Rete fognaria della riviera jonica, saltano i fondi Cipe

Rete fognaria della riviera jonica, saltano i fondi Cipe

Rosaria Brancato

Rete fognaria della riviera jonica, saltano i fondi Cipe

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martedì 28 Agosto 2012 - 10:28

Il Cipe non ha inserito i progetti del Consorzio della riviera jonica relativi agli impianti fognari. Un danno sia economico che d'immagine per la zona turistica. Il consigliere provinciale Matteo Francilia chiede l'intervento di Palazzo dei Leoni.

Saltano inspiegabilmente i fondi Cipe per le opere di protezione degli impianti fognari nella riviera jonica ed il consigliere provinciale dell’Udc Matteo Francilia chiede chiarezza e soprattutto un tempestivo intervento da parte della Provincia.

Il Consorzio rete fognante con sede a Giardini Naxos (e che serve anche i comuni di Taormina, Letojanni e Castelmola) ha regolarmente presentato progetti per opere di protezione degli impianti e di ammodernamento e completamento della rete fognaria ma che, inspiegabilmente non sono stati poi finanziati dal Cipe.

Nello specifico, le opere progettate dal Consorzio Rete Fognante e ritenute non prioritarie da parte del CIPE riguardano il ripristino della condotta sottomarina dell’impianto di depurazione consortile, il completamento dell’impianto di depurazione Consortile per il trattamento delle acque nere di Giardini Naxos, il completamento dell’impianto di deodorizzazione per la riduzione degli odori nelle prime fasi del trattamento dei reflui; il consolidamento del costone S. Filippo a protezione dell’ I. D. Letojanni; il ripristino dell’argine sinistro del Fiume Alcantara, a protezione dell’I. D. Giardini Naxos.

“Al Consorzio- scrive Matteo Francilia– che ha ottemperato a tutti gli obblighi di legge nei tempi previsti, è stato contestato che tali opere non ricadevano in comuni sottoposti alla procedura di infrazione comunitaria e per questo non meritassero un’elevata priorità. Tutto ciò nonostante i ripetuti interventi del personale amministrativo, che ha invece evidenziato che in più punti delle relazioni dei tecnici regionali e ministeriali si facesse riferimento esplicitamente agli impianti ricadenti nei comuni di Giardini Naxos e Letojanni”.

Secondo l’esponente dell’Udc evidentemente qualcosa ha interferito con la normale prassi burocratica e lo dimostra il fatto che la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 19 luglio 2012 cita , tra gli altri, gli impianti ricadenti nei comuni di Giardini e Letojanni.

“A questo punto, in virtù della bontà dell’iter amministrativo seguito dal Consorzio non si capisce quindi quale sia stato l’elemento ostativo che abbia portato all’esclusione dei progetti dal finanziamento del CIPE. Sarebbe opportuno -continua Francilia – rivedere l’intero iter di valutazione al fine di evitare una immotivata e grave discriminazione”.

Del resto le conseguenze dell’esclusione dai fondi europei sono gravi ed immediate, intanto in termini d’inquinamento ambientale e marino e poi anche per le conseguenze economiche. Il mare sporco, così come quello di quest’estate 2012 con lunghi tratti caratterizzati dal divieto di balneazione, comportano una diminuzione del pescato, una riduzione del numero di turisti con minori introiti per bar, ristoranti, hotel, pensioni.

“ Sono danni all’immagine incalcolabili,- conclude Francilia- tali, che serviranno anni per poter cancellare dalla memoria dei lettori gli articoli di giornale corredati da foto di liquami galleggianti sulle nostre coste. Ecco perché chiedo che sia il Presidente Ricevuto a farsi carico della questione attraverso gli uffici provinciali supportando il Consorzio da un punto di vista tecnico e legale per la stesura del ricorso al Cipe e convocando tutte le parti in causa affinché si faccia chiarezza su un finanziamento determinante per lo sviluppo economico e per la salvaguardia della salute del nostro comprensorio”.

Rosaria Brancato

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