, e cioè la quasi totalità dei dipendenti dell’Istituto, sono stati condannati. E’ arrivata oggi la sentenza alla fine del lungo dibattimento seguito ai controlli della Guardia di Finanza. Quando scoppiò lo scandalo, con le misure della magistratura per i dipendenti coinvolti nei casi più eclatanti, la vicenda fece il giro del Paese, finendo al centro di più d’una trasmissione de L’Arena di Massimo Giletti. Oggi il presidente Grasso ha letto il verdetto in un’affollatissima aula magna: quasi 80 imputati, almeno altrettanti difensori, tanti curiosi. Un verdetto che in molti casi è stato più severo delle stesse richieste sollecitate dalla Procura, in questo caso dal PM Antonio Carchietti, titolare del caso sino dal suo inizio.

Ecco le condanne: un anno e 5 mesi per Maria Mollura; un anno 4 mesi per Antonino Salvatore Aliberti; 1 anno e 3 mesi per Giuseppe Testagrossa ed Eugenio La Bella, 1 anno e due mesi per Sebastiano Pino, Ninfa Oliva, Salvatore Cicero ed Elio Sidoti; 1 anno e un mese per Concetta Tommasini, Vincenzo Musicò, Antonino Puglisi e Antonino Novak; 10 mesi per Francesco Ragno; 9 mesi per Giovanni Santoro; 8 mesi per Vincenza Matrascia e Marianna Ricci; 7 mesi per Maria Grazia Arena, Rosalba Billè, Giuseppe Ioffridda, Alfonsina Raffone, Patrizia Emanuele e Rosa Orioles; 6 mesi per Maria Barbera Della Neve, Giuseppe Vento, Paolo Bombaci, Antonino Danzè, Antonino Bonanno, Liliana Buffo, Santi Panarello, Carmelo Cacciola, Antonino Cardile, Pietro Certo, Loredana Cipitì, Maria Gaudio, Gaetano Sidoti, Giuseppe Previti, Domenico Oliva, Ulisse Cambria, Daniele Gemelli, Antonino Sergio Piana, Gaetano De Salvo;

Ancora: 5 mesi per Pietro Visalli, Giuseppina Cacciola, Donato Latteri, Giovanni Bombaci e Salvatore Scarcella, 4 mesi a Maria Bagnoli, Salvatore Barbaro, Giuseppa Galeano, Valentina Denaro, Tommasa Grasso, Maria Grazia Micalizzi, Angela Mazzone, Giovanni Rinaldo, Gabriella Scolaro, Antonio Zanghì, Gaspare Accordo, Ilenia Algisi, Valeria Colicchia, Filippo Di Stefano, Carmelo Gibilisco, Maurizio Giliberto, Antonio Giuseppe Mancuso, Paolo Milone, Ernesto Scorza, Alessandro Sisci, Carmela Tringali, Tiziana Versaci, Francesco Anastasi, Santi Grillo, Rocco Micale, Giuseppe Crisafulli, Pasquale Mazzeo, Anna Morabito, Giovanni Munafò, Salvatore Pizzi, Renato Villari, Maria Zona.

Alcuni di loro hanno incassato assoluzioni parziali, soltanto Giovanni Micali ne esce totalmente assolto. Per tutti il giudice ha sospeso la pena, soltanto per alcuni ha disposto la non menzione. Decise anche sostanziose multe. Il risarcimento allo Iacp, invece, sarà quantificato in sede civile.

L’inchiesta Badge Sicuro sfociò in quattro arresti nel 2012. Le fiamme Gialle avevano nascosto sapientemente diverse telecamere all’ingresso dello Iacp, filmando gli impiegati che uscivano quando invece risultavano in servizio, o immortalandoli a passare il badge per sé e qualche collega che invece in quel momento non era in ufficio. Nel calderone sono finiti anche dipendenti allontanatisi per pochi minuti, magari per un caffè, e altri che più volte, invece, sono stati ripresi a passare il badge illegittimamente.

