Ex Provincia, dissesto scongiurato. Calanna: "I conti sono in ordine"

Ex Provincia, dissesto scongiurato. Calanna: “I conti sono in ordine”

Francesca Stornante

Ex Provincia, dissesto scongiurato. Calanna: “I conti sono in ordine”

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venerdì 12 Gennaio 2018 - 15:27

Il commissario della Città Metropolitana ha voluto parlare alla stampa in occasione del bilancio di previsione 2017 che per l'ente segna un punto per ripartire dopo un anno in cui il dissesto sembrava inevitabile.

"I conti della Città Metropolitana sono in regola e il 2017 è un anno in cui è stata riequilibrata la situazione finanziaria dell'ente. Ci siamo lasciati la spada di Damocle del dissesto alle spalle dopo più di un anno in cui si è parlato solo di dissesto e in cui la nostra condizione era con i debitori dietro le porte e i creditori che non ci facevano più credito. Oggi più che mai dunque è giusto è importante dire come stanno le cose". Ha esordito così il commissario della Città Metropolitana Francesco Calanna che oggi ha voluto parlare alla stampa per raccontare il lavoro che ha portato all'approvazione del bilancio di previsione 2017. Un risultato importante per un Ente che fino a pochi mesi fa è stato ad un passo dalla dichiarazione di dissesto e che invece oggi si presenta sotto una luce diversa e positiva. Questo bilancio segna il punto di ripartenza della Città Metropolitana e, nelle intenzioni del commissario, rappresenta anche il punto da cui è possibile tornare a pensare alla programmazione. Questa prima tappa sarà seguita dall'approvazione del consuntivo 2017, che si conta di chiudere entro pochi giorni, per poi iniziare a lavorare subito per l'anno appena iniziato. "L'obiettivo per il 2018 è di tirare fuori il preventivo entro la fine di marzo, ad oggi però quello che è certo è che i conti sono in sicurezza".

"Il primo elemento di riequilibrio è che il preventivo 2017 è praticamente un consuntivo e questo ci ha permesso di avere la situazione più chiara e di poter conteggiare le economie realizzate. Il secondo aspetto a nostro favore è stato l'utilizzo di una legislazione di emergenza, il decreto 57, che ci ha permesso di spalmare l'avanzo libero destinato 10 milioni di euro. La terza condizione riguarda le sopravvenienze attive, quindi residui attivi e passivi".

Così per il commissario Calanna la Città Metropolitana è tornata sui binari giusti e torna ad essere guida rispetto alle esigenze del territorio.

Nel bilancio è stato inserito anche un paragrafo dedicato al Masterplan, fin da subito altra priorità per Calanna. Le risorse del Masterplan se destinate anche su viabilità secondaria e scuole possono essere una risposta concreta ai bisogni reali dei nostri territori. "A tal proposito ci perviene dalla segreteria del Ministro De Vincenti la comunicazione che nelle prossime settimane si terrà qui il comitato di sorveglianza per verificare le azioni che abbiamo realizzato sul Masterplan. È il segno che il Ministro ha compreso lo sforzo che abbiamo fatto per recuperare le criticità".

All'esperto Dario Paterniti è toccata l'analisi dei numeri che hanno reso questo bilancio solido e positivo. "La sopravvenienza attiva è stato un plus che ci ha permesso di andare verso il 2018 senza passività potenziale, i creditori hanno garanzia assoluta. Per esempio abbiamo risparmiato 500 mila euro sulle spese del personale, 160mila euro sui buono pasto. Abbiamo avuto la possibilità di spalmare in tre anni il disavanzo 2016. Abbiamo recuperato 2,6 milioni di residuo attivo riemerso perché la Regione ha mandato i fondi. Una vera e propria manovra di riequilibrio".

Pesa ancora come un macigno anche quel prelievo forzoso da parte dello Stato che nei mesi scorsi ha messo in ginocchio le casse dell'ente. "Stiamo lavorando sull'ipotesi che questa procedura si possa fare solo sui saldi attivi, quindi se ci sono soldi in cassa, come da sentenza della Corte dei Conti della Sardegna. In questo senso potrebbe aprire un solco importante non solo per Messina ma anche per Catania e Palermo. Il 2017 è stato l'annus orribilis per la Città Metropolitana. Sono stati epurati 14 milioni di residui e 16 milioni del prelievo forzoso. Ma adesso possiamo dire a chiare lettere che abbiamo rimesso i conti in ordine.

Un ringraziamento è stato rivolto a tutti coloro i quali, negli uffici, si sono spesi per raggiungere questo risultato.

Risultato letto positivamente anche dal sindacato Csa: "Si tratta di un bilancio asfittico, con insufficienti investimenti e risorse per i settori strategici della viabilità e dell’edilizia scolastica, ma che sottolinea come l’ente sia fondamentalmente sano e potrebbe avere la forza di ripartire se solo lo Stato e la Regione facessero la loro parte. E, sotto questo aspetto, le speranze sono riposte nel fervore del Commissario e nelle intenzioni programmatiche del Presidente Musumeci, che speriamo ridiano alla Città Metropolitana il ruolo che le compete e di cui l’intero territorio non può fare a meno, in una visione strategica di sviluppo e di sfruttamento delle risorse che dovrebbero finanziare i progetti del Masterplan e del “Patto” per il sud, ridando al contempo dignità e prospettive alle professionalità ed all’abnegazione dei dipendenti di ruolo e contrattisti" ha commentato il segretario Santino Palladino.

Francesca Stornante

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