Raccolta acque piovane, una nuova tassa sta per “abbattersi” sui messinesi

Raccolta acque piovane, una nuova tassa sta per “abbattersi” sui messinesi

Eleonora Corace

Raccolta acque piovane, una nuova tassa sta per “abbattersi” sui messinesi

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venerdì 18 Ottobre 2013 - 06:44

In questo momento la delibera è in stand-by, ma tornerà presto ad essere discussa in Consiglio comunale. Il consigliere dei Dr Carreri chiede il ritiro dell’atto

Chiedo di ritirare quest’atto, è una delibera dell’epoca Buzzanca studiata per fare cassa, che pesa direttamente sui cittadini”. Lo ha dichiarato in Aula Consiliare il consigliere dei Democratici Riformisti, Nino Carreri, che ribadisce il concetto anche fuori dal Consiglio comunale : la delibera sul regolamento del servizio di fognatura per le acque bianche è, nei fatti, un’ulteriore tassa imposta dall’Amministrazione comunale che, se approvata, andrà a gravare sulle tasche dei cittadini. Verrà, infatti, costituita una tassa di allaccio e di immissione e graverà sui cittadini la responsabilità di provvedere alla pulizia e manutenzione degli impianti per la raccolta delle acque bianche.

La delibera al momento è in stand by, ma tornerà ad essere trattata ed è per questo che Carreri ritiene sia opportuno fare luce sul reale intento della delibera approntata al tempo della vecchia giunta Buzzanca con un atto di indirizzo adottato il 13 febbraio del 2012. Il consigliere in quota DR ha studiato le carte servendosi anche dell’ausilio di un parere tecnico esterno, arrivando alla conclusione che sarebbe meglio ritirare la delibera dal momento che i punti quattro e sette dell’articolo 4, tutto l’articolo 5 e i paragrafi tre e quattro dell’articolo 12 vanno semplicemente cassati.

La proposta è stata istituita dal Dipartimento Opere di Urbanizzazione Primarie e Secondarie a cui fa capo l’ assessore all’Urbanistica, lavori pubblici, risanamento, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili adibiti a servizi rete viaria e sotto servizi, Sergio De Cola.

Le intenzioni della delibera sono esplicite, a ben vedere, già nella premessa: “Premesso che fra i servizi di competenza del Dipartimento Urbanizzazioni Primarie e Secondarie è compresa la manutenzione della rete di raccolta acque piovane, alla quale sono destinate scarse risorse finanziarie che consentono solo piccoli interventi. Che con atto di indirizzo adottato con deliberazione della giunta municipale numero 94 del 13.02.2012 tutti i dipartimenti sono stati incaricati di predisporre ogni possibile azione utile e/o necessaria al fine di adottare le misure correttive volte ad eliminare le criticità rappresentate dalla Corte dei Conti con la deliberazione numero 247/2011/PRSP del 18 novembre 2011 ed assicurare l’equilibrio della gestione finanziaria dell’Ente. Che al fine di incrementare le entrate dell’Ente, il Dipartimento Urbanizzazioni Primarie e Secondarie ha proposto l’istituzione di una tassa per il rilascio delle autorizzazioni di allaccio alla rete di raccolta acque piovane. Che per quanto sopra ,il Dipartimento ha predisposto uno schema di regolamento del servizio di fognatura delle acque bianche che disciplina la modalità di scarico delle acque bianche, i requisiti tecnici dei manufatti di scarico nonché la modalità di rilascio delle autorizzazioni, prevedendo un’apposita tassa di allaccio e di immissione”.

Il regolamento, per come è formulato, dunque, tende a scaricare la gestione di un servizio importante come quello della realizzazione, manutenzione e pulizia delle condotte per la raccolta delle acque bianche, direttamente sulle spalle dei cittadini. Inoltre, con la sua approvazione, l’unico responsabile in caso di danni a cose o persone per non aver pulito o provveduto alla manutenzione della condotta di scarico del proprio fabbricato è il privato. La delibera Consente, inoltre, al comune di emettere ordinanze per la mancata pulizia e manutenzione degli scarichi e pozzetti delle acque bianche ponendo un termine oltre il quale interverrà direttamente in danno ai privati, ponendo i relativi costi oltre ad una maggiorazione del 7% della spesa.