(Alessandra Serio)

34 commenti

  1. E ovviamente sono ancora tutti al loro posto, aspettano solo che si calmino le acque per rifarlo

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  2. E ovviamente sono ancora tutti al loro posto, aspettano solo che si calmino le acque per rifarlo

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  3. CONDANNE TROPPO LIEVI, FIN TROPPO. ANCHE SE LA LEGGE VIETA SAREBBE OPPORTUNO IN QUESTI CASI ANCHE I LICENZIAMENTI

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  4. CONDANNE TROPPO LIEVI, FIN TROPPO. ANCHE SE LA LEGGE VIETA SAREBBE OPPORTUNO IN QUESTI CASI ANCHE I LICENZIAMENTI

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  5. Considerate il poco spessore delle condanne, la sospensione, la non menzione ed il risarcimento civile le cui fasi si concluderanno in un ventennio quando molti dei dipendenti perderanno il loro status,e nonostante il gran parlare che se ne fatto, interessando anche i media nazionali il tutto si è concluso ottimisticamente. Hanno qualche speranza quelli pescati alla ex Provincia o altrove . Le tutto un Bluff, la cosa più idonea è quello di trovarsi un buon legale ” che mogghia i catti”. P.S. avvertite giletti così non ci tedia con le sue inutili trasmissioni!

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  6. Considerate il poco spessore delle condanne, la sospensione, la non menzione ed il risarcimento civile le cui fasi si concluderanno in un ventennio quando molti dei dipendenti perderanno il loro status,e nonostante il gran parlare che se ne fatto, interessando anche i media nazionali il tutto si è concluso ottimisticamente. Hanno qualche speranza quelli pescati alla ex Provincia o altrove . Le tutto un Bluff, la cosa più idonea è quello di trovarsi un buon legale ” che mogghia i catti”. P.S. avvertite giletti così non ci tedia con le sue inutili trasmissioni!

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  7. E quindi? Adesso li licenziano e bandiscono nuovi concorsi, oppure ci ritroveremo con quelli che alcuni “tarati” definiscono “presidi di legalità” pieni zeppi di gente condannata?! E i sindacati che dicono?

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  8. E quindi? Adesso li licenziano e bandiscono nuovi concorsi, oppure ci ritroveremo con quelli che alcuni “tarati” definiscono “presidi di legalità” pieni zeppi di gente condannata?! E i sindacati che dicono?

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  9. Altro che pena sospesa: TUTTI A CASA!

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  10. Altro che pena sospesa: TUTTI A CASA!

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  11. Perché scatti il decreto di Matteo RENZI, quello sbandierato in televisione con lo slogan ” IN 48 ORE SCATTA LA SOSPENSIONE ” le prove devono essere schiaccianti. DOMANDA: questa sentenza di primo grado è una prova schiacciante? Non vorrei essere nei panni del DIRIGENTE responsabile del personale e dei procedimenti disciplinari e del commissario straordinario di IACP Ing. Venerando LO CONTI.

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  12. Perché scatti il decreto di Matteo RENZI, quello sbandierato in televisione con lo slogan ” IN 48 ORE SCATTA LA SOSPENSIONE ” le prove devono essere schiaccianti. DOMANDA: questa sentenza di primo grado è una prova schiacciante? Non vorrei essere nei panni del DIRIGENTE responsabile del personale e dei procedimenti disciplinari e del commissario straordinario di IACP Ing. Venerando LO CONTI.

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  13. Questa sentenza si inserisce nel dibattito sulla utilità degli IACP, a cui si addebita la scarsa qualità dei progetti, prova ne sono i tanti ghetti costruiti in Sicilia, a Messina in particolare, senza opere di urbanizzazione, come strade, scuole, verde, centri sociali e sportivi, utili solo a spostare gente da un quartiere all’altro, senza nessuna logica sociale. Sono per la cancellazione degli IACP, le professionalità da destinare ai settori dell’Urbanistica dei Comuni, il resto del personale in mobilità. IACP sono un carrozzone della politica, utili solo per incarichi di sotto governo, come lo sono i tanti commissari straordinari, dobbiamo liberarcene, questa sentenza devastante può aiutare i politici, incoraggiarli a questo scopo.

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  14. Questa sentenza si inserisce nel dibattito sulla utilità degli IACP, a cui si addebita la scarsa qualità dei progetti, prova ne sono i tanti ghetti costruiti in Sicilia, a Messina in particolare, senza opere di urbanizzazione, come strade, scuole, verde, centri sociali e sportivi, utili solo a spostare gente da un quartiere all’altro, senza nessuna logica sociale. Sono per la cancellazione degli IACP, le professionalità da destinare ai settori dell’Urbanistica dei Comuni, il resto del personale in mobilità. IACP sono un carrozzone della politica, utili solo per incarichi di sotto governo, come lo sono i tanti commissari straordinari, dobbiamo liberarcene, questa sentenza devastante può aiutare i politici, incoraggiarli a questo scopo.

