Il Comune chiede soldi all’Amam, l’Amam ai cittadini: in arrivo l’aumento delle tariffe

Il Comune chiede soldi all’Amam, l’Amam ai cittadini: in arrivo l’aumento delle tariffe

Danila La Torre

Il Comune chiede soldi all’Amam, l’Amam ai cittadini: in arrivo l’aumento delle tariffe

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venerdì 25 Gennaio 2013 - 17:54

Vicinissima la firma del contratto di servizio: così come previsto dalla legge, l’Azienda Meridionale Acque dovrà provvedere a coprire i costi del sevizio integrato

Le bollette dell’Amam diventeranno più salate. A Palazzo Zanca, si sta lavorando in questa direzione, con l’obiettivo di far pervenire nelle casse del Comune maggiori entrate, da iscrivere nel famigerato piano pluriennale di riequilibrio da presentare al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti , che dovranno dare il via libera al fondo da 50 milioni di euro messo a disposizione dal Governo nazionale per Messina. Secondo indiscrezioni, l’aumento delle tariffe dovrebbe aggirarsi intorno al 30% e sarà “giustificato” da un fatto nuovo che riguarderà l’Azienda Meridionale Acque.

In base a precisi accordi tra il commissario straordinario Luigi Croce ed i vertici dell’azienda pubblica, l'Amam dovrà infatti trasferire al Comune di Messina un corrispettivo annuo, sotto forma di canone di locazione, che sarà determinato «applicando, al valore dei beni di proprietà del Comune e ceduti in comodato o locazione o leasing operativo, il coefficiente previsto per le singole categorie di beni dalla tabella degli ammortamenti fiscali per le aziende di distribuzione di acqua potabile e non potabile (Specie III-Gruppo 17), aumentati del 300 per cento».

In pratica, il Comune si farà pagare l’affitto dall’Amam e questa, per coprire i maggiori costi, chiederà a sua volta il contributo dei cittadini, aumentando le tariffe e gravando ulteriormente sull’economia delle famiglie messinesi. Tale operazione servirà al Comune per dimostrare di essere in grado, con questa ed altre misure correttive, di restituire il prestito del Governo in 10 anni e risanare i propri conti. Il rischiò è, però, che una volta fatti quadrare i conti pubblici, siano irrimediabilmente compromessi quelli dei singoli cittadini, sempre più vessati da tasse e tariffe in aumento, in cambio di zero servizi; zero opportunità occupazionali, anzi il lavoro si perde ogni giorno; e di zero sviluppo e programmazione.

Tornando dentro il Palazzo, va aggiunto che Comune a Amam sono finalmente pronti a stipulare il loro contratto di servizio. Se non ci saranno intoppi, la firma verrà apposta già domattina a Palazzo Zanca. Lo strumento normativo, dovrà servire a regolare una volta per tutte i rapporti l’ente proprietario e l’Azienda Meridionale Acque per la gestione del servizio di Acquedotto. L'Amam, così come previsto dalla legge, dovrà provvedere a coprire i costi del sevizio integrato. Va in questa direzione l’atto di indirizzo che il Commissione Straordinario, Luigi Croce, ha trasmesso al dirigente del Dipartimento rapporti con le Aziende e Società Partecipate.« Il provvedimento – si legge in comunicato di Palazzo Zanca – prevede anche l'obbligatorietà per legge, del pareggio di bilancio sulla base del piano industriale che l'Amam dovrà predisporre e di qualsiasi altra spesa necessaria all'attività gestionale compresa, altresì, la manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti».

Amam e Comune continuano, infine, a lavorare insieme al piano straordinario per il recupero dei crediti ed alla definizione dei rapporti crediti/debiti: a tal fine sarà istituito un tavolo tecnico permanente, composto dagli esperti del commissario Croce, Dalmazio e Saccà, da presidente dell’Amam Anastasi, dal direttore generale La Rosa e dal consulente fiscale storico dell’azienda Michele Laurà. (Danila La Torre)

10 commenti

  1. Ricordo sempre con particolare trasporto quelli che dicono: “Salvare il Comune vuol dire salvare la città e i messinesi”.

    Un po’ come ha fatto il Governo Monti: salvare lo Stato, significa salvare i cittadini.

    Queste menzogne non le avrebbe sapute immaginare nemmeno Orwell.

    Ah, l’acqua DEVE essere pubblica. Avanti così!

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  2. prima o poi la gente si stuferà del tutto e poi vedremo

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  3. Invece che aumentare le tariffe l’AMAM perchè non inizia a far pagare chi non lo ha mai fatto… Ci sono zone e case dove non vi sono i contatori e nonostante questo hanno l’acqua corrente.. perchè a pagare sono sempre le persone oneste

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  4. Intanto loro mettono a bilancio queste “presunte” entrate, frutto di quella preveggenza di cui sono capaci i nostri integerrimi dirigenti e calciano in avanti il barattolo.

    Quando poi, tra qualche anno, si accorgeranno del problemino… ci ritroveremo nella stessa situazione del 2012: crediti inesigibili, richieste di accesso a fondi anti-dissesto (semmai ce ne saranno altri) e aumenti tariffari.

