Trecento milioni di penale per lo stop al Ponte sullo Stretto

Trecento milioni di penale per lo stop al Ponte sullo Stretto

Ma. Ip.

Trecento milioni di penale per lo stop al Ponte sullo Stretto

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Ma. Ip. |
mercoledì 10 Ottobre 2012 - 08:27

La volontà del Governo è quella di interrompere il contratto con il contraente generale, Eurolink. Ma il contratto prevede il pagamento di una penale del 10% sulla parte non ancora realizzata dell'opera, che comunque non potrà superare i 4/5 del valore del contratto, che è di 3,9 miliardi di euro

300 milioni di euro. E’ quanto dovrà pagare il Governo al contraente generale Eurolink per l’interruzione dell’iter per il Ponte sullo Stretto. La notizia viene fuori dall’approvazione della bozza della legge di stabilità. Si legge: ''Al Fondo per lo sviluppo e la coesione e' assegnata una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro per l'anno 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge''. Nel testo, è spiegato che si tratta delle penalità per il Ponte sullo Stretto.

Nei giorni scorsi, il Governo aveva avviato la conferenza di servizi per l’eventuale approvazione della valutazione d’impatto ambientale del progetto definitivo. Il ministro dell’ambiente, Corrado Clini, si era affrettato a precisare che si trattava di un atto dovuto ma che il Governo aveva comunque definanziato la costruzione del Ponte. Ora, a sorpresa, l’inserimento nella legge di stabilità di 300 milioni per far fronte alla penale da pagare in caso di rescissione contrattuale.

E già non tardano ad arrivare i commenti. Il primo è del portavoce della Rete No Ponte e candidato alle prossime elezioni regionali, Luigi Sturniolo: “Dopo i 500 milioni già spesi negli anni per realizzare modellini e convegni, il Consiglio dei Ministri di ieri ha previsto l’ultimo regalo da fare alle imprese. In perfetta continuità con i governi precedenti, vengono tolte risorse alle casse pubbliche per regalarle a imprese private che succhiano la linfa vitale dei territori senza restituire nulla se non devastazione e inquinamento. La partita del Ponte sullo Stretto va chiusa, questo è chiaro. Bisogna chiudere il carrozzone inutile che corrisponde al nome di Stretto di Messina Spa. Bisogna cancellare il contratto con Eurolink, ma, ciò che è più importante, non bisogna riconoscere alcun debito e alcuna penale. Dovrebbero piuttosto essere risarciti il territorio e i cittadini per il maltolto e per essere rimasti “appesi” per anni ad una prospettiva assolutamente impossibile. Quei 300 milioni destinati dal Consiglio dei Ministri a pagare la penale devono essere destinati ad avviare i cantieri che ci servono. Ci battiamo da anni contro le speculazioni e le devastazioni a danno del nostro territorio. Lo faremo ancora. Non permetteremo che anche un solo euro venga regalato ancora ai pescecani dell’appalto pubblico. Saremo nuovamente in piazza e lo faremo con ancora più rabbia".

Per il responsabile Green economy del Pd, Ermete Realacci, si tratta di una buona notizia: "Questa opera si avvia ad uscire definitivamente di scena. Costoso e inutile, il Ponte sullo Stretto non è mai stata una priorità del Paese, nè tantomeno un'opera per lo sviluppo del Mezzogiorno, che ancora soffre di una drammatica e cronica mancanza di infrastrutture basilari come strade e ferrovie e non ha certo bisogno di faraoniche e dispendiose megastrutture"

(Ma. Ip.)

28 commenti

  1. prof.MONTI,DIA l’ordine di sciogliere quella società “stretto di Messina” inutile mangiasoldi a tradimento.

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  2. posto che in termini generali il sig. sturniolo ha ragione… che si paghino ‘sti ultimi soldi e si esca dall’incubo!!! non fermiamoci su posizioni di principio giuste ma inutili e diamo un taglio deciso!!!

