Esalazioni tossiche dalla discarica di Mazzarrà, Foti chiede il commissariamento di Tirrenoambiente

Esalazioni tossiche dalla discarica di Mazzarrà, Foti chiede il commissariamento di Tirrenoambiente

Giovanni Passalacqua

Esalazioni tossiche dalla discarica di Mazzarrà, Foti chiede il commissariamento di Tirrenoambiente

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giovedì 23 Giugno 2016 - 10:10

Il sindaco di Furnari denuncia la mancata messa in sicurezza della discarica, che produce percolato e biogas in quantità notevolmente superiori ai limiti di legge. "Bisogna chiudere la discarica e commissariare l'azienda, o il territorio dovrà affrontare un'emergenza ambientale" - spiega il primo cittadino

Continua a scatenare polemiche la gestione della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea da parte di Tirrenoambiente Spa. Il sindaco di Furnari, Mario Foti, ha invitato ancora una volta gli organi preposti alla chiusura definitiva della discarica e al commissariamento di Tirrenoambiente. Secondo le segnalazioni di un’azienda che si occupa della capitalizzazione del gas, la Osmon Srl, vi è una “grave pericolosità derivante dall’incuria nella gestione della discarica (…) con conseguente duratura fuga di biogas dal corpo della stessa, e con forte impatto ambientale e in termini di sicurezza, poiché il biogas prodotto dai rifiuti, che non viene estratto dalla discarica, trova altre vie di fuga e si disperde in atmosfera e nelle aree circostanti”.

Osmon attribuisce delle responsabilità specifiche a Tirrenoambiente: la mancata attività di manutenzione della discarica per migliorare l’estrazione del biogas, l’incompleta estrazione del percolato, il controllo e il mantenimento dell’integrità della copertura ai fini di limitare il più possibile la fuga di biogas. A conferma di quanto segnalato dalla ditta sono arrivate anche le analisi dell’ARPA che, il 3 giugno scorso, ha informato il Comune di Furnari dei gravi problemi riscontrati nella manutenzione e gestione della discarica, rilevando valori di concentrazione del metano ben oltre il limite soglia (2 ppm) sia nel corpo della discarica (10.000 ppm) che nel suo perimetro esterno (con picchi tra 60 e 300 pmm), in seguito a ben tre sopralluoghi effettuati nel maggio 2016.

Per queste ragioni il sindaco di Furnari, in qualità di massima autorità sanitaria locale, ha richiesto l’attivazione di alcuni controlli: il monitoraggio della qualità dell’aria; un’analisi dell’aggressività del biogas; la realizzazione di appositi pozzi di monitoraggio. Foti chiede poi se gli organi preposti fossero a conoscenza della situazione, e se siano stati presi provvedimenti in proposito. Il primo cittadino conclude ribadendo quello che è ormai un suo cavallo di battaglia: la richiesta del commissariamento di Tirrenoambiente. “Invito e diffido i direttori generali dell’ARTA, dell’assessorato all’Energia e del Comune di Mazzarà Sant’Andrea a concludere il procedimento di chiusura e messa in sicurezza della discarica, sostituendosi al soggetto gestore della stessa, anche mediante provvedimenti extra ordinem di commissariamento di TirrenoAmbiente, al fine di eliminare il protrarsi di pericoli attuali e concreti per l’ambiente e la salute dei cittadini”. – chiosa il sindaco.

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