    Finchè a Messina resterà solo il deserto. A quel punto, l’acqua non servirà a nessuno.

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  5. ALMENO CHE CI SIA ACQUA 24 ORE, E NON 6 ORE AL GIORNO, PAGHIAMO TANTO PER AVERE UN …… ( BIIIIIP BIIIIIP), E POI FINIAMOLA CON I FINTI GUASTI DELLE CONDOTTE…. BASTA UN TEMPORALE E…. SUBITO VENGONO STANZIATI SOLDI PER LAVORI DI SOMMA URGENZA.
    DIMENTICAVO… E I SOLITI IDRAULICI RACCOMANDATI CUI BISOGNA RIVOLGERSI OBBLIGATORIAMENTE PER L’INSTALLAZIONE DI NUOVI CONTATORI????? E’ UN FURTO AUTORIZZATO , PER RIEMPIRE LE TASCHE DEGLI AMICI…… MA VAAA VAAA, U SANNU TUTTI PICCHHIII….

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  6. MA SCUSATE LA MANUTENZIONE DELLE FONTANE DELLE PIAZZE DI MESSINA IN PARTICOLARE AL CENTRO CHI LI FA CHI CE DIETRO LE DITTE BOOOOO SEGRETO DI STATO MI RICORDO CHE UN PAIO DI ANNI FA VENIVANO VANDALIZZATI E POI RIMESSI DI NUOVO A POSTO E DI CONSEGUENZA ALTRI ORDINI DI SERVIZIO E FATTURE DA PAGARE PER LE DITTE BOOOO CHISSA PERCHE DAI CONTOLLATE CHI CE DIETRO LE DITTE AAAAAAA I PREVEDO NOVITA .

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  7. ART.21 COSTITUZIONE. AMAM è un carrozzone inutile e dannoso per i messinesi puntuali nei pagamenti, molto efficiente a produrre debiti e crediti allo stesso tempo. AUMENTARE LE TARIFFE A CHI PAGA E’ UN COMPORTAMENTO INFAME. Come ho già scritto, anni fa denunciai l’incredibile vicenda di allacciamenti sulle condotte AMAM dei cantieri edili falliti, in particolare sulla collina di Ganzirri, proprietari di ville con piscine, cui non fu chiesto un centesimo di euro per l’acqua abbondantemente consumata. Perchè l’AMAM non ha mai controllato la rispondenza del pagamento delle bollette dell’acqua con quelle dell’ENEL? Bastava fornirsi dei tabulati e incrociare i dati in possesso del Comune. V E R GO G N A T E V I

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  8. il comune serve per erogare servizi:

    visto che ci sono pochi soldi e che sta fallendo
    meglio avere amam, messinambiente ed atm (almeno si capisce a cosa servono) gestite bene e senza sprechi (EFFICIENZA!!!!!!) che un mastodonte come il comune, con tutti i suoi dirigenti, che fino al 2012 (prima di croce, e regolarmente messi a bilancio dal ragioniere genera anche per il dopo) si sono divisi il premio di risultato, dico il premio di risultato, oltre che l’indennità di posizione ai massimi livelli di costo per noi(ahahah). Io voglio pagare il giusto ed avere servizi decenti: chiedo troppo? O è un diritto di tutti i messinesi?

    Sono SOLDI PUBBLICI, CE NE SONO POCHI, RIDUCETEVI AL MINIMO DI LEGGE LO STIPENDIO; ELIMINATE I PREMI, IO NO VE LI VOGLIO PAGARE PIU’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  9. cominciare a fare pagare cho non ha mai pagato è così difficile?????

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  10. Salvatore Vernaci 26 Gennaio 2013 12:50

    ALT!. ” L’Amam dovrà trasferire al Comune di Messina un corrispettivo annuo, sotto forma di canone di locazione, che sarà determinato «applicando, al valore dei beni di proprietà del Comune e ceduti in comodato o locazione o leasing operativo…In pratica, il Comune si farà pagare l’affitto dall’Amam e questa, per coprire i maggiori costi, chiederà a sua volta il contributo dei cittadini, aumentando le tariffe e gravando ulteriormente sull’economia delle famiglie messinesi”.- A mio parere ciò non è possibile. Infatti, con delibera del Consiglio comunale n. 117/C del 14 dicembre 2004 è stata deliberata la trasformazione dell’ Azienda Speciale AMAM in AMAM S.p.A.. Nella premessa di detta delibera è detto che i beni appartenenti al patrimonio del Comune ed affidati per l’espletamento del servizio all’Azienda Speciale AMAM, ed in transito alla Società, non possono essere distratti dalla predetta destinazione. All’art. 11 del dispositivo della stessa delibera è espressamente scritto: “In forza della trasformazione operata con la presente deliberazione tutti i beni mobili, immobili e mobili registrati…i contratti aventi per oggetto diritti personali di godimento e diritti reali di godimento, .già maturati e/o stipulati dall’Azienda Speciale AMAM restano INALTERATI in capo all’AMAM S.p.A.-…” E poiché tutti questi beni sono transitati, per disposizione consiliare, senza onere alcuno, non possono oggi essere gravati da alcun canone.

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