False notizie su un bonus per famiglie disagiate, Mantineo chiarisce: "Non esiste alcun contributo"

False notizie su un bonus per famiglie disagiate, Mantineo chiarisce: “Non esiste alcun contributo”

Francesca Stornante

False notizie su un bonus per famiglie disagiate, Mantineo chiarisce: “Non esiste alcun contributo”

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giovedì 29 Agosto 2013 - 16:15

Insieme al Dirigente Giovanni Bruno, l'assessore ha smentito le notizie che circolano da giorni sulla possibilità di ottenere un aiuto di 1300 euro presentando domanda entro il 31 agosto. Intanto l'Orsa a colloquio con Mantineo, Cgil e Dr in campo per il servizio disabili per cui la Provincia non ha fatto bandi in vista dell'anno scolastico.

Da giorni, soprattutto sui social network, circolava la notizia di un contributo comunale da 1300 euro per famiglie che vivono in condizioni di disagio e disoccupati. Secondo voci che si erano diffuse, c’era la possibilità entro il 31 agosto di presentare domanda, corredata da certificazioni e vari documenti, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Palazzo Zanca e sperare così di ottenere il contributo. Peccato che, in assessorato ai Servizi Sociali, nessuno fosse a conoscenza di questo bonus. Per questo l’Assessore Nino Mantineo e il Dirigente del Dipartimento Giovanni Bruno oggi hanno immediatamente voluto chiarire qual è la verità, anche per non alimentare false illusioni in chi aveva creduto di poter avere un aiuto in un momento in cui tante famiglie messinesi sono in difficoltà.

Bruno ha spiegato che l’unico contributo che effettivamente esiste è quello che si riferisce alla legge regionale n. 1 del ’79 e che prevede un aiuto economico eccezionale per soggetti colpiti da eventi calamitosi, gravissime patologie, eventi straordinari. Tra l’altro si tratta di un contributo molto limitato, accedervi è difficile perché le domande passano da una doppia istruttoria, prima comunale e poi regionale, e viene erogato solo in casi realmente eccezionali. Basti pensare, ha continuato a spiegare il Dirigente, che nel 2011 la Regione ha inviato a Messina solo 1200 euro, mentre nel 2012 altri 6000 euro suddivisi per 6 famiglie. La notizia del contributo da 1300 euro ha fatto prendere d’assalto anche l’Assessorato, in soli due giorni sono state oltre 400 le domande presentate che adesso verranno comunque valutate per provare ad accedere al fondo della regionale 1. Ma sarà un percorso molto difficile dati i requisiti ristretti che quella legge prevede.

A cadere nell’errore nei giorni scorsi anche qualche consigliere comunale come Libero Gioveni che attraverso Facebook aveva informato della possibilità di questo contributo, è stato questo lo spunto che ha spinto l’Assessore Mantineo e il Dirigente Bruno a spiegare come stanno le cose. Gioveni ha poi spiegato che quasi subito aveva già corretto il tiro su Facebook chiarendo quali fossero le limitazioni e ha tenuto a precisare che tutte le informazioni che aveva diffuso arrivavano direttamente dall’Urp che in questi giorni stava accogliendo regolarmente queste domande.

Intanto l’attenzione resta fissa sui servizi sociali. L’esponente della giunta Accorinti ha discusso con la segretaria dell’Orsa servizi Francesca Fusco le novità che riguardano le proroghe e le trattative private a cui si andrà incontro fino a dicembre, senza dimenticare l’urgenza della messa in sicurezza di Casa Serena. “Dall’incontro è emerso che l'elemento condiviso é che la gestione attuale dei servizi sociali deve cambiare, che necessita di garanzie per utenti e lavoratori, che devono essere utilizzati i nuclei di valutazione per la qualità dei servizi e un metodo per garantire il puntuale pagamento degli stipendi ai lavoratori. E poi ancora l'istituzione in seno alla cooperativa aggiudicataria di un conto corrente dedito esclusivamente a ricevere le fatture del costo del personale” ha spiegato la sindacalista. Per Casa Serena invece si è potuto ancora una volta ribadire solo che il progetto a tutt'oggi aspetta il parere dell'urbanistica per divenire definitivo e dare il via al pubblico incanto.

Per l’Orsa non si può più indugiare e serve un'accelerata all'iter burocratico per mettere un punto alla questione sicurezza e pensare a come sfruttare tutte le potenzialità della struttura.
Fermo restando che per il sindacato, una volta risolta l’emergenza, l’amministrazione deve mettere in campo tutte le azioni necessarie alla gestione diretta.

Spostandoci nell’altro Palazzo, quello della Provincia ormai in liquidazione, le cose non vanno meglio. La segretaria della Fp Cgil Clara Crocè ha segnalato che da settembre i ragazzi disabili delle scuole secondarie non avranno alcun servizio di trasporto e assistenza. “Nessuna proroga, nessun bando, nessuna decisione da parte del Commissario Filippo Romano. Eppure sono a rischio 48 poti di lavoro e l’assistenza ai ragazzi disabili che frequentano le scuole medie superiori” ha denunciato la sindacalista. In campo anche i Democratici Riformisti che ricordano che si tratta innanzitutto di un servizio essenziale. Il deputato e capogruppo dei Dr all’Ars Beppe Picciolo chiede un immediato intervento del Commissario Romano, sempre sensibile ai problemi del territorio, affinché si renda portavoce del disagio cui sarebbero coinvolte le famiglie dei disabili e possa intervenire prontamente per fare chiarezza normativa ed ottenere, subito, le risorse economiche indispensabili per riportare un minimo di serenità agli assistiti ed ai loro parenti. Picciolo e il collega Marcello Greco si impegneranno a far presente l’incresciosa vicenda al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore alla famiglia per chiedere un loro autorevole intervento, in questa particolare fase di transizione politica dell'Ente Provinciale cui andranno garantite al più presto le risorse minime essenziali in modo che episodi simili, anche in settori differenti, non si debbano ripetere a breve.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. Salvatore Vernaci 29 Agosto 2013 20:00

    Sarà pure stata una falsa notizia quella del “bonus per le famiglie disagiate”, ma il Comune di Messina ha un apposito “Regolamento per l’erogazione dell’assistenza in favore di persone che si trovano in stato di bisogno”. Perché l’Amministrazione comunale non da applicazione a questo Regolamento?. L’art. 6 Reg. recita: “L’assistenza economica viene erogata in relazione al “minimo vitale”, che rappresenta la soglia minima di reddito ritenuta indispensabile al soddisfacimento delle esigenze fondamentali di vita”.Quando c’era l’Istituzione per i Servizi Sociali, gestione Cascio Felice, ben 1393 Famiglie ricevevano contributi per il loro stato di bisogno e n. 174 Ragazze madri ricevevano assistenza economica continuativa.

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  2. Indovinate quale gruppo di onesti consiglieri comunali
    Ha divulgato questa balla

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  3. forse non hai capito che l’assistenzialismo è finito, sono rimasti i debiti che dobbiamo pagare…

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  4. “Perché l’Amministrazione comunale non da applicazione a questo Regolamento?”.
    Che domanda, dottore illustrissimo: perchè non c’è un centesimo.
    Ma Lei li legge i giornali?

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  5. giuseppe cappello 30 Agosto 2013 11:08

    frutta si dice sia rimasta la frutta io nn intravedo neanche i semi …lasciamo perdere solo illusioni

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  6. comunque soldi per questi interventi non ce ne sono più. bisogna farsene una ragione e si dovrebbe capire che l’assistenzialismo di un tempo ormai non potrà più avere luogo.

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