Riqualificazione delle periferie: si fanno avanti 16 soggetti privati

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mercoledì 27 Luglio 2016 - 15:26

A valutare le 16 proposte arrivate al Comune sarà una apposita commissione , chiamata a stilare una graduatoria in base a specifici criteri ed a decidere, in modo insindacabile, eventuali esclusioni

Anche i privati si candidano a partecipare alla riqualificazione delle periferie. All’avviso pubblico di manifestazione d’interesse per l'individuazione di soggetti privati ai fini della presentazione di progetti per la "Riqualificazione e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane” hanno riposto in 16. Va dunque avanti la procedura prevista nel Bando del Consiglio dei Ministri che stanzia complessivamente 500 milioni di euro, dei quali 40 milioni alle Città Metropolitane , obbligate a presentare i progetti entro il 29 agosto.

L’avviso d’interesse – pubblicato dal Comune lo scorso 14 luglio e indirizzato ad associazioni culturali e sociali, cooperative operanti nel terzo settore, singoli cittadini, ordini professionali – è scaduto ieri , martedì 26 luglio , alle 12 e come detto sono arrivate 16 buste.

Per conoscere nel dettaglio chi e con quali proposte ha presentato la propria candidatura bisognerà attendere ancora qualche giorno. A valutare i 16 progetti arrivati a Palazzo Zanca sarà una apposita commissione , chiamata a stilare una graduatoria in base a specifici criteri (già indicati nell’avviso pubblico) ed a decidere, in modo insindacabile, eventuali esclusioni.

Obiettivo della manifestazione d'interesse era esplicitamente quello di individuare “aree sulle quali intervenire per la riqualificazione delle attrezzature pubbliche, per il rafforzamento dell'utilizzo dello spazio collettivo anche attraverso il riuso di immobili dismessi (pubblici o privati), per l'avvio di nuove attività finalizzate ad esempio alla produzione culturale e creativa, cosi come per la riqualificazione dello spazio urbano per la mobility sostenibile (percorsi ciclabili, nuovi sistemi di trasporto,…) e/o processi di inclusione sociale”.

Le aree proposte dal Comune di Messina sono le seguenti: Gazzi, Fondo Saccà, Giostra, Camaro, Tirone, villaggi collinari o villaggi adiacenti a zone di risanamento, zona falcata, Fondo Fucile, Villaggio Santo.

Come ha spiegato qualche giorno fa in conferenza stampa l’assessore Sergio De Cola «il principio fondamentale è il consumo zero, ovvero l’incentivazione ad insistere sull’esistente senza aumentare i volumi».

Ricordiamo che il l bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativo ai progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, firmato il 26 maggio è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 1 giugno dà 90 giorni di tempo ai soggetti proponenti per la presentazione dei progetti e favorisce la più ampia partecipazione all’attuazione dei progetti da parte di altri soggetti pubblici e privati. Di seguito il link: http://www.governo.it/sites/governo.it/files/Bando_periferie_urbane.pdf

Le città metropolitane devono presentare proposte che comprendono progetti specifici per il comune del loro territorio con il maggior numero di abitanti, distinti dalle ulteriori iniziative per le quali si richiede il finanziamento, e proposte che interessano anche i comuni contermini alla città capoluogo all'interno del perimetro metropolitano.

Gli interventi, da attuarsi senza ulteriore consumo di suolo, potranno riguardare una o più delle seguenti tipologie di azione:

a) progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano;

b) progetti di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico;

c) progetti rivolti all'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana;

d) progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l'inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano;

e) progetti per la mobilità sostenibile e l'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

Il finanziamento può essere finalizzato:

a) alla copertura dei costi di progettazione;

b) alla copertura dei costi per procedure di gara e di affidamento dei lavori;

c) alla copertura dei costi per la realizzazione dell'intervento.

L’ammontare del finanziamento, nel limite complessivo di 500 milioni di euro, sulla base di quanto richiesto da ogni singola città e del punteggio conseguito, fino a un massimo di 40.000.000 euro per il territorio di ciascuna Citta' metropolitana e di 18.000.000 euro per i comuni capoluogo di provincia, per i comuni con il maggior numero di abitanti di ciascuna Città metropolitana.I soggetti privati possono concorrere per una quota parte significativa, secondo criteri di convenienza, efficacia ed efficienza, sulla base di piani finanziari e di corrispettivi di gestione.

La dotazione finanziaria per il 2016 è di 500 milioni di euro.

DLT

2 commenti

  1. Purtroppo è una farsa del governo centrale perché probabilmente nemmeno questi 500 milioni ci sono… ma tant’è.
    Speriamo che i progetti meritino l’approvazione delle varie commissioni perché potrebbe essere l’ultimo treno per cercare una pur debole ripresa dell’intero settore dell’edilizia che, bloccato anche per un astio ideologico incomprensibile, rappresenta la prima industria italiana. Ci voglio sperare, almeno.

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  2. Purtroppo è una farsa del governo centrale perché probabilmente nemmeno questi 500 milioni ci sono… ma tant’è.
    Speriamo che i progetti meritino l’approvazione delle varie commissioni perché potrebbe essere l’ultimo treno per cercare una pur debole ripresa dell’intero settore dell’edilizia che, bloccato anche per un astio ideologico incomprensibile, rappresenta la prima industria italiana. Ci voglio sperare, almeno.

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