L'occhio della Prefettura resta su Palazzo Zanca: nuova nota indirizzata al Ministero e alla Regione

L’occhio della Prefettura resta su Palazzo Zanca: nuova nota indirizzata al Ministero e alla Regione

Francesca Stornante

L’occhio della Prefettura resta su Palazzo Zanca: nuova nota indirizzata al Ministero e alla Regione

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giovedì 17 Marzo 2016 - 00:21

Il Prefetto Stefano Trotta ha trasmesso una nota al Ministero degli Interni e all'Assessorato regione Enti Locali per evidenziare la situazione di stallo che regna a Palazzo Zanca sul fronte economico-finanziario. La Prefettura ha raccolto l'allarme lanciato nell'ultimo pesante documento dei consiglieri Lo Presti e Sturniolo.

La situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca resta sotto la lente d’ingrandimento della Prefettura. Il Comune è ancora senza bilancio di previsione 2015, solo ieri il direttore/segretario Antonio Le Donne ha dettato un cronoprogramma che dovrebbe portare alla presentazione di ben tre bilanci in un mese e mezzo. Si dovrebbe iniziare sabato 19 marzo con l’approvazione in giunta dello schema di bilancio 2015/2017 per arrivare all’ultima tappa fissata per il 27 maggio con la rimodulazione del piano di riequilibrio richiesta dal Ministero lo scorso ottobre. Di certo però non bastano le buone intenzioni messe nero su bianco dal direttore Le Donne per allontanare le ombre dei gravi rischi a cui sta andando incontro Palazzo Zanca non avendo ancora approvato il bilancio di previsione dello scorso anno, né tantomeno per cancellare le inadempienze che si continuano a perpetrare sul fronte della gestione economico-finanziaria.

Sull’argomento il Palazzo del Governo ha puntato i riflettori già da settimane, basta ricordare che il prefetto Stefano Trotta aveva convocato il presidente dei Revisori dei Conti Dario Zaccone all’indomani dell’annuncio delle sue dimissioni, e in questi ultimi giorni è stata sempre più palese la presenza di un occhio che dall’alto sta monitorando cosa accade al Comune. Tanto che ci sarebbe una nuova nota che il prefetto Trotta ha indirizzato al Ministero dell’Interno e all’Assessorato regionale Enti Locali. Il documento non è transitato da Palazzo Zanca, ma le voci di corridoio che si stanno rincorrendo in queste ore danno per assolutamente certa la nuova nota che dalla Prefettura di Messina è stata indirizzata a Roma e Palermo.

Una nota in cui si fa presente l’attuale situazione di stallo economico-finanziario e di inadempienze che si continuano a registrare, sia sulla mancata approvazione del previsionale che sul piano di riequilibrio. Nota che riprende e fa suo lo scottante documento che una decina di giorni fa i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo avevano indirizzato a tutti gli organi competenti per mettere in luce una lunghissima serie di criticità che avrebbero viziato la procedura seguita dall’Amministrazione Accorinti per arrivare all’approvazione del piano di riequilibrio (VEDI QUI). I due consiglieri avevano ricostruito tutto il percorso compiuto attraverso gli atti amministrativi esitati dalla giunta di Palazzo Zanca, arrivando ad una conclusione: «Sono stati utilizzati riferimenti normativi non pertinenti e il ripetuto ritardo nella produzione degli atti avrebbe assunto così il carattere di un'azione dilatoria finalizzata a non dichiarare lo stato di evidente dissesto finanziario dell'ente che le norme in vigore avrebbero obbligato a riconoscere».

Ricostruzione che evidentemente non è passata inosservata agli occhi del Prefetto Trotta che ha deciso di far arrivare tutto sui tavoli del Ministero e della Regione, anche per capire chi deve prendere eventuali provvedimenti, visto che Messina è sottoposta non solo al TUEL, il Testo Unico Enti Locali, ma anche all’Orel, l’Ordinamento amministrativo degli enti locali nella regione siciliana. E visto che tutto continua a rimanere immobile nel silenzio di un Ministero che intanto da due anni tiene fermo il piano di riequilibrio di Messina.

Nella stessa nota il Prefetto inserisce anche le due interrogazioni parlamentari della deputata Pd Michela Rostan. Tre documenti dai quali emerge evidentemente una nitida fotografia che il Prefetto ha deciso di mettere sotto gli occhi di Ministero e assessorato regionale che fino ad oggi, evidentemente, hanno fatto finta di non vedere cosa accade all’interno del Comune della città dello Stretto.

