La giunta Lombardo ha sciolto l'Ente Fiera

La giunta Lombardo ha sciolto l’Ente Fiera

Rosaria Brancato

La giunta Lombardo ha sciolto l’Ente Fiera

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giovedì 15 Novembre 2012 - 14:49

La giunta Lombardo, con una delibera del 21 giugno, ma pubblicata pochi giorni fa ha disposto lo scioglimento dell'Ente Fiera di Messina. La situazione debitoria e finanziaria era ormai in condizioni di criticità irreversibili e l'istanza di fallimento presentata dalla Fiera di Milano è stata l'ultima goccia

La decisione è stata presa ad inizio estate, con una delibera 210 del 21 giugno firmata da Raffaele Lombardo, ma la pubblicazione sul sito ufficiale della Regione, è avvenuta pochi giorni fa. Tre pagine per scrivere la parola fine sull’Ente Fiera di Messina. La giunta Lombardo infatti, alla luce della relazione presentata a fine maggio dall’assessorato guidato da Venturi ha dovuto prendere atto di una situazione di crisi cronica ed irreversibile. I debiti e le criticità finanziarie erano ormai talmente tanti da non lasciare altra soluzione allo scioglimento dell’Ente. Non si capisce perché, a questo punto, abbiano deciso ugualmente di lasciare in “vita artificiale” la Fiera consentendo una delle più tristi Campionarie mai viste in 50 anni di storia, dal momento che la fine era già stata scritta il 21 giugno. Nella delibera della giunta Lombardo viene tracciato un quadro della situazione debitoria ormai senza rimedio, perché al lunghissimo elenco di creditori e fornitori, alle pendenze dei dipendenti si è aggiunta anche l’istanza di fallimento presentata dalla Fiera di Milano che vanta un credito per l’affitto di un padiglione utilizzato dai produttori messinesi. Ma l’elenco riportato dal provvedimento è lungo, perché ad esempio, oltre ai decreti ingiuntivi che hanno portato ai primi pignoramenti deve aggiungersi un milione e seicento mila euro per decreti di precetto, due milioni e trecento mila euro di debiti nei confronti di fornitori e creditori, nonché una serie di contenziosi “avviati dai 13 dipendenti- si legge nella delibera-, alcuni dei quali assunti senza concorso con qualifiche inferiori che richiedono adesso o il riconoscimento di mansioni superiori oppure il passaggio da assunzione a tempo determinato in assunzione a tempo indeterminato, con preoccupante esposizione dell’Ente in caso di soccombenza”.

Insomma, come evidenziato dalla delibera e dalla relazione dell’ex assessore alle Attività Produttive Marco Venturi, una situazione di grave crisi gestionale e finanziaria senza via d’uscita se non lo scioglimento. La giunta Lombardo esprime comunque apprezzamento per tutti gli sforzi compiuti dal commissario Fabio D’Amore, anche alla luce di una situazione già gravissima all’atto dell’insediamento, ma le criticità sono apparse irreversibili, se non peggiorate per via dei nuovi contenziosi, al punto da non lasciare scampo. Fabio D’Amore si è dimesso dalla carica di commissario nei giorni scorsi, ma la delibera, anzi, la sentenza finale per l’Ente era già stata scritta ad inizio estate, il 21 giugno. La Campionaria 2012, è stata l’ultima di una lunga storia. Signori, si chiude. I cancelli della Fiera di Messina, dopo 50 anni, chiudono definitivamente. Ma è stata una lunghissima, dolorosa agonia. Ci sarà tempo per le polemiche, i rimpalli di responsabilità, le riflessioni, le colpe, le omissioni. Tanti anni di dibattiti non sono serviti ad individuare un futuro certo per la Fiera. Probabilmente, proprio adesso che è stato sciolto l'ente che la gestiva, sarà possibile avviare un discorso serio per un’area che è, davvero, il passato e il futuro della nostra città, un tesoro ed una risorsa.

Rosaria Brancato

53 commenti

  1. ma Fabio D’Amore ,che si vuole candidare a sindaco di Messina,e’ per caso intenzionato a fare sciogliere anche il comune.E’ Veramente penoso che questo signore,abbia accettato di continuare fino ad ottobre la direzione dell’ente fiera sapendo che era fallita. Ma che serietà ha un politico di questo genere???

