I lavoratori ex-Triscele fondano una cooperativa. Attivata una raccolta fondi

I lavoratori ex-Triscele fondano una cooperativa. Attivata una raccolta fondi

Veronica Crocitti

I lavoratori ex-Triscele fondano una cooperativa. Attivata una raccolta fondi

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martedì 06 Agosto 2013 - 08:24

Dopo 6 anni di crisi e proteste, i lavoratori dello storico birrificio nostrano decidono di riprendere in mano il loro destino. 10mila euro la prima donazione incassata sul loro conto corrente. “E’ solo l’inizio”.

Le premesse sono ottimali, la volontà è ferrea e quel sentimento di patriottismo messinese sembra esser davvero sul punto di risvegliarsi.

L’esordio della raccolta fondi a sostegno dello storico “Birrificio Messina”, inaugurato il 4 agosto in occasione di un evento nella location dell’Horcynus Orca, ha già riscosso applausi e incoraggiamenti in tutta la città.

La triste, ma meravigliosa, storia della Birra Messina ha le sue radici nel lontano 1923, quando la famiglia Lo Presti – Faranda decretò l’inizio della 5 malti più famosa della Sicilia.

65 anni di prosperità fin quando, come troppo spesso accade, sulla vicenda hanno cominciarono ad intervenire fattori estranei e poco propensi alla valorizzazione messinese.

Tre date: 1988, anno in cui subentra la Heineken Italia; 2007, anno in cui Peter Hebron, Amministratore Delegato, annuncia la chiusura dello stabilimento e il trasferimento di maestranze e attività produttive presso altri luoghi; sempre 2007, anno in cui la Triscele di Francesco Faranda stringe accordi con la Heineken Italia per la rilevazione di edifici e maestranze.

E, a partire da quell’anno, la crisi (economica e affettiva) fu una continua discesa verso il baratro.

Acquisti di bottiglie a prezzi altissimi, produzione della birra in Slovenia (con una ricetta locale), costi di trasporto elevati, impossibilità nel pagare i dipendenti, riduzioni stipendiali, cassa integrazione straordinaria, lettere di licenziamento, proteste ed occupazioni del Comune.

Insomma, una spirale rivoltata che, nel giro di sei anni, ha condotto lo storico edificio della Birra Messina al fallimento più assoluto, costringendo lavoratori e sostenitori a proteste e sit-in interminabili nella speranza di un intervento immediato.

Anche il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, si era più volte espresso in merito alla questione. “Il Governo regionale sta pensando ad un progetto per proteggere lo stabilimento della Birra Messina, un patrimonio storico e materiale della città dello Stretto, nonché uno degli insediamenti industriali più potenti dell’isola”, aveva annunciato a gennaio a seguito di un incontro a Catania proprio con una delegazione dei lavoratori Triscele.

Intenzione ribadita anche ultimamente, in occasione delle numerose visite del Presidente per il sostegno alla campagna elettorale di Felice Calabrò.

Promesse e intenzioni che, ad oggi, non hanno però mai conosciuto un seguito concreto.

Eppure la volontà dei lavoratori ex-Triscele non è mai venuta meno, così come la loro ostinazione nel voler mantenere operativo il loro lavoro e la loro birra.

In primis hanno attivato una raccolta firme online per il sostegno formale alla loro causa e, poi, ferrei nella persecuzione del loro intento hanno fondato una cooperativa, la “Birreria Messina”, con un conto corrente ad hoc (IT38M0501804600000000133502), intestato alla Fondazione di Comunità presieduta da Gaetano Giunta, e operativo presso la Banca Popolare Etica di Palermo.

E la prima donazione, firmata 4 agosto, è stata proprio quella della Fondazione di Comunità che ha deciso di “inaugurare il conto” con un contributo di 10mila euro.

Un inizio, un piccolo mattoncino che – auspicano i lavoratori – possa condurre la cittadinanza a sostenere, anche solo con un euro, una causa patriotticamente messinese che, come si è visto, ha accompagnato la città per quasi un secolo di storia.

E poiché la matematica non è opinione, gli attivisti del Movimento 5 stelle di Messina hanno già fatto due conti: “Ricordiamo come 16.000 furono le firme di cittadini raccolte, nel lontano 2008, durante i mesi di duri presidi dei lavoratori – hanno scritto in una nota – Se quei 16.000 cittadini donassero solo 10 euro l’uno, domani stesso lo stabilimento potrebbe riaprire”.

Starà ai messinesi decidere da quale parte stare.

Veronica Crocitti

12 commenti

  1. …forza compriamo la birra messinese , così daremo il nostro contributo!

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  2. Mi piace l’iniziativa di un azionariato popolare.
    Però se tutto si riduce ad una semplice raccolta fondi a fronte del nulla….

    Si faccia un piano industriale serio elaborato con sincerità e trasparenza, lo si mostri alla cittadinanza e poi si chiamino a raccolta i messinesi.

    Risponderemo tutti con slancio e con amore.

    Ricordo ancora le ultime birre Patruni e Sutta specie quella cruda non pastorizzata : erano prodotti veramente eccezionali, benchè fatte in Slovenia.

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  3. lo faro’ di sicuro…. l’avevo anche proposto in tempi remoti, pensando ad una società fatta da tutti i cittadini messinesi.
    Spero si possa fare davvero.
    In bocca al lupo…ed un buon boccale di “birreria Messina”

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  4. In questo tempo di forte crisi identitaria delle genti di Messina, oltre che economica per gran parte delle nostre famiglie, questa possibilità di contribuire al progetto dei nostri concittadini di BIRRERIA MESSINA, preceduto da quello destinato alla VARA, è regalo prestigioso a noi stessi, abbiamo la possibilità di sentire intensamente le nostre origini peloritane ed esserne fieri, questa sensazione vale €10. F O R Z A m e s s i n e s i, regaliamoci la BIRRERIA MESSINA

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  5. Aiutiamo la città…aiutiamo dei padri e delle madri di famiglia messinesi compriamo la loro birra che veramente può vantarsi di dire che è messinese e non fatta in puglia o da altre parti..

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  6. MOLTO MEGLIO SPENDERE 80.OOO,OO EURO IN TRIKKE E TRAKKE E BALLETTI VARI PER LA VARA, QUANDO PIUTTOSTO POTEVANO CONTRIBUIRE A RIAPRIRE UN’AZIENDA.

    SIETE SCARSI..MA PROPRIO SCARSI…!!!!

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  7. DIMENTICAVO..IL BUDDACE DI PROFESSIONE, CIOE’ IL MESSINESE, LE FIRME LE METTE A TONNELLATE ..1 EURO NON LO SCUCE SE NON PER LA FIERA, CALIA, O FOCACCIA SERALE.

    QUINDI ..LIVATCI MANU..SE CONTATE SULL’AIUTO DEI MESSINESI.

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  8. Vero concordo in pieno, ma adesso arriveranno i commenti al cianuro dei varisti

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  9. Datemi un conto paypal per versare i 10€ …lo farò con piacere a patto di bere la birra fatta a Messina!

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  10. Le fondazioni in generale sono molto avvantaggiate pochi vincoli di bilancio ma quanto percepiscono e quanto spendono? Su internet nulla le fondazioni di casa nostra potrebbero aiutarci a vedere come gestiscono le risorse di comunità ?

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  11. liliana parisi 6 Agosto 2013 18:20

    Questi lavoratori sono da ammirare per la loro iniziativa,e spero che essa abbia buon esito, col sostegno di tutti.Sicuramente io berrò questa birra, come già bevo un caffè messinese.AUGURI

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  12. Con un click!
    Aiutiamoli (aiutiamoci) con un conto paypal.
    Tutti noi che leggiamo tempostretto avremmo molta più facilità e dimestichezza a versare.

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