Sosta disabili. Il Gruppo Pdl chiede di ridiscutere la determina di concessione

Sosta disabili. Il Gruppo Pdl chiede di ridiscutere la determina di concessione

Emma De Maria

Sosta disabili. Il Gruppo Pdl chiede di ridiscutere la determina di concessione

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mercoledì 02 Ottobre 2013 - 10:42

Il documento, indirizzato all’amministrazione, denuncia l’abuso che negli anni si è compiuto in merito alla concessione del diritto di sosta per i disabili e chiede venga indetta al più presto una riunione urgente con il Dirigente del Dipartimento Mobilità Urbana e con l’Assessore competente per delega, allo scopo di prendere in esame la determina in questione con particolare riferimento alla concessione per patologie giudicate inguaribili.

Si rivolgono compattamente al sindaco Renato Accorinti i consiglieri comunali del gruppo Pdl a Palazzo Zanca​, per ottenere chiarimenti in merito alla concessione delle aree di sosta destinate a soggetti affetti da patologie croniche invalidanti.

Attraverso un documento unitario, il gruppo consiliare riporta all’attenzione del Primo cittadino l’istanza presentata dalla madre di un disabile di 42 anni affetto sin dalla nascita da tetraparesi spastica: una patologia neurologica che ha determinato una condizione di invalidità permanente accertata del 100%.

Si tratta di una grave patologia che, vista l’impossibilità dei soggetti colpiti di potersi muovere autonomamente, necessita della possibilità di potersi avvalere della concessione di un posto macchina per disabili.

Un’estenuante filiera burocratica, già affrontata dalla famiglia nel corso degli anni, che con cadenza periodica si ripropone puntualmente: “Una lunga e snervante trafila – si legge nel documento che i consiglieri Pdl hanno inviato al sindaco Accorinti – che ha comportato un’ulteriore visita medica finalizzata ad accertare ancora una volta una patologia per la quale non esiste guarigione.

Nell’ennesima riproposizione di questo nuovo iter – spiegano poi gli esponenti Pdl – la famiglia, già provata da una situazione difficile da gestire, si è trovata a confrontarsi con impiegati mal disposti ed impreparati rispetto alla gestione di un servizio che, per sua stessa natura, necessita di adeguata preparazione, specifiche competenze, cortesia e disponibilità nei confronti di soggetti portatori di patologie così delicate: un requisito – apostrofano – che dovrebbe scontato per un dipendente pubblico”.

Il documento indirizzato all’amministrazione denuncia anche l’abuso che negli anni si è compiuto in merito alla concessione del diritto di sosta PH: “Premesso che negli anni passati sono stati concessi stalli con estrema facilità, ragione per la quale coloro che ne hanno usufruito spesso non ne avevano il pieno diritto – si legge testualmente nel documento – il Dirigente preposto al dipartimento mobilità, l’ing. Pizzino, ha ritenuto opportuno emanare la determina dirigenziale del 4 e 5 febbraio 2012, con la quale si stabiliscono i criteri secondo i quali concedere i pass di sosta”.

Una trafila burocratica che i consiglieri Pdl descrivono così: “La documentazione prodotta e presentata dalla nostra concittadina è inoltre comprensiva sia della fotocopia relativa alla certificazione medica rilasciata dall’Ufficio medico-legale dell’A.S.P., con la quale si attesta l’“effettiva capacità di deambulazione”, sia della certificazione medica dell’ANFFAS Onlus, sigla che ha rilevato – sottolineano gli esponenti comunali – come sia compito dell’Amministrazione pubblica facilitare i percorsi burocratici di quei soggetti che, a causa della malattia, vivono una condizione di salute difficile che non deve essere ulteriormente aggravata”.

Tornando poi ai contenuti della normativa in vigore gli esponenti del gruppo consiliare a Palazzo Zanca evidenziano: “La segnaletica dello stallo per PH viene apposta, così recita la normativa, “a cura e spese del richiedente” senza specificare quali siano le modalità di pagamento e la relativa cifra da corrispondere e “con obbligo di comunicare tempestivamente l’avvenuta apposizione pena la revoca della concessione”.

Nonostante la validità di 5 anni del provvedimento, il richiedente dovrà comunicare ogni 12 mesi il persistere dei requisiti previsti per legge: come se da tetraparesi spastica – apostatano i consiglieri Pdl – si potesse guarire.

Alla famiglia inoltre, la ditta esecutrice, alla quale spetta la realizzazione della segnaletica stradale orizzontale e la posa in opera di segnaletica verticale, ha presentato con modalità di pagamento “a vista fattura” la cifra fatturata di 123,97 euro + I.V.A. circa 26,03 euro per un importo complessivo di 150,00 euro”.

Premesse che hanno spinto il gruppo Pdl a Palazzo Zanca a rivolgersi al sindaco Accorinti per conoscere, “considerata la grande sensibilità da lui dimostrata negli anni nelle battaglie per i diritti civili e la volontà manifestata in diverse circostanze di voler intervenire sulla decisione presa ed avallata in precedenza dal Commissario Straordinario del Comune Luigi Croce”, quali siano le determinazioni che l’amministrazione intende intraprendere al fine di consentire ai diversamente abili di poter fruire dei servizi cittadini.

Gli esponenti Pdl chiedono inoltre venga indetta al più presto una riunione urgente con il Dirigente del Dipartimento Mobilità Urbana e con l’Assessore competente per delega, allo scopo di prendere in esame la determina in questione con particolare riferimento alla concessione di P.H. relative a patologie giudicate inguaribili, al fine di rivederne i criteri e l’estenuante prassi burocratica di concessione.

(Emma De Maria)

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