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  15. Sospendere tutti, nel rispetto della legge dello statuto del lavoratore.
    Quando la condanna sarà definitiva tutti a casa.

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  16. Sospendere tutti, nel rispetto della legge dello statuto del lavoratore.
    Quando la condanna sarà definitiva tutti a casa.

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  17. Non possono dire niente, poiché alcuni di loro sono in queste liste e se non lo fossero direttamente vi sono parenti e affini.

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  18. Non possono dire niente, poiché alcuni di loro sono in queste liste e se non lo fossero direttamente vi sono parenti e affini.

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  19. non penso aspettino tanto!

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  20. non penso aspettino tanto!

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  21. ORA SI ASPETTA ANCHE L’INCHIESTA E LA CONCLUSIONE DA PARTE DEL TRIBUNALE RIGUARDANTI GLI IMPIEGATI DELLA PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA.

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  22. ORA SI ASPETTA ANCHE L’INCHIESTA E LA CONCLUSIONE DA PARTE DEL TRIBUNALE RIGUARDANTI GLI IMPIEGATI DELLA PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA.

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  23. Meraviglia come per questi “signori” vengono riportati nomi e cognomi, mentre il generico macellaio del centro città che alterava la carne ed aveva in nero 5 dipendenti non ha un’identità.

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  24. Meraviglia come per questi “signori” vengono riportati nomi e cognomi, mentre il generico macellaio del centro città che alterava la carne ed aveva in nero 5 dipendenti non ha un’identità.

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  25. Si vorrebbe sapere, in concreto, cosa ha fatto, fino ad ora, in concreto, il DIRETTORE della sede, per prevenire il fenomeno. Grazie.

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  26. Si vorrebbe sapere, in concreto, cosa ha fatto, fino ad ora, in concreto, il DIRETTORE della sede, per prevenire il fenomeno. Grazie.

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  27. Be, si aspetta che si pronunci il tribunale, poi si aspetterà che si pronunci la corte di appello e poi ancora la cassazione:morale prima di 10 anni ( mi sembrano pure pochi)la provincia , già non esisterà più, gli impiegati pensionati o altrove……..quindi a voi le conclusioni Così come allo IACP le amministrazioni sospendono i procedimenti che ipocritamente avviano, in attesa delle decisioni giudiziali, come diceva un famoso drammaturgo ” tanto rumore per nulla”.

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  28. Be, si aspetta che si pronunci il tribunale, poi si aspetterà che si pronunci la corte di appello e poi ancora la cassazione:morale prima di 10 anni ( mi sembrano pure pochi)la provincia , già non esisterà più, gli impiegati pensionati o altrove……..quindi a voi le conclusioni Così come allo IACP le amministrazioni sospendono i procedimenti che ipocritamente avviano, in attesa delle decisioni giudiziali, come diceva un famoso drammaturgo ” tanto rumore per nulla”.

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  29. non siamo noi a essere terroni, sono quelli del nord ad essere freddi e razzisti .

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  30. non siamo noi a essere terroni, sono quelli del nord ad essere freddi e razzisti .

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  31. Per non parlare dei commercianti che hanno taroccato i cartellini segnaprezzo spacciando per sconti stratosferici minime riduzioni di prezzo. In questo caso nessun politico o giornalista prende posizione. I cittadini hanno il diritto di sapere chi vende prodotti alimentari che possano mettere a rischio la loro salute o commercianti che li truffano alterando i prezzi di partenza. Esigiamo rispetto e tutela della salute.

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  32. Per non parlare dei commercianti che hanno taroccato i cartellini segnaprezzo spacciando per sconti stratosferici minime riduzioni di prezzo. In questo caso nessun politico o giornalista prende posizione. I cittadini hanno il diritto di sapere chi vende prodotti alimentari che possano mettere a rischio la loro salute o commercianti che li truffano alterando i prezzi di partenza. Esigiamo rispetto e tutela della salute.

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  33. Il tuttologo ha sparato anche questa!!!!

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  34. Il tuttologo ha sparato anche questa!!!!

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