Uniti per Gabriele: “La qualità della nostra vita dipende dalla qualità dei nostri pensieri”

Uniti per Gabriele: “La qualità della nostra vita dipende dalla qualità dei nostri pensieri”

Giusy Briguglio

Uniti per Gabriele: “La qualità della nostra vita dipende dalla qualità dei nostri pensieri”

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venerdì 10 Luglio 2015 - 22:16

Gabriele Mola è un piccolo grande bambino di dieci anni di Furci Siculo, costretto a vivere in una carrozzella a causa di una paralisi cerebrale infantile di tipo diplegico spastico. Nei mesi scorsi è stata avviata una raccolta fondi per permettere alla famiglia di partire per la Spagna e dare una speranza di vita migliore a Gabriele, ma è nata la polemica

“Uniti per Gabriele” sarebbe potuto rimanere un sogno irraggiungibile, un tentativo vano, un’iniziativa sprecata, una lotta persa in partenza. E invece è diventato un sogno grande, un’impresa possibile, il principio di un’emozione che può ancora crescere. Gabriele Mola ormai nella riviera jonica lo conoscono tutti, è un piccolo grande bambino di dieci anni di Furci Siculo, costretto a vivere in una carrozzella a causa di una paralisi cerebrale infantile di tipo diplegico spastico. Nei mesi scorsi è stata avviata una raccolta fondi per permettere alla famiglia di partire per la Spagna e dare una speranza di vita migliore a Gabriele. E’ stato fissato un tetto massimo di 10 mila euro e giunti alla cifra prestabilita la raccolta è stata sospesa. A rendere fattibile tutto questo la generosità della comunità che si è data da fare, ognuno secondo le proprie possibilità, per contribuire alla causa. Tutto è dettagliato nella pagina facebook “Uniti per Gabriele” dove si è resa la raccolta trasparente, rendicontando ogni entrata. I contributi sono stati raccolti in vari eventi, manifestazioni, partite di pallavolo e anche attraverso dei salvadanai – nello specifico quarantasei – che sono stati distribuiti in varie attività commerciali della provincia jonica. Della distribuzione e della raccolta se ne è occupata direttamente la mamma di Gabriele, Giovanna.

Succede però che mamma Giovanna, che oltre a Gabriele ha un figlio più piccolo ed è impegnata ad organizzare il viaggio in Spagna, dimentichi di ritirare alcuni salvadanai da Allume e Forza d’Agrò e in un attimo la generosità lascia il posto al dubbio e il dubbio al cattivo pensiero. Qualcuno ha girato la medaglia e sotto la faccia buona c’è quella spiacevole, amara, quella che fa gridare alla speculazione.

E’ vero. La raccolta si è conclusa il 19 maggio perché la cifra prefissata era stata raggiunta ma, come hanno già spiegato i promotori dell’iniziativa, le ulteriori quote verranno accantonate e utilizzate a novembre quando Gabriele dovrà ritornare in Spagna. E così verrà fatto anche con le somme che ci saranno nei salvadanai di Allume e Forza d’Agrò, come ci ha spiegato l’avv. Daniela Mercurio che ha inoltre già contattato mamma Giovanna. Perché, purtroppo, come è ben noto, non basterà un intervento per migliorare la qualità di vita di Gabriele. E purtroppo non basterà neanche dire questo per mettere a tacere i malpensanti, ma una cosa è certa: più di tutto, “la qualità della nostra vita dipende dalla qualità dei nostri pensieri”.

Giusy Briguglio

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