I consiglieri Caprì, Barbalace e Cardile chiedono interventi di messa in sicurezza nel sottopasso di via I°Molino

I consiglieri Caprì, Barbalace e Cardile chiedono interventi di messa in sicurezza nel sottopasso di via I°Molino

Redazione

I consiglieri Caprì, Barbalace e Cardile chiedono interventi di messa in sicurezza nel sottopasso di via I°Molino

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martedì 09 Agosto 2011 - 08:41

In occasione dell’alluvione dello scorso primo marzo, solo il tempestivo intervento dei Carabinieri ha consentito di evitare il peggio. Servono interventi preventivi e immediati

Sono trascorsi più di quattro mesi dall’alluvione dello scorso primo marzo, eppure in alcune zone o strade della città, se non fosse per il succedersi dei giorni sul calendario, il tempo sembra essersi fermato. E’ il caso, ad esempio, del sottopasso di via I Molino, a Bordonaro, dove un’autovettura, a causa dell’acqua, è rimasta in panne e solo il tempestivo intervento dei Carabinieri ha consentito il salvataggio delle persone presenti all’interno dell’abitacolo. Una tragedia sfiorata che ha però ben messo in evidenza la necessità di attuare degli interventi nel tratto in questione per cercare di migliorarne la viabilità, soprattutto a seguito dell’aertura della scuola elementare e materna di pertinenza dell’istituto Ettore Castronovo che ha decisamente fatto lievitare il traffico di zona.

Sulla questione tornano i consiglieri comunali del Pd Barbalce e Caprì, e del terzo quartiere Cardile, che evidenziano poi come per gli abitanti di Bordonaro, questa strada costituisca l’unica razionalmente percorribile per raggiungere il plesso scolastico. Dalla parte opposta, invece, gli abitanti del rione Gescal e di San Giovannello sono costretti a transitare sul torrente attraverso una passerella per poter raggiungere l’istituto: in tal punto la fine della strada comunale è puntualmente segnalato da un cartello stradale di pericolo. E che dire del fatto che, pur essendo stata realizzata una passerella sollevata e adiacente alla sede stradale fino all’entrata della scuola, ciò non impedisce che mamme e bambini vengano puntualmente “schizzati” dalle autovetture in transito proprio a causa del “pantano” che si viene a creare nel sottopasso?
Attualmente un altro problema incombe minaccioso sui passanti e sui bambini nel caso in cui non si provveda per tempo alla risoluzione, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico: i canali di raccolta delle acque reflue delle rampe d’accesso e d’uscita allo svincolo di Gazzi sono totalmente ostruiti da una “selva di rovi e sterpaglie”.

«Cosa aspetta il Cas (Consorzio autostrade siciliane ndr)- chiedono i tre consiglieri – a effettuare la pulizia dei suddetti canali, dal momento che l’ostruzione degli stessi causerebbe, inevitabilmente, il riversarsi delle acque nel sottopasso suddetto?Perché non installare alle estremità del sottopasso un impianto semaforico da attivare nelle ore di entrata e uscita da scuola, così da impedire il crearsi di ingorghi e liti tra gli automobilisti? Quando si pensa di posizionare delle barriere a protezione della passerella che sovrasta il torrente (lato Gescal), prima che qualche passante/bambino ci finisca dentro?». Domande incalzanti a cui si chieda venga data al più presto una risposta, almeno prima delle nuove piogge invernali.

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