Tagli insegnanti di sostegno. Battaglia giudiziaria del sindacato Sfida

Tagli insegnanti di sostegno. Battaglia giudiziaria del sindacato Sfida

Tagli insegnanti di sostegno. Battaglia giudiziaria del sindacato Sfida

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venerdì 19 Agosto 2011 - 09:48

La sigla che difende i diritti degli studenti diversamente abili, chiede che vengono reintegrati tutti i 297 posti richiesti per gli insegnanti chiamati ad affiancare ragazzi in difficoltà. Al momento l’Ufficio Scolastico regionale ha dato l’ok solo per 180

Il sindacato Sfida torna in campo, giudiziario, per tutelare gli interessi degli studenti diversamente abili che frequentano gli istituti scolastici di Messina e provincia. Lo scorso 12 agosto, infatti, come comunicato dalla segretaria provinciale Maria Vitale Merlo, è stato inviato un atto stragiudiziale all’Ufficio Scolastico Regionale di Palermo, diffidandolo ad integrare i 117 posto di sostegno in deroga tagliati sui 297 richiesti dall’Ufficio di Messina. In città, spiega il sindacato, sono 2070 gli alunni con disabilità iscritti a scuola, 1053 presentano connotazione di particolare gravità, mentre i docenti di sostegno in dotazione alla nostra provincia sono 1160, numero del tutto insufficiente per garantire “i livelli minimi essenziali”.

Da qui la richiesta di integrazione dei 1160 docenti attualmente disponibili. Dei 297 l’Usp di Palermo ha però acconsentito, almeno finora, all’ottenimento solo di 180 posti che dovranno essere suddivisi tra i diversi ordini di scuola. Sfida vuole evidenziare il paradosso che si verificherà nelle scuole superiori dove a fronte di 531 alunni con disabilita di cui 255 con certificazione attestante connotazione di gravità ( e quindi con diritto a diciotto ore) si dovrà garantire il diritto allo studio con un organico di 179 docenti. Il Sindacato fa inoltre presente che le richieste dei posti in deroga dell’USP di Messina si riferiscono esclusivamente ad alunni in possesso di certificazione medica comprovante la situazione di “particolare gravità”.

Il Ministro dell’Istruzione, affinché fosse rispettata la Sentenza della Corte Costituzionale nr. 80 del 26 febbraio 2010 e per evitare ulteriori contenziosi con i Tar d’Italia che hanno sempre ed incondizionatamente ripristinato le ore decurtate, ha dato mandato ai Direttori Scolastici Regionali per attivare ulteriori posti in deroga e quindi insegnanti in più rispetto a quelli già assegnati. Perché ciò non è accaduto nella Provincia di Messina? Domanda il sindacato. “Si sconoscono attualmente i criteri e le modalità usate nella distribuzione dei posti in deroga nella Provincia di Messina”. Se le richieste inoltrate dall’Ufficio Scolastico di Messina erano “corrette” sia dal punto di vista formale, procedurale, sostanziale e conseguentemente aderenti a quanto previsto dalla normativa vigente, l’assegnazione di soli 180 posti e il taglio dei 117 da parte dell’USR di Palermo costituisce un atto antigiuridico gravemente lesivo dei diritti degli alunni con disabilità.

Il Sindacato SFIDA denuncia tali atteggiamenti atti solo a ledere il diritto allo studio degli alunni con disabilità e ritiene inderogabile l’intervento delle autorità preposte (Prefetto, Assessore Regionale Istruzione, Ministro Istruzione), ai quali ha fatto pervenire, per conoscenza, l’atto stragiudiziale, al fine di ristabilire la “legalità” e garantire dei diritti che solo formalmente risultano inviolabili.

Un commento

  1. Un esempio di come la regione non solo sia inutile ma anche dannosa.

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