Un riconoscimento prestigioso a cui il territorio ambisce da diverso tempo. Il sindaco Eligio Giardina ha nominato il prof. Domenico Nicoletti per portare avanti la proposta di promozione

Il sindaco di Taormina Eligio Giardina ha nominato il professore Domenico Nicoletti come esperto per il progetto per la candidatura Unesco di “Taormina, Valle d’Alcantara e Valle d’Agrò come patrimonio mondiale dell’umanità”. Un riconoscimento prestigioso a cui il territorio ambisce da diverso tempo, un sogno che potrebbe diventare realtà. Nicoletti, che porterà avanti l’incarico a titolo gratuito e sino alla fine del mandato di Giardina, salvo revoche del sindaco stesso, esibisce un curriculum di tutto rispetto. Architetto paesaggista e giornalista pubblicista, tra i vari incarichi, attualmente è membro del Consiglio del Centro interdipendente di Scienze Ambientali dell’Università di Salerno, fa parte del Nucleo Tecnico della “Rete per l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio” del Consiglio d’Europa di Strasburgo, è Consigliere nazionale della Ficlu Federazione Italiana Club e Centri Unesco. Dopo l’Etna, ufficialmente Patrimonio dell’Unesco dal 2013 definita dall’Unesco come uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo” dall’inestimabile valore culturale, potrebbe toccare anche a Taormina-Valle dell’Alcantara-Valle d’Agrò.

Ecco di seguito i criteri di selezione, validi per i beni culturali e naturali, su cui si basa la scelta dei siti da inserire nel Patrimonio Mondiale:

– Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo

– Mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;

-Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;

– Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana;

-Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture), o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili;

-Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie, dotate di un significato universale eccezionale. (Il Comitato reputa che questo criterio dovrebbe essere utilizzato in associazione con altri criteri).

-Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica;

-Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative;

-Costituire esempi rappresentativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini;

-Presentare gli habitat naturali più importanti e più significativi, adatti per la conservazione in-situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.