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  3. Premesso che parlare ed esprimere la propria opinione è diritto e dovere di ogni cittadino di questo mondo, ma prima di dire stupidaggini e fare figura da ripetente elementare, bisogna conoscere la normativa giuridica che tutela le imprese e i contratti stipulati.

    Posso anche capire che la Sicilia debba rimanere comunque un’isola, ma resta il fatto che quando si assumono impegni con le aziende bisogna fare attenzione a essere certi di quel che si vuole fare.

    I governi precedenti hanno iniziato un percorso di riqualificazione del territorio Siciliano, investendo tempo e denaro pubblico, pertanto trovo inqualificabile una inversione di tendenza dei governi a seguire, portando così il deficit pubblico alle stelle.

    In nessuna altra nazione del nord europa si è mai interrotto un progetto con tanto di contratto, per poi pagare penali e mai finalizzare opere di carattere pubblico, solo in Italia avvengono paradossi del genere.

    I miei complimenti a tanta insicurezza e incompetenza.

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  4. Concordo e cominci a farsi restituire tutti i soldi che Ciucci & Co si sono portati a casa fino ad oggi…per cosa poi?

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  5. Monti non può sciogliere nulla! Esiste una Legge che prevede la costruzione del Ponte sullo Stretto e solo con un’altra Legge la si può abrogare. Comunque è stato inferto un colpo mortale al Sud e alla Sicilia. Ci pensino coloro che oggi sbraitano contro il Ponte quando si accorgeranno che l’AV/AC arriverà fino a Bari escludendo il Sud. Ci pensino i messinesi che sbraitano contro il Ponte che hanno perso una opportunità per debellare definitivamente la schiavitù dell’attraversamento che subiscono da decenni Messina e Villa San Giovanni. Illusi che con il nuovo porto di Tremestieri (questo si che ha devastato l’ambiente) tutto il traffico si sposterà li, i Franza non lasceranno mai più la Rada di San Francesco per due motivi: il primo perchè servirà uno scalo di emergenza quando il porto si insabbierà o soffierà lo Scirocco, il secondo perchè traghettare le auto da Tremestieri a Villa San Giovanni farà aumentare il prezzo del biglietto in quanto aumenterà la distanza e il tempo di traghettamento!
    Ci pensino i messinesi che continueranno ad avere la “cortina di ferro” che li divide dal mare e che sarebbe sparita con la costruzione del Ponte!

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  6. L’incubo sono e saranno i morti ammazzati che continuano e continueranno a morire sotto i tir!

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  7. LA PENALE E’ DA SEMPRE STATA UNA FONTE CERTA DI FINANZIAMENTO DI IMPREGILO (VEDERE VARI ARTICOLI DI STAMPA SUI COLLEGAMENTI FRA Massimo Ponzellini – di Impregilo – E CHI DI DOVERE)quando la stessa società versava in cattivissime acque anno 2009 cosicchè nel 2011 si iniziarono i lavori sottreando ad una impresa delle Ferrovie dello Stato la variante di Cannitello (opera che si decise essere propedeutica per la realizzazione del ponte). Con questo atto si pone la prima pietra del ponte (fatevi una gita al cantere in calabria per vedere cosa hanno fatto) e matura il diritto alla penale. In quale stato straniero avrebbero iniziato i lavori con una tale truffa (neanche a Panama). A noi Messinesi serve una ferrovia veloce per catania fontanarossa (vedi Malpensa Express) ed ai siciliani un rafforzamento dei porti turistici e merci e di quegli aerporti che già costruiti deve essere meglio colllegati al territorio con le infrastrutture adeguate. Ma chi mai si occuperà di cose possibili e utili a tutti?

