Il Tar rigetta il ricorso contro la "giunta Ricevuto a quota 15"

Il Tar rigetta il ricorso contro la “giunta Ricevuto a quota 15”

Rosaria Brancato

Il Tar rigetta il ricorso contro la “giunta Ricevuto a quota 15”

Tag:

giovedì 20 Settembre 2012 - 18:03

Il Tar di Catania ha rigettato il ricorso contro la giunta a quota 15 presentato dai consiglieri del Movimento liberi insieme e di Sicilia Vera. "Rispettiamo la sentenza ma non la condividiamo- dichiara Cerreti- la giunta record d'Italia è un abominio e ricorreremo al Cga"

La Terza sezione del Tar di Catania ha rigettato il ricorso presentato contro la “giunta Ricevuto a quota 15”, dai consiglieri provinciali Roberto Cerreti, Nino Previti, Roberto Gulotta (Mli) e Pippo Lombardo (Sicilia Vera).

Il magistrato non ha rilevato la sussistenza del ricorso, ritenendo che la norma regionale successiva in materia di composizione della giunta non ha modificato la precedente. In sintesi la nuove regole relative al numero dei componenti delle giunte, secondo il Tar, entrano in vigore dalle prossime amministrative.I ricorrenti sono già pronti a rivolgersi al Cga.

“Per noi questa è solo una parentesi negativa di un percorso che prima o poi porrà in ogni caso Ricevuto il più possibile lontano da Palazzo dei Leoni- commenta a caldo Cerreti- Rispettiamo la decisione del Tar ma non la condividiamo e per questo ricorreremo al Consiglio di giustizia amministrativa. Per noi la giunta provinciale con più assessori d’Italia resta un abominio calato dall’alto senza alcuna giustificazione etica. La nostra piccolissima vittoria è stata l’indignazione della stampa nazionale sulla vicenda”.

Mentre i Consiglieri preparano il ricorso al Cga facciamo un passo indietro ad un inizio estate rovente, quando, il 9 luglio Ricevuto presentò la nuova giunta rimodulata con 15 assessori, frutto di un patto di ferro con l’Udc (maldigerito da Buzzanca e dal’area ex An) che scatenò le polemiche dell’opposizione.

Il Presidente chiarì che agli assessori sarebbero state assegnate deleghe a progetto e che si sarebbero decurtati le indennità in modo da far risparmiare alle casse di Palazzo dei Leoni oltre 200 mila euro.

Ma al di là delle contestazioni di tipo politico i consiglieri d’opposizione ravvisavano anche motivazioni giuridiche, dal momento che la giunta a 15 è contraria alla normativa siciliana e proprio su queste basi si è fondato sia il ricorso al Tar, presentato dall’avvocato Catalioto, che la richiesta d’invio di ispettori della Regione presentata da Pd e Idv e Rifondazione.

Nel dicembre del 2008 (pochi mesi dopo le elezioni a Messina) la legge regionale ha indicato quale soglia del numero di assessori il 20% di quello dei consiglieri provinciali (percentuale che comporterebbe per Palazzo dei Leoni una giunta di 9 componenti). In un primo momento la legge invitava ad adeguare gli statuti ed a modificare il numero degli assessori al rinnovo elettorale, nel 2013. Ma nell’aprile 2011 il legislatore ha imposto l’adeguamento a tutti fissando l’entrata in vigore della legge dal 1 gennaio 2012. L’amministrazione provinciale di Messina non solo non si è adeguata, ma è andata controcorrente aumentando da 11 a 15 il numero degli assessori.

L’opposizione compatta ha ricordato come l’ampliamento a 15 non stride solo con le realtà di Milano, Roma, Napoli, Firenze (che ne hanno 12) Genova e Torino (11), Palermo e Catanzaro (10), ma anche con la logica di risparmio adottata dal governo nazionale che ha avviato la riduzione del numero delle Province. Nel ricorso veniva chiesto l’annullamento del provvedimento con cui il Presidente ha nominato 5 nuovi assessori elevando il numero della giunta a 15, anziché ridurla a 9 come previsto dalla nuova normativa regionale del 2008, ribadita dalla legge del 2011.

Se il Tar si è espresso rigettando il ricorso e dando ragione all’amministrazione provinciale non si ha invece nessuna notizia dell’istanza inviata dal Pd, Idv e Rifondazione alla Regione per l’invio di ispettori.

Nel frattempo Ricevuto ha assegnato i singoli progetti a tutti e 15 gli assessori, tra l’altro provocando l’ironia dell’Idv con il segretario cittadino Mammola che ha dichiarato: “con l’assegnazione dei progetti Ricevuto ha inventato gli assessori co.co.co”.

Il Tribunale assegna il punto vincente alla giunta Ricevuto, che non ha violato alcuna normativa.

“Sarà pure giuridicamente ineccepibile, ma eticamente non lo è” conclude Cerreti.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. E Cerreti ha ragione perchè in questo momento di crisi aumentare i componenti della giunta con pagamento di stipendi A CARICO DELLA COLLETTIVITA’ è veramente vergognoso, degno della più brutta copia della prima repubblica.

    0
    0
  2. l’osso si spolpa fino all’ultimo brandello di carne. Ed alla mensa di Ricevuto lo sanno bene!
    Gli assessori a progetto sono l’ennesma trovata di politici acrobati che hanno nel loro DNA allegre esperienze da prima repubblica di craxiana memoria. Torneremo a coprirli di monetine lanciate all’uscita dei loro rifugi.

    0
    0
  3. Cosa ci si aspettava, caramelle alla carrubba? Le sentenze di quest’organo spesso danno spazio alle riflessioni. Il predatore a capo della Giunta Provinciale è stato molto fortunato, per ora.
    Speriamo che il Cga la pensi in altro modo…

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007