Il punto 3 dell’articolo 12 recita, testualmente: “Gli utenti sono responsabili di ogni danno a terzi o alle infrastrutture pubbliche che dovesse derivare da carente manutenzione e pulizia o dalla mancata riparazione, nonché ad uso difforme alle norme del presente regolamento, dei manufatti di allacciamento”. Carreri fa notare che in questo caso, sarebbe necessario mantenere ben distinti gli ambiti di competenza tra pubblico e privato e di conseguenza le rispettive responsabilità. “Per la parte di competenza del pubblico non può intervenire il privato, immaginiamo cosa può succedere in caso di allagamento per attività alluvionali o per la mancata manutenzione delle infrastrutture comunali”. La delibera è stata più volte emendata, ma questo per il consigliere Carreri non basta. La tendenza preoccupante, che emerge in una simile delibera, è di addebitare al cittadino privato anche il costo di servizi che dovrebbero essere garantiti dall’ente pubblico. Un meccanismo insidioso, soprattutto in questi tempi di crisi in cui le famiglie aspettano già con apprensione l’introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, che andrà a fare compagnie a tutte le altre, non meno minacciose, soprattutto per un ceto medio che nella nostra città, come nel resto del Paese, tende sempre più a scomparire e scivolare verso la povertà.

“È evidente che è un atto votato al recupero di risorse che sono scarse e consentono solo piccoli interventi e addirittura doveva servire, insieme a tutti gli atti dei vari dipartimenti, ad eliminare la criticità finanziarie sottolineate dalla Corte dei Conti, al fine di assicurare l’equilibrio finanziario. Quindi, al di là dei ragionamenti che si sviluppano, questo regolamento istituisce di fatto una nuova tassa per l’allaccio alla rete di raccolta delle acque piovane”. Una nuova tassa che può essere scongiurata con il ritiro o la bocciatura in Consiglio Comunale.(Eleonora Corace)

5 commenti

  1. Alcune proposte.
    1) Tassa sul volume dell’aria respirata. Da calcolare con apposito contatore installato nelle narici.
    2) Tassa sulla quantità di pupù e pipì prodotte. Da calcolare con apposito contatore installato dove avete capito tutti.
    3) Tassa sul consumo dei marciapiedi e strade cittadine. Da calcolare con apposito contatore installato nelle gambe.
    3) Tassa sulle parolacce contro il Comune. Da calcolare con apposito contatore installato nella bocca.
    4) Tassa sul numero di rapporti sessuali. Da calcolare con apposito contatore installato proprio lì.
    5) Tassa sul giramento di palle dei cittadini. Da calcolare con apposito contatore installato negli attributi. Per le donne: calcolo forfettario.
    Si accettano proposte e suggerimenti.

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  2. QUESTA CITTA’ SI DISTINGUE SEMPRE ….MA CON LA BOLLETTA DELL’AMAM NON PAGHIAMO GIA’ LE ACQUE REFLUE?ORMAI NON CI RESTA VERAMENTE CHE PIANGERE OGNI SCUSA E’ BUONA PER SPILLARE SOLDI AI CITTADINI ED IN CAMBIO QUALI SERVIZI CI FORNITE??? CARI AMMINISTRATORI

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  3. serra salvatore 18 Ottobre 2013 12:51

    Il consigliere nonchè amico fraterno CARRERI ha sollevato un problema vero e reale, chi gli ha suggerito le osservazioni mosse in aula consiliare sicuramente è, come riportato nell’articolo in questione, un tecnico che conosce benissimo la materia. L’amministrazione comunale non deve è non può scaricare sempre e tutto sulle spalle dei cittadini, vorrei ricordare a tutti e a me stesso che questa amministrazione ha costruito la propria campagna elettorale sulla tutela e salvaguardia dei cittadini disaggiati, di trovare risorse economiche che non provenissero da nuove tasse o similari; INVECE che si fà ….. IL CONTRARIO. Caro amico Nino vai avanti e fai, come sempre hai fatto, il tuo dovere.

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  4. Buzzanca quanto ami Messina tu nemmeno i messinesi! Infatti ti hanno eletto. (non tutti per fortuna)

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  5. Carreri sei un grande, fossero tutti come te.

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