Il borsino della sfiducia: 60% non passa, 40% viene approvata

Il borsino della sfiducia: 60% non passa, 40% viene approvata

Rosaria Brancato

Il borsino della sfiducia: 60% non passa, 40% viene approvata

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martedì 14 Febbraio 2017 - 23:30

Proviamo a improvvisarci bookmarkers e a capire le percentuali del voto di sfiducia. In questo momento la bocciatura della mozione dovrebbe essere al 60% contro un 40% di sì. Vediamo perchè

Oggi è il giorno della sfiducia. Tra meno di 12 ore sapremo se il Consiglio ha detto sì oppure se Accorinti e consiglieri resteranno fino a fine mandato.

In entrambi i casi da domani racconteremo un’altra storia, perché comunque vada, nulla sarà più lo stesso e sarà in ogni caso campagna elettorale sia che si debba votare a giugno 2017 che nel 2018.

Nessuno ha la sfera di cristallo ed il clima da derby che si respirerà sugli spalti dell’Aula consiliare potrebbe far scattare quella molla che cambia ogni pronostico.

In linea di massima, se dovessimo scommettere sulle percentuali, alla luce anche di quanto visto in questi 3 anni e mezzo, potremmo indicare un 60% di probabilità che la sfiducia venga bocciata ed un 40% che passi.

Il pallino in questo momento, come scritto più volte da Tempostretto, è in mano ai genovesiani (leggi qui). Qualora anche i 3 Pd indecisi dovessero dichiararsi a favore (fatto improbabile), si raggiungerebbe massimo quota 25.

QUOTAZIONI BOOKMAKERS

60%-SFIDUCIA BOCCIATA

1)Il fattore “G”- Ago della bilancia sono i genovesiani. Transitati dal Pd a Forza Italia non sono ancora pronti ad un’elezione a breve termine. Manca un candidato, pesano le inchieste e le condanne. Il centro-destra, dapprima svuotato dal divorzio del Pdl, non ha fatto in tempo a ricostruire la classe dirigente, ora rappresentata in maggioranza dall’area Genovese. Andare ad elezioni a giugno è troppo rischioso.

2)La sindrome del martire- Nessuno ci sta a voler fare di Accorinti un “martire”, ruolo che già riveste dal 2013, ma soprattutto nessuno vuol far la parte dell’aguzzino

3)Chi l’ha visto? (Il Pd)- commissariato dal 2013, rimasto in ostaggio del caso Genovese per 4 anni, è un partito “impalpabile”. Su 4 consiglieri solo la capogruppo Antonella Russo ha firmato la mozione. Dopo 4 anni “sott’acqua” più che un congresso serve un sottomarino che riporti a galla il partito.

4)Il morbo di Attack- virus ben noto che spinge i consiglieri a restare ben saldi al loro posto anche in caso di cataclismi, tsunami, invasione di alieni, attacchi di cavallette e sette piaghe d’Egitto. Non esistono vaccini.

5)Febbre da Regionali- Ad ottobre si vota per le Regionali e ci sono numerosi consiglieri comunali che si vedono già seduti nella Sala d’Ercole. Per costoro è di gran lunga preferibile ed utile far campagna elettorale approfittando del loro ruolo che da “semisconosciuti”. Una poltrona da consigliere in questi casi vale oro.

6) Le Cenerentole- La sfiducia non sarà votata prima delle due del mattino. E nessun bookmaker quoterà mai a quell’ora in Aula una serie di consiglieri che finora hanno lasciato il Consiglio subito dopo Carosello. Vedere in Aula per votare alle due del mattino: Pierluigi Parisi, Benedetto Vaccarino, Carmelina David, Angelo Burrascano,Giovanna Crifò, Rita La Paglia, Pietro Iannello, Pio Amadeo, Santi Sorrenti, Simona Contestabile, farebbe già notizia.

Del tutto ininfluente per la bocciatura della mozione il “Patto di fine mandato”, rimasto un comunicato stampa al quale la stessa amministrazione ha creduto giusto il tempo dell’invio delle mail alle redazioni. Non è mai stato seguito né da incontri tra le parti, né da dettagli sui contenuti.

40% – SI’ ALLA SFIDUCIA

1)Il pallottoliere rotto- Nel 2015 a Barcellona è “scappata la mano” e per un errore di calcoli in casa Pd è stata approvata la sfiducia all’ex sindaca Maria Teresa Collica.

A Messina è già “scappata la mano” a gennaio, con le firme del centro-destra, non è da escludere dunque un errore nei calcoli anche stasera.

2)L’imponderabile- può anche accadere l’imponderabile e cioè che, nonostante tutte le motivazioni che portano alla bocciatura della sfiducia, per motivi legati anche alla tensione che sarà alle stelle, ad eventuali battibecchi, qualcuno si faccia prendere dall’emotività e voti la sfiducia.

3)Il fattore “G”- In entrambi i casi Genovese sarà visto come il “cattivo”. L’ex sindaco ha lasciato liberi i suoi di decidere, fatto che potrebbe causare addirittura momenti di “ebbrezza” in un’area abituata a seguire la linea dettata in via I Settembre. Può anche darsi che al grido di: “Muoia Sansone con tutti i Filistei” gli indecisi decidano di dar seguito all’opposizione finora rimasta nei proclami e votino sì

4)Il Pd che c’è- Il Pd potrebbe trovare unità in questa occasione e fare squadra con il resto del centro-sinistra, e cioè Centristi, gruppo Germanà, Sicilia Futura, ponendo le premesse per una coalizione solida in vista delle prossime competizioni elettorali.

5)Carramba che sorpresa- Potrebbe anche accadere che, nonostante sia passata l’ora di Carosello (20.30) e persino l’ora di Cenerentola, i consiglieri di solito poco notturni restino in Aula e votino sì.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. MessineseAttento 15 Febbraio 2017 12:05

    Fossi in voi (TS) non tiferei tanto per la sfiducia. Se questa dovesse concretizzarsi, infatti, ho motivo di pensare che il vostro giornale possa avere un forte calo di contatti. D’altronde, si sa, fare il bastian contrario nei confronti della politica, paga.
    Basta guardare la satira, ma quella (e forse non solo) è per ridere….

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  2. MessineseAttento 15 Febbraio 2017 12:05

    Fossi in voi (TS) non tiferei tanto per la sfiducia. Se questa dovesse concretizzarsi, infatti, ho motivo di pensare che il vostro giornale possa avere un forte calo di contatti. D’altronde, si sa, fare il bastian contrario nei confronti della politica, paga.
    Basta guardare la satira, ma quella (e forse non solo) è per ridere….

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