12 mesi...senza stipendio. La vergogna dell'Ancol Sicilia

12 mesi…senza stipendio. La vergogna dell’Ancol Sicilia

12 mesi…senza stipendio. La vergogna dell’Ancol Sicilia

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venerdì 04 Marzo 2011 - 14:39

L'odissea raccontata dai lavoratori della sezione di Barcellona P.G. dell'Ente

Continua la protesta dei 133 lavoratori dell’Ancol Sicilia (Ente di formazione che svolge anche attività di obbligo formativo) che ad oggi vanta un triste primato…la mancata corresponsione di 12 mensilità. Tutto ciò a fronte di un credito che l’amministrazione regionale ha riconosciuto definitivamente a ottobre con verbale redatto dopo l’incontro bilaterale tra l’Ente e l’Amministrazione alla presenza di tutte le sigle sindacali; la stessa Amministrazione si è impegnata a reperire le somme per la copertura totale con le integrazioni per il personale a tempo indeterminato relative al 2009 e al 2010.

“Circa un mese fa” -dichiarano Ferrandino Valentino e Giuseppe Pantè- “siamo stati ricevuti dal Capo di Gabinetto, Dott. Nino Emanuele, che in presenza del Responsabile regionale della Uil, Giuseppe Raimondi, ci ha spiegato che i ritardi erano dovuti solo a problemi di natura burocratica, poiché anche le somme necessarie erano già state reperite. Lunedi 28 febbraio siamo andati assieme ai colleghi sotto casa dell’assessore Centorrino, il quale ci ha gentilmente ascoltato capendo la nostra drammatica situazione, sostenendo di essere dalla parte dei lavoratori ma concludendo che la responsabilità non è sua. Martedi 1 Marzo abbiamo partecipato alla V° commissione dell’Ars dove il nostro Presidente, Carmelo Capone, ha esposto le problematiche dell’Ancol all’assessore, al Capo di Gabinetto, al Dirigente generale, e ai Deputati, dichiarando che a questo punto l’unica spiegazione che resta alla mancata soluzione della vertenza è da imputare alla “sfortuna”, perché nonostante i rendiconti presentati e approvati, nonostante il verbale che riconosce la congruità della spesa di fatto le somme non vengono erogate. Mercoledì 2 Marzo – continuano i due lavoratori – siamo stati ricevuti dal Prefetto di Messina, Dott.Alecci, che comprendendo la gravità della situazione, ci ha promesso un suo immediato intervento nei confronti del Presidente della Regione. Giovedi 3 Marzo siamo stati a Palermo a protestare davanti all’assessorato nella manifestazione generale del settore già in programma. Ad oggi- concludono Ferrandino e Pantè- possiamo dichiarare che tutti si immedesimo nel nostro problema, tutti sono solidali, tutti sostengono che è una vergogna lasciare le famiglie in questa drammatica situazione, ma in realtà nessuno degli organi competenti nell’immediato ci danno certezze sulla risoluzione della vertenza e le nostre famiglie non sanno più ormai a che santo votarsi anche per poter fare la spesa.”

“Ci tengo a precisare” aggiunge un altro lavoratore, Antonio Aliberti, “che il nostro ente è uno dei pochissimi in regola da sempre con il DURC e nonostante ciò non vengono emessi i pagamenti, piuttosto si insiste con una campagna denigratoria totalmente infondata e strumentale”.

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