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  2. ART.21 COSTITUZIONE. Ennesima brutta notizia per Messina, un colpo durissimo per i giovani messinesi, messo a segno dalla vecchia classe politica;svanita una prospettiva di sviluppo economico, quella delle FIERE SPECIALISTICHE, un settore di grande visibilità nazionale e internazionale. La rabbia diventa incontenibile quando penso alla nostra FIERA come l’unica internazionale nel cuore del mediterraneo, con il continente africano a portata di mano. Messina di Sicilia, una piattaforma dell’Africa per la Cina, India, Giappone, Australia, Russia, Europa, una grande occasione economica sprecata da mediocri presuntuosi, il peggio dei siciliani . Cala il sipario politico anche su Fabio D’AMORE politico, con l’ambizione di governare Messina, nella vicenda FIERA, l’apprezzato dottore ha mostrato grandi limiti politici, non basta essere un buon medico per un ruolo politico rilevante. PECCATO, caro Fabio.

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  3. Ma dove erano i nove consiglieri regionali della provincia di Messina, sempre a prendere il caffè oppure a trattare la speculazione che dovrà essere fatta in quell’area meravigliosa.
    Perchè non fare un bellissimo mercatino stile Sant’Orsola?
    La verità è che i quaquaraqua inviati a Sala d’Ercole contavano meno di niente quando si trattava di danneggiare la nostra città.
    Oppure molto più semplicemente con quale vantaggio personale hanno barattato la fine della Fiera di Messina?
    PS. si potrebbe tentare di trasferire il mercato della roba usata di Giostra, pensate quante assunzioni si potrebbero fare e non alla legna per le bancarelle perchè gli espositori usano il pavimento per le le loro mercanzie, nè all’introito derivante dalla tassa per l’occupazione del suolo pubblico, perchè questa non viene pagata per la Sede principale (Giostra)e quindi non lo sarà per la succursale di Viale della Libertà.

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  4. bene , altro clientelismo e sperpero di danaro pubblico finito. Adeso d’amore vada a fare il suo mestiere

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  5. Il Dottor D’Amore infila tubi , e ogni tanto gli piace cambiare buco…

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  6. Addio Messina

    addio Fiera

    così come ti ho conosciuto e vissuto con
    l’Irrera a Mare,
    la rassegna cinematografica,
    i rally con il quartiere della direzione corsa,
    il Papa Giovanni Paolo II che plocamò Santa la beata Eustochia,
    la stessa Fiera Campionaria internazionale (con edizioni memorabili ed altre da dimenticare)

    e mai possibile che tutto a Messina debba finire così miseramente ? E’ avvilente………………

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  7. IO vi direi di fare così:
    Congelare il debito totale, quantificarlo, garantendo l’assorbimento dello stesso con un PROGETTO DI RILANCIO 10ennale.
    La Fondazione “Porta D’Oriente” s.p.a. gestirebbe IL RILANCIO PRODUTTIVO delle aree urbane e marine dell’attuale area urbana riqualificando le stesse adibendole in parte ad un AREA ARTI e FILOSOFIA ed un AREA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA ECOSOSTENIBILE.
    Nella 1a AREA si sviluppere un progetto culturale PERMANENTE coogestita con l’Università di Messina per dare vita ad uno spazio gestito da Filosofi,Giornalisti, Letterati, Poeti, scrittori, Spazi adibiti all’accoglienza di circoli e spazi per ogni tipo di esibizione ARTISTICA o convegno (CONTINUA ORGANIZZAZIONE DI EVENTI CULTURALI AD AMPIO RAGGIO CHE POSSONO PRODURRE UN COSPICUO FLUSSO DI DENARO PRIVATO E “PULITO”) con chiare possibilità di creare una filiera che in primo luogo genera POSTI DI LAVORO QUALIFICATI.
    Nella 2a AREA si ospiterebbero 3 0 4 eventi tematici l’anno che sono comunemente conosciute come: FIERA DI SETTORE (ben diversa dalle fiere “squallido campionarie”).
    Risevando però delle Aree in maniera permanente AL PROGGETTO DI ECOSOSTENIBILITA’, ovvero: Una fiera permanente dove le aziende e i progettisti di tutto il mondo espongono e REALIZZANO PROGETTI DI RISTRUTTURAZIONE URBANA ECOSOSTENIBILE, QUESTO RILANCIEREBBE L’EDILIZIA PULITA e metterebbe fine alla gestione dei rifiuti riciclando l’immodizia e produrre energie lettrica per il comune e i CITTADINI.
    In parole povere: ORMAI L’AVETE AFFOSSATA, DATELA AI CITTADINI, LO PRENDIAMO IN CARICO NOI QUESTO SPAZIO DA GESTIRE, IN 10 ANNI RIPIANIAMO IL DEBITO “CONGELATO” E CREIAMO ALTRI POSTI DI LAVORO ONESTI E RIQUALIFICHIAMO LA CITTA’ E I SUOI CITTADINI….ALTRO CHE PONTE …..