Francesca Stornante

12 commenti

  1. L’azione del Prefetto non è’ coerente con quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Basta vedere l’art. 143 del tuel ( che si applica in Sicilia) per capire come dovrebbe agire il Prefetto. Procedure, del resto, perfettamente attuate nella nostra Provincia in svariati casi. Probabilmente la scelta ( che per legge e’ un obbligo) di commissariare il Comune e successivamente sciogliere gli organi per gravi e ripetute violazioni di legge ( e la mancata approvazione del bilancio di previsione 2015 al 17 marzo 2016 lo e’) la vuole prendere al altri. La decisione, pertanto, di mandare a casa Accoriniti o di farlo continuare sarà il risultato delle scelte romane. Della città di Messina e dei abitanti, ancora una volta, non frega a nessun

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  2. L’azione del Prefetto non è’ coerente con quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge. Basta vedere l’art. 143 del tuel ( che si applica in Sicilia) per capire come dovrebbe agire il Prefetto. Procedure, del resto, perfettamente attuate nella nostra Provincia in svariati casi. Probabilmente la scelta ( che per legge e’ un obbligo) di commissariare il Comune e successivamente sciogliere gli organi per gravi e ripetute violazioni di legge ( e la mancata approvazione del bilancio di previsione 2015 al 17 marzo 2016 lo e’) la vuole prendere al altri. La decisione, pertanto, di mandare a casa Accoriniti o di farlo continuare sarà il risultato delle scelte romane. Della città di Messina e dei abitanti, ancora una volta, non frega a nessun

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  3. Franco Caliri 17 Marzo 2016 06:56

    “L’azione del Prefetto non è coerente….” adesso, il primo menestrello di turno si fa avanti giudicando “non coerente con le disposizioni di legge” l’operato del Prefetto. A casa mia, in circostanze simili, si parlava della tosse delle pulci…. Io ho assoluta fiducia nel Prefetto, la stessa che non ripongo in scalzi, inadeguati, ignoranti, menestrelli e mariedit di turno!

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  4. Franco Caliri 17 Marzo 2016 06:56

    “L’azione del Prefetto non è coerente….” adesso, il primo menestrello di turno si fa avanti giudicando “non coerente con le disposizioni di legge” l’operato del Prefetto. A casa mia, in circostanze simili, si parlava della tosse delle pulci…. Io ho assoluta fiducia nel Prefetto, la stessa che non ripongo in scalzi, inadeguati, ignoranti, menestrelli e mariedit di turno!

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  5. kuigibeninati 17 Marzo 2016 10:39

    Resta il fatto che vi è una lentezza per me “fuori norma” nel prendere decisioni. Vi sono quindi responsabilità istituzionali ormai diffuse per gli ulteriori danni derivanti da una ritardata azione di risanamento complessivo e strutturato della finanza e della gestione del Comune. Pensare di riequilibrare seriamente deficit nell’ordine di centinaia di milioni in 10/anni (piano di riequilibrio), senza soluzioni per i problemi gestionali attuali e senza tenere conto delle “reali entrate” del Comune è inconducente! Il dissesto è la via d’uscita anche perché consentirà di spalmare tutti i debiti in 30/anni attraverso mutui con la Cassa Dep.e Prest.con interessi a carico dello Stato. La Città ha bisogno di immettere subito liquidità in circolo!

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  6. kuigibeninati 17 Marzo 2016 10:39

    Resta il fatto che vi è una lentezza per me “fuori norma” nel prendere decisioni. Vi sono quindi responsabilità istituzionali ormai diffuse per gli ulteriori danni derivanti da una ritardata azione di risanamento complessivo e strutturato della finanza e della gestione del Comune. Pensare di riequilibrare seriamente deficit nell’ordine di centinaia di milioni in 10/anni (piano di riequilibrio), senza soluzioni per i problemi gestionali attuali e senza tenere conto delle “reali entrate” del Comune è inconducente! Il dissesto è la via d’uscita anche perché consentirà di spalmare tutti i debiti in 30/anni attraverso mutui con la Cassa Dep.e Prest.con interessi a carico dello Stato. La Città ha bisogno di immettere subito liquidità in circolo!

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  7. Franco Caliri 17 Marzo 2016 11:47

    Mi domando: che fine hanno fatto i propositi dello scalzo che a me, e a tanti altri, garantiva come prima azione la dichiarazione di dissesto? Chi gli ha fatto cambiare idea e perché? Quali interessi ci sono dietro questa mancata operazione? Secondo me, quando la magistratura si interesserà al caso (ma siamo sicuri che non si stia già interessando?) scopriremo tutte le motivazioni e tutti i personaggi implicati in questa vicenda (scalzi… inadeguati… ignoranti… imbroglioni… mariedit… e chi più ne ha….

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  8. Franco Caliri 17 Marzo 2016 11:47

    Mi domando: che fine hanno fatto i propositi dello scalzo che a me, e a tanti altri, garantiva come prima azione la dichiarazione di dissesto? Chi gli ha fatto cambiare idea e perché? Quali interessi ci sono dietro questa mancata operazione? Secondo me, quando la magistratura si interesserà al caso (ma siamo sicuri che non si stia già interessando?) scopriremo tutte le motivazioni e tutti i personaggi implicati in questa vicenda (scalzi… inadeguati… ignoranti… imbroglioni… mariedit… e chi più ne ha….