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  8. Che tristezza, mentre le opere al nord si finanziano, Mose, TAV, trafori, Valico dei Giovi (con il miliardo e 400 milioni già accantonati per il ponte) e quant’altro, qui una minoranza di affamati o di affaristi, è ben contenta di morire o di farci morire di fame. L’Italia si ferma a Napoli e Bari. Siamo considerati mafiosi e resteremo terra di mafia e di colonia.
    Anche i 300 milioni che andranno a Impregilo (Salini e Gavio) resteranno al nord. Guarda caso il presidente di Salini è l’avv. Guido Rossi, capitalista di sinistra, vicino agli ambienti di Repubblica e degli affaristi del nord (dice niente Alitalia, Parmalat, Federcalcio etc.). Ma se leggo l’impostazione dell’articolo ed il commento xxxxxxxxxx di Sturniolo e quello di Realacci, che è una contraddizione in termini, capisco che è meglio così. Il ponte non ce lo meritiamo, le grandi opere le facciano altrove.I miei figli emigreranno ma non in Italia, all’estero. Non voglio che restino un solo minuto in più in un paese con una classe politica così in malafede come la nostra.

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  9. Glielo chieda ai vari deputati e senatori messinesi quali, Crimi, Garofalo, D’Alìa, Genovese, Martino, Nania, ecc.. ecc..
    Tutti, tutti, tutti, da destra a sinistra passando per il centro.

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  10. I soldi li si facciano pagare a berlusconi e soci, che si sono intestarditi nella costruzione dell’ignobile baraccone al solo fine di avvantaggiare gli amici degli amici siciliani e calabresi.
    Circa la Stretto di Messina è vergognoso che vadano in pensione persone che da 40 anni hanno guadagnato sul sulla.
    E’ disgustoso che si mandino a casa persone che hanno lavorato e prodotto per una vita e che si stipendino e si paghino le pensioni a gente che non ha fatto nulla se non spargere fumo.

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  11. Alla realizzazione di quest’opera non ci ha mai creduto nessuno. E tra questi, i primi sono quelli che per motivi strumentali o di propaganda hanno sostenuto il contrario e si sono sempre espressi a favore della costruzione del ponte, per la quale sono contrario, ma questo ha pochissima importanza. Oggi, infatti, si consuma un’altra cocente sconfitta del popolo siciliano tutto, in particolare dei messinesi evidentemente. Nè il ponte, nè altro. La Sicilia abbandonata a se stessa, con i “nostri” rappresentanti politici che fanno la spola con Roma (anzi alcuni con Messina, visto che stanno più spesso nella capitale, uno per tutti il “signor” Crimi) utilizzando l’aeroporto di Catania. Ed il popolo che si vede addebitato questo ulteriore fardello, con ferrovie e strade da anteguerra. Io non so se ce lo meritiamo, come ha scritto qualcuno, di sicuro però diamo fiato ai polmoni e non muoviamo un solo dito.

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  12. “I governi precedenti hanno iniziato un percorso di riqualificazione del territorio Siciliano, investendo tempo e denaro pubblico”. Certo, i governi precedenti hanno completato il raddoppio delle tratte ferroviarie, ci hanno portato l’Alta Velocità, hanno aperto l’aeroporto di Comiso… Mi sa che questa riqualificazione l’ha vista solo lei

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  13. tristissimi i commenti di Realacci e Sturniolo. Quando si pensa di fare un’opera, bisogna fare la progettazione, quindi i 500 milioni spesi in modellini, sono stati ben spesi. Magari sono troppi, ma questo è un altro tipo di valutazione da fare. Il buon senso suggerirebbe che si decida se fare o meno un’ opera dopo una progettazione e una valutazione di impatto ambientale. Invece i verdi e i no ponte pretendono che ci si fidi esclusivamente della loro scienza infusa. Secondo questo metro, dovremmo smettere di realizzare qualsiasi tipo di opera e tornare a vivere nelle grotte o nelle palafitte

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  14. se avessero voglia ed il rossore di costruire la via del mare,la citta’ sarebbe liberata dai tir e della schiavitu’ delle caronte.Con i soldi che si sono ammuccati sinora,sicuramente metà strada poteva essere costruita.Ma volevano il Ponte,perchè li la fetta per loro era più grande…