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  8. Il Dottore D’Amore farebbe bene a spiegare ai tanti Messinesi che hanno a cuore le sorti della città e di quelle poche cose che sono rimaste, come mai pur essendo in città espressione dell’ex governatore della regione sicilia, non è stato capace di rilanciare una piccola struttura come la fiera? Si legge dall’articolo, che il 21 giugno la giunta Lombardo mette in liquidazione l’Ente, ci poniamo tutti insieme una domanda? Ma in quel momento l’ente fiera di messina da chi era gestita? E anche la fiera brutta e sporca per quanto possa essere chiude, ma a Messina la colpa resta sempre di nessuno! Liquidiamo anche la città tanto a che serve? A dimenticavo a qualche posto di sottogoverno per tromboni politici! Verba volant, scripta manent.

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  9. Chiude i battenti un pezzo della nostra vita, si chiude per sempre lo scatolone delle fotografie che ci ritrae bambini con papà e mamma nelle meravigliose sere d’estate, quando si sperava di saltare in fretta aspirapolvere e padelle magiche, per arrivare ai buonissimi panini con il wurstel e crauti, piacevole ed esclusiva deviazione “fieristica” alla stretta tradizione culinaria del tempo fatta di pasta e fagioli e frittate, per poi correre in fretta ai giochi, meravigliosi con le loro centomila lampadine colorate, per vivere un’ora in quel “paese delle meraviglie”, un’ora capace di riscaldarti il cuore anche molti anni più avanti, quando, cresciuti, sarebbero capitate le inevitabili giornate fredde della vita.
    Questa “disgarziata” città non ha rispetto per niente,uccide tutto,uccide la giustizia sociale, uccide l’economia, uccide il lavoro, uccide l’impresa, uccide la speranza dei giovani, uccide anche i ricordi per disgregare ogni traccia di identità collettiva.
    Ricordo papà quando in fila alle biglietterie, tenendomi per mano, mi diceva con orgoglio “sai questa è una delle poche Fiere Internazionali d’Italia” e io bambimo, anche se non capivo a pieno il significato di quelle parole, ero contento di appartenere ad una comunità che sapeva fare “cose internazionali”. Abbiamo, malamente, perso tutti!

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  10. Come puo’ Messina risollevarsi dove l’economia e’ fondata su niente e da anni assistiti dallo stato e che ora e’ arrivato al resoconto!

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  11. una delle controindicazioni…….per politicanti da strapazzo..
    e mantenuti dalla politica…….
    molti di questi….non sanno fare nulla…
    mancu l’ovu…nto..bicchieri……

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  12. La Campionaria 2012, è stata l’ultima di una lunga storia. Signori, si chiude. I cancelli della Fiera di Messina, dopo 50 anni, chiudono definitivamente. Ma è stata una lunghissima, dolorosa agonia. Ci sarà tempo per le polemiche, i rimpalli di responsabilità, le riflessioni, le colpe, le omissioni. Tanti anni di dibattiti non sono serviti ad individuare un futuro certo per la Fiera. Probabilmente, proprio adesso che è stata sciolta, sarà possibile avviare un discorso serio per un’area che è, davvero, il passato e il futuro della nostra città, un tesoro ed una risorsa.

    CONDIVIDO PIENAMENTE, COME CITTADINO, QUESTE CONCLUSIONI.
    Naturalmente, la chiusura fieristica, si aggiunge … ad esempio, ad altri eventi drammatici, come la perdita del
    traghetto CARIDDI. Non posso che augurarmi, che gli inquirenti , possano associare i colpevoli alle patrie galere.

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  13. quindi, dal 21 giugno , chi doveva saperlo, ne era perfettamente al corrente. Noi comuni mortali, invece, abbiamo dovuto aspettare fino ad oggi per averne notizia ufficiale. Anche se …. la crisi di questo Ente, il suo progressivo disfacimento, era palese. Mi corre comunque l’obbligo, come cittadino messinese, di ringraziare il commissario straordinario dr. Fabio D’Amore per quanto di positivo, di giusto e di costruttivo ha cercato di fare nei confronti di questa …. sfortunata Fiera Campionaria.