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  9. OCCHIO DELLA PREFETTURA MA NON FATEMI RIDERE. DA QUANTO SI PARLA CHE IL BILANCIO A MESSINA NON E’ STATO NEANCHE PRESENTATO IN AULA SIGNIFICA CHE NON E’ STATO NEMMENO STILATO PRESENTATO E PIU’ IMPORTANTE DISCUSSO, QUINDI O APPROVATO O BOCCIATO. SECONDO VOI, E LA CITTADINANZA NON HA PRESO INIZIATIVE “STORICHE”? FORSE C’E’ QUALCUNO CHE LO BLOCCA? C’E’ QUALCHE DEPUTATO MESSINESE CHE CALDAMENTE LO RACCOMANDA A NON PRENDERE INIZIATIVE? OPPURE I SUOI OCCHI SONO TALMENTE AMMALATI CHE SOFFRE DI MALATTIE SERIE OCULARI CHE NON VEDE NEANCHE IL SUO NASO. L’OCCHIO DELLA PREFETTURA, DEVONO ANDARE DALL’OCULISTA E BRAVO. ROMA NON SI MUOVE PERCHE’ANDRESTE PRIMA DELL’ESTATE O A SETTEMBRE ALLE ELEZIONI, CHI VUOLE IL CERINO ACCESO IN MANO O LA PATATA BOLLENTE?

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  10. OCCHIO DELLA PREFETTURA MA NON FATEMI RIDERE. DA QUANTO SI PARLA CHE IL BILANCIO A MESSINA NON E’ STATO NEANCHE PRESENTATO IN AULA SIGNIFICA CHE NON E’ STATO NEMMENO STILATO PRESENTATO E PIU’ IMPORTANTE DISCUSSO, QUINDI O APPROVATO O BOCCIATO. SECONDO VOI, E LA CITTADINANZA NON HA PRESO INIZIATIVE “STORICHE”? FORSE C’E’ QUALCUNO CHE LO BLOCCA? C’E’ QUALCHE DEPUTATO MESSINESE CHE CALDAMENTE LO RACCOMANDA A NON PRENDERE INIZIATIVE? OPPURE I SUOI OCCHI SONO TALMENTE AMMALATI CHE SOFFRE DI MALATTIE SERIE OCULARI CHE NON VEDE NEANCHE IL SUO NASO. L’OCCHIO DELLA PREFETTURA, DEVONO ANDARE DALL’OCULISTA E BRAVO. ROMA NON SI MUOVE PERCHE’ANDRESTE PRIMA DELL’ESTATE O A SETTEMBRE ALLE ELEZIONI, CHI VUOLE IL CERINO ACCESO IN MANO O LA PATATA BOLLENTE?

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  11. -CONTINUA- NESSUNO VUOLE LE ELEZIONI PERCHE’ NESSUNO A MESSINA E’ CAPACE DI AGGIUSTARE, COME SI SUOL DIRE LA “BARACCA”. SERVE A TUTTI QUESTA SITUAZIONE. MAMMA CICCO MI TOCCA, OVVERO TUTTI TOCCANO IL TASTO DELLA MUSICA DELLA MESSA DA MORTO PER LA GESTIONE ACCORINTI, MA NESSUNO VUOL FARE IL BECCHINO. NESSUNO, E RIPETO, MESSUNO HA LA CAPACITA’ DI RISOLLEVARE LA CITTA’ DI MESSINA. MA SCUSATE CHI PUO’ RISUSCITARE LAZZARO? PARDON MESSINA. VOI DOVETE TRARRE LE CONCLUSIONI. SIETE INCAPACI DI FARE POLITICA, POLITICA ECONOMICA INCAPACI DI TUTTO. SOLO DI IMITARE ALTRE CITTA’ PIU’ GRANDI.

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  12. -CONTINUA- NESSUNO VUOLE LE ELEZIONI PERCHE’ NESSUNO A MESSINA E’ CAPACE DI AGGIUSTARE, COME SI SUOL DIRE LA “BARACCA”. SERVE A TUTTI QUESTA SITUAZIONE. MAMMA CICCO MI TOCCA, OVVERO TUTTI TOCCANO IL TASTO DELLA MUSICA DELLA MESSA DA MORTO PER LA GESTIONE ACCORINTI, MA NESSUNO VUOL FARE IL BECCHINO. NESSUNO, E RIPETO, MESSUNO HA LA CAPACITA’ DI RISOLLEVARE LA CITTA’ DI MESSINA. MA SCUSATE CHI PUO’ RISUSCITARE LAZZARO? PARDON MESSINA. VOI DOVETE TRARRE LE CONCLUSIONI. SIETE INCAPACI DI FARE POLITICA, POLITICA ECONOMICA INCAPACI DI TUTTO. SOLO DI IMITARE ALTRE CITTA’ PIU’ GRANDI.

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