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  15. Il Governo Monti ha finalmente stanziato i primi 300 milioni di euro… a favore della EUROLINK . Gli altri arriveranno dopo. Esultiamo con Sturniolo ,Realacci e tutti gli entusiastici No Ponte.. Pericolo scampato per Messina. Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Un sospiro di sollievo ,ma anche probabilmente l’ultimo ……..Al lavoro No ponte . Si realizzi un progetto alternativo di crescita e sviluppo
    che ci salvi dalla catastrofe incombente. Resto in attesa…

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  16. non deve sciogliere il” ponte”,deve smettere di elargire soldi a quattro nullafecenti,compreso ciuccio e mi riferisco alla società.Ma cosa stanno a fare sti signori:CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
    (in carica per il triennio 2011/2013
    :Presidente Onorario CALARCO Antonino
    Presidente ZAMBERLETTI Giuseppe
    Vice Presidente GRANATI Stefano
    Amministratore Delegato CIUCCI Pietro
    Consigliere AVERARDI Massimo
    Consigliere BALLISTRERI Gandolfo Maurizio
    Consigliere INFANTINO Rosario Maria
    Consigliere PAPPALARDO Antonio
    Consigliere PELLICANO’ Ercole Pietro
    Consigliere QUILICI Folco
    Consigliere ROSITANI Guglielmo
    Consigliere TRIGLIA Matteo Maria
    COLLEGIO SINDACALE
    (in carica per il triennio 2011/2013)
    Presidente MARIANI Lucio
    Sindaco Effettivo LANZA Antonino
    Sindaco Effettivo RUSSO Giuseppe

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  17. Caro Fernando, non si può che condividere il tuo stato d’animo : TRISTEZZA …e compassione nel vedere lucidamentei tuoi cari compagni di viaggio avviarsi ignari ed inconsapevoli verso il baratro ….

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  18. ma suvvia pensavate seriamente che ci fosse qualcuno interessato alla realizzazione di una opera del genere qui nel deserto ? a cosa sarebbe servita ? determinate opere si fanno in città dove esiste mercato dove si produce, dove c’è un ritorno, immaginate un opera del genere che collega un comune come reggio calabria sciolto x mafia, e un comune fallimentare come messina, chi sarebbe stato quel pazzo che avrebbe investito miliardi per fare il ponte, e forse a conti fatti meglio perdere 500 ml di penale che perdere miliardi e miliardi a opera iniziata e mai finita ci pensate in quanti ci si butterebbero x prendere la loro parte di torta. Fulgido esempio lo svincolo, il porto di tremestieri, ecc. ecc. ecc. nulla siamo e nulla resteremo, ci mancano le p…le

    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=170210

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  19. Burrascanu meglio di peppe nappa…. rappresenta ed esemplifica un carattere del Messinese ” buddace “Critica ,si lamenta, accusa ,distrugge ma non sa costruire, generalmente lavora? A carico dello stato ma non produce ..livoroso ed infine….un destino segnato dal nome che promette solo burrasca …Propongo di eleggerlo a nuovo simbolo della città ..

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  20. Non c’è stata nessuna riqualificazione del territorio, ci hanno solo prei in giro (quelli che ci credevano o che avevano interessi) per 30 anni almeno, hanno “studiato” e dato ricche consulenze agli amici, hanno subito scartato i consulenti che, fra le righe delle prime relazioni, ponevano il germe del dubbio, hanno mantenuto in vita un consiglio di amministrazione che probabilmente si riuniva solo per maturare il gettone di presenza.

    Se avessero voluto fare veramente la riqualificazione del territorio non avrebbero finanziato l’esenzione ICI con i soldi destinati al Sud.
    Una penale così alta è stata voluta (tra gli ultimi atti) da un governo per costringere il successivo a non modificare quanto già stabilito, ed anche, secondo me, per assicurare all’eurolink (gruppo del nord) un guadagno certo in qualunque caso.
    Forse piangeranno di più la mafia e la ‘ndrangheta (ed i politici locali) che non potranno più lucrare sui subappalti.

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  21. Nessuno dice stupidaggini, nè fa figura da ripetente elementare (almeno chi ripete non ha raccomandazioni ed è costretto a studiare di più), solo esprime un’opinione, come tutti.

    Personalmente gradirei che nessuno si atteggiasse a “maestrino” ed anche in maniera elegante denigrasse chi scrive.

    Ripeto: Il governo che ha acconsentito a questo tipo di contratto (fatto a fine legislatura) ha volutamente scelto una clausola che eventualmente potesse mettere in serie difficoltà legali i prossimi governi, dimenticando, o facendo finta di, che ci sono mille altri modi di contrattare, specie da parte di affida lavori di tal spesa e natura e, com’è ovvio, può veramente dettare le condizioni.

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  22. egr. sig.Sturniolo, e’ inutile che lei si arrampica sugli specchi, se c’e’ un contratto che prevede una penale bisogna rispettarlo e le sue restano solo parole al vento . SI AL PONTE

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  23. bravi,siete riusciti a fermare lo sviluppo.siamo destinati a morire lentamente a favore dei soliti quattro.viva franza.genovese.rodriguez,e il sindaco di turno.a quando un altro morto?

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  24. Il mondo si è capovolto: le merci passano dal Canale di Suez provenienti dalla Cina, India, Indonesia, Corea, etc. 40.000.000 di containers ed ogni anno sempre di più, di cui 250.000 finiscono a Gioia Tauro, ancora meno a Barcellona e Genova. Tutto il resto va a Rotterdam, Amburgo, Brema Anversa e ogni armatore paga quasi 200.000 euro al giorno per dieci giorni per arrivare fin lassù. E’ per questo che stanno costruendo il corridoio 5, guardi su internet che cos’è il FERMED e quali interessi miliardari ci sono dietro.
    In Germania 2.500.000 persone lavorano intorno alle aree portuali nell’assemblaggio di prodotti incrementando un pil pazzesco che da allo stato centinaia di miliardi in tasse.
    Inoltre, per ridere,3000 anni fa nel deserto hanno costruito le piramidi.
    Cosa sarebbe stato l’Egitto senza le piramidi?
    La verità che siamo pecore in mano agli avvoltoi …..

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  25. Giusto, e dovrebbe pagare la penale chi,con arroganza, pressapochismo, facile populismo ha fatto deviare quell’unico binario sostenendo che fosse la prima pietra quando tutto era in alto mare, non esisteva uno straccio di progetto definitivo nè logicamente pareri del Cipe o certezza di copertura economica. Solo facile demagogia. Ma se neanche un plotico ha detto alcunchè da quando il ponte è stato definanziato, credete davvero che qualcuno ci tenesse? Era solo una fideiussione per Impregilo….e uno specchietto per le allodole!

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  26. E che problema c’è??
    basta “pignorare” l’ente stretto, mandare a casa tutti quei “tecnici” e strizzare per bene il caro sig. ciucci..
    e volete che questi milioni non escono al largo?

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  27. Di fronte ai commenti di Sturniolo e Realacci si capisce perché l’Italia è in queste condizioni. E peggio starà in futuro. Ciò che è implicito nelle parole dei due è che ha fatto bene la UE a declassare come non prioritaria la Salerno-Palermo, promuovendo al suo posto la Napoli-Bari (tra gli applausi del PD, ricordatevelo Messinesi e Calabresi quando andrete a votare). Inoltre – sostegono sempre gli stessi pseudo-ambientalisti – le navi che attraversano lo Stretto devono continuare in eterno a inquinare, anzi deve aumentare il loro numero e i danni che fanno. Lo sanno i due che convogliare il trasporto merci attraverso l’Italia, collegando la Sicilia al cuore d’Europa con l’A/C ferroviaria dimezzerebbe le emissioni di CO2 delle navi IN TUTTO IL MEDITERRANEO? Oltre a dare lavoro a centinaia di migliaia di persone. come avviene nei Paesi del Northern Belt. Non posso credere che non lo sappiano, quindi, per loro è meglio inquinamento e disoccupazione pur di non fare il Ponte. Mah! Che dietro il loro No ci sia qualche altra ragione?

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  28. Alfredo Enrico Catarsini 11 Ottobre 2012 14:36

    Ho letto con attenzione quanto è stato scritto da coloro i quali sono intervenuti nel dibattito sul ponte . Non molto tempo fa sono intervenuto sulla questione, ma torno volentieri per dare il mio apporto.
    Fortunatamente la barzelletta ponte sullo stretto si avvia al suo termine, non ha fatto ridere nessuno, tranne chi si è ingrassato per anni percependo cifre vergognose per rappresentare ……il nulla. Non voglio nemmeno pensare quanti soldi siano stati spesi INUTILMENTE…..I N U T I L M E N T E per creare quella pompamagna ripiena di vanità e di vuoto nella quale personaggi privi di qualsivoglia lungimiranza hanno sguazzato e risguazzato. Quanti posti di lavoro potevamo salvare sig.Ciucci con i soldi da Lei percepiti. A quanti disabili potevamo ridare più dignità con i soldi spesi, ma sarebbe più giusto dire buttati, nell’ ente ponte, quanti precari potevamo stabilizzare, a quanti giovani potevamo creare un vero futuro con tutto quello che si sono letteralmente mangiati. Il futuro è comunicazione, ma non tra sponde , ai tempi dell’ antica Roma un ponte era veramente una fonte di comunicazione, ma oggi il ponte mi deve portare in Cina, in India, in Vietnam, in Corea, in Giappone, negli Stati Uniti, nei paesi europei emergenti ( andate a controllare i PIL dei paesi da me citati) ora facciamo uno sforzo di onestà intellettuale e riconosciamoci che questo ponte collega due delle zone più depresse d’ Europa e che una sua eventuale ricaduta in termini di utilità arriva a malapena a Roma, a 700 km di distanza da noi a 950 km da Palermo a 1100 km da Trapani. Noi dobbiamo essere messi nella possibilità di comunicare, le nostre aziende devono essere messe nella possibilità di comunicare, i nostri prodotti devono poter viaggiare lontano e rapidamente, perché il mondo moderno esige che spazio e tempo camminino in modo inversamente proporzionale, ovvero meno tempo più spazio. Ora in un’ ottica veramente lungimirante e non meramente clientelistica, dove credete che porti questo ponte? Io in questa regione per andare a Siracusa con il treno, partendo da Messina devo iniziare un’ odissea e voi mi parlate di ponte? Il ponte equivale ormai a un condominio di 1000 famiglie con il riscaldamento centralizzato ……. è vecchio, è un’ idea vecchia, come la classe politica che ha ingrassato per decenni, è vecchio come le idee di chi ha troppe primavere sulle spalle, voi parlate di ponte ….…… ponte si ponte no e nei paesi europei economicamente avanzati guardano a un’ utilizzo intelligente dell’ energia che preveda un consumo massimo per famiglia di 2 dico DUE Kw invece degli attuali 4.5 se non 6. Questo è progresso, questo vuol dire saper guardare lontano, questo significa creare qualcosa di utile per la comunità.
    Provate a immaginare ora un aeroporto al centro della Sicilia, dove afferiscono da ogni provincia delle linee ferrate per il trasporto dei prodotti ortofrutticoli, zootecnici, artigianali, e ora immaginate dei cargo che partono carichi dell’ inventiva della nostra terra, della professionalità della nostra terra, dei sacrifici della nostra terra, carichi di VERE NUOVE SPERANZE…………….. questo è quello che voglio per la mia Sicilia, un futuro vero, concreto, un futuro capace di abbattere barriere, capace di dare risposte immediate a tutti quei siciliani che ogni mattina che aprono gli occhi amano e maledicono la loro terra

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