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  14. Spettabile Franco Martino, la invito a rivedere quel che diceva un certo italiano, nato a Predappio, allorchè nell’agosto del 1937 inaugurò l’edizione di quell’anno che
    allora si chiamava :

    VI FIERA
    DELLE ATTIVITA’
    ECONOMICHE SICILIANE
    MESSINA 10- 24 AGOSTO 1937

    Nel suo discorso diceva :
    “LA SICILIA DEVE DIVENTARE E DIVENTERA’ UNA DELLE PIU’
    FERTILI CONTRADE DELLA TERRA …” – MUSSOLINI.

    Rilegga queste parole, ci faccia un pensiero serio e ponderato, ; sono certo che Lei mi saprà comprendere.
    A ben risentirci.

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  15. dott.D’Amore,può dire ai suoi concittadini,quanto ha incassato per il mercatino che ha allestito ad agosto scorso,pur sapendo che la fiera era stata liquidata dal suo amico Lombardo sin dA GIUGNO? come mai i deputati messinesi ed il sindaco Buzzy non sapevano della delibera di scioglimento?

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  16. Invito il Comitato Vara di interessarsi attivamente alla processione del 2013, sembra che ci sia un vero interesse del Comune di Catania al suo trasferimento, così Lombardo consente al Comune di Messina di risparmiare i soldi per la potatura degli alberi di Via Garibaldi, che potranno essere destinati all’acquisto dei quotidiani per i consiglieri comunali (è l’unico mezzo che hanno per fare capire che sanno leggere.
    P.S. corre notizia che qualcuno ha disposto di non comprare più stampa per i predetti “mancia francu a tradimentu”.
    Pensate come faranno a non potere sfilare per i corridoi del Municipio con le camicie ben inamidate ed un fascio di giornali in mano.
    Vergogna dovete sparire e non cercate di fare subentrare figli e/o parenti vari!

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  17. A che titolo il dott. D’Amore andava in fiera dal 21 giugno?
    Che atti ha firmato frattanto?
    La Magistratura continua a dormire?

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  18. e i nostri deputati regionali se ne sono guardati bene dal comunicarlo perchè c’erano le elezioni vicine… anche se ormai non mi stupisco più di niente…

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  19. Bene. Adesso buttare tutto a terra e riprendersi il water front.

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  20. E triste pensare che il prossimo agosto non ci sarà la fiera a messina, ricordate cosa era estate in citta, fiera vara e fuochi peccato che da domani sarà solo un ricordo.

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  21. …era ora….forse adesso si riesce a fare qualcosa di migliore…peggio è impossibile……chi ha nostalgia della fiera può comodamente andare nei vari mercatini rionali che si tengono giornalmente nelle varie zone della città…
    Spero si abbia il coraggio di sciogliere presto altri carrozzoni che pesano sulla collettività e si possa ripartire con serietà e competenza…i rami secchi vanno tagliati!

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  22. Messina muore, ormai è palpabile, e non c’è ritorno, non abbiamo nulla, non produciamo niente, è solo un deserto che spera di sopravvivere con le elemosine dello stato (ormai quasi esaurite anche queste). Rassegnatevi tutti al declino….

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  23. … nel senso che dalla prossima estate, diremo : “vara e giochi pirotecnici”

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  24. Giusto che d’amore spieghi alla citta perche la.fiera chiude e cosa hqnno fatto i politici messinesi per aiutarlo . poi spoeghi di chi sono. i crediti vantati che hanno affossato la.fiera negli anni passati possibilmente mettendo accanto ad ogni creditore il padrino politico di appartenenza. spieghi infine quanti sono i dipendenti assunti in fiera negli anni passati senza concorso e a quale famiglia di politici nostrani appartengino. .e il conto sara’ presto fatto. grazie comunque al dott. d’amoreperaverci provato. io votero’ per lui come ho gia fatto in passato perchello ritengo il miglior sindaco a disposizione della citta’..anche perche’ i.suoi precedenti concorrenti li abbiamo ..conoaciuti.

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  25. Ho la sensazione che siamo arrivati per Messina alle porte del cimitero manca solo la sepoltura (dichiarazione del dissesto) e poi che sarà ?
    Chi c’è che possa prendere le redini di questa città ?
    Si è riusciti a smantellare tutto ed è lunga la lista delle belle cose che c’erano a Messina e che non esistono più.

    Oltre che piangere sul latte versato non ci resta che……….

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  26. Egr. Sig. Martino, Lei, almeno, ha qualcosa da raccontare.
    Quando ero bambino non sono mai entrato in Fiera.
    Una famiglia di sei persoine di un artigiano con il mutuo da pagare non si poteva permettere la Fiera.
    Rimanevano nella passeggiata a mare, passeggiando e sentendo i profuni degli arancini e dei panini.
    Ricordo le serate del cinema, all’Irrera a mare, con le signore in lungo e gli uomini con lo smoking con la giacca bianca.
    Per me era tutto molto triste, per i ricchi no.
    Chiude la Fiera, rimangono i brutti ricordi.
    Giuseppe Vallèra.

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  27. ART.21 COSTITUZIONE. Dalle colonne di TempoStretto ho scritto che tre punti del programma valevano il voto per il MOVIMENTO 5 STELLE. Il primo è la restituzione di € 1.426.000,00 di rimborsi elettorali, il bla bla risibile di Miccichè e del suo GRANDE SUD è l’ultimo colpo di coda, di chi sconfitto sonoramente, sa che sarà presente sulla scena politica con il ruolo di TROMBATO. Il secondo è la riduzione dell’indennità a 2.500 euro mensili, più le spese di viaggio, dettagliatamente certificate e in economia. Il terzo, quello più importante, il voto ai provvedimenti di Rosario CROCETTA, che riterranno nell’interesse generale dei siciliani, lo faranno anche attraverso il web, senza inciuci con il Governatore. Questa è buona politica, quella che non sperpera i soldi dei siciliani, ma li destina, ad esempio, allo sviluppo di una FIERA INTERNAZIONALE.

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  28. abbattiamo tutto……………..e diamo un affaccio dignitoso ad una citta “sciarriata” con in mare. é stata una follia costruire i padiglioni nel punto più bello della città e adesso che questo squallido balletto dell’Ente Fiera si è definitivamente concluso, non facciamo l’errore di non radere al suolo tutto e realizzare una bellissima area verde così come era una volta. Questa città è una chiavica, cerchiamo di migliorarla li dove è possibile ancora farlo.

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  29. “Times are changing …” cantava negli anni ’60 Bob Dyland. Ne abbiamo conferma anche in questi giorni. Infatti, prepotentemente, ma altrettanto chiaramente, assistiamo ad un diffuso risveglio mentale da parte dei nostri amministratori . Le loro menti, IMPROVVISAMENTE, divengono consapevoli dell’aureo principio secondo il quale “i debiti vanno onorati”. Nei decenni precedenti, infatti avevamo assisisto all’allegra tendenza di “scaricare i debiti sulle generazioni successive”. Ora, invece, ecco il cambiamento : “i debiti ci sono e vanno saldati”.
    Vi confesso che ne sono contento. Infatti mi sono detto : evidentemente, batti e ribatti, per costoro, i corsi fatti alla SDA BOCCONI, qualcosa devono aver conseguito. Ovviamente, va fatto il passo successivo : “come faccio a frazionarmi il debito (fatto da altri) da pagare” ? Speriamo davvero che si faccia strada l’idea di una conferenza di servizio tra gli Enti interessati, magari col Prefetto come garante istituzionale.

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  30. “ce n’est qu’en debut, continuons le combat” (1968, Paris)
    “non e’ che l’inizio, la lotta continua” (1968, PARIGI).

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  31. Spettabile Franco Martino,
    ove la mia risposta precedente, non le fosse stata chiara, cerco di agevolarla, nella comprensione, citando quel che amava dire il presidente USA J.F. KENNEDY : “NON CHIEDETEVI COSA L’AMERICA PUO’ FARE PER VOI, CHIEDETEVI INVECE COSA VOI POTETE FARE PER ESSA”.

    In poche parole : “e’ tempo per tutti noi di rimboccarci le maniche e di fare TUTTI, qualcosa per la nostra città, ognuno nei nostri ambiti di lavoro, giorno per giorno. In questo modo, nulla potranno gli inetti, gli imbecilli, i politicanti da quattro soldi, perchè saremo noi a spazzarli via”. Ora, il punto è : siamo pronti a ciò, rinunciando a tutte le piccole comodità e privilegi, conquistati in questi anni ???? Questo lo dico perchè , come ogni cambiamento, questo costa fatica e parecchia. Siamo pronti a riprendere a crescere ???

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  32. “DATELA AI CITTADINI, LO PRENDIAMO IN CARICO NOI QUESTO SPAZIO DA GESTIRE, IN 10 ANNI RIPIANIAMO IL DEBITO “CONGELATO” E CREIAMO ALTRI POSTI DI LAVORO ONESTI E RIQUALIFICHIAMO LA CITTA’ E I SUOI CITTADINI….ALTRO CHE PONTE …..”

    Questo, semmai è il punto debole del Suo interessante discorso. Perchè “DATELA AI CITTADINI … ” ? Piuttosto dobbiamo essere noi a riprendercela, nella più assoluta legalità. E questo lo possiamo fare alle prossime elezioni politiche, scegliendo volti nuovi che ci sappiano rappresentare. E per il resto, quanti operano in banca, nell’imprenditoria e nel commercio, inizino a discutere assieme, con spirito costruttivo, nelle sedi esistenti. “Se ognuno facesse il proprio dovere, con tranquilla coscienza … – prof. Giuseppe Morabito, 1974)

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  33. c’era un medico a dirigere la fiera? un medico? ma siamo davvero tutti diventati scemi?

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  34. poi ti svegli e vai a prendere il caffè…

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  35. e a me corre l’obbligo di invitarti a non dire più cose del genere… che razza di amministratore è quello che non comunica un evento di cui non poteva non essere a conoscenza? e se non ne era a conoscenza la cosa è ancora più grave…
    ringraziare un corno. che torni a fare il medico.

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  36. abbiamo capito perchè questa città affonda…

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  37. Se essere svegli significa continuare a vivere cosi…..megghiu mi dummemu …..senti a mia cumpari

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  38. 28/08/2012 by VITANGELO MOSTARDA.

    È la più antica fiera del mondo, ma se lo ricordano in pochi. Anche se il commissario dell’Ente Fiera Fabio D’Amore lo ha sottolineato due anni fa durante l’inaugurazione della 71^ edizione. A istituirla, il 2 aprile del 1296, Federico III d’Aragona, re di Sicilia.

    Re Federico III, la conosceva bene la Sicilia, che aveva retto come reggente dal 1291 fino a quando non fu incoronato il 25 marzo del 1296. Figlio di Pietro III d’Aragona e di Costanza, figlia del re di Sicilia Manfredi (figlio illegittimo dell’imperatore Federico II di Svevia e di Bianca Lancia). E altrettanto bene conosceva anche Messina, dove nel 1303 sposò Eleonora d’Angiò e dove la figlia Caterina fu badessa nel convento di Santa Chiara.

    Uno dei primi atti di Federico III subito dopo l’incoronazione fu l’istituzione della Fiera di Messina. Il 2 aprile 1296 infatti, sancì con un documento inviato al Senato cittadino l’istituzione di una fiera libera da tasse e dazi da pagare alla corona, da tenersi ogni anno per 15 giorni a partire dal 23 aprile.

    Il Senato, rispettando le consuetudini dell’epoca, la battezzò “Fiera del Santo Sepolcro” e decise che l’area che doveva ospitarla era quella vicino al monastero di Santa Maria della Valle, conosciuta come “Badiazza”.

    Solo nel 1428 re Alfonso il Magnanimo cambiò la data e la posticipò a metà agosto, tradizione che è tutt’ora rispettata. Alcuni decenni dopo fu spostata all’interno della città, nei pressi dell’attuale chiesa di San Francesco di Paola.

    Sopravvisse alla rivolta antispagnola del 1678, ma anche a causa della cancellazione degli antichi privilegi di cui la città aveva goduto fino ad allora, non tornò mai più agli splendori del passato, che raggiunsero il culmine nel XV secolo.

    La concessione del Porto Franco da parte dei Borboni diede nuova linfa alle attività economiche cittadine e, di conseguenza, anche alla Fiera. Sospesa per quasi 30 anni dopo il terremoto del 1908, grazie anche ai tentativi di guadagnare consenso da parte del governo fascista, fu riaperta nell’agosto del 1934 nell’area contigua al liceo Maurolico, che “prestò” anche parte dei locali alla “I mostra artigiana messinese”.

    Per arrivare alla collocazione attuale bisogna aspettare l’edizione del 1938, quando fu trasferita nell’area di viale della Libertà. Dopo l’inevitabile fermo determinato dall’entrata in guerra dell’Italia nel 1940, la Fiera Campionaria Internazionale di Messina riaprì nel 1946 alle presenza del presidente della Repubblica Enrico De Nicola. Il resto è storia. Dai fasti delle edizioni degli anni Cinquanta e Sessanta, fino al lento declino iniziato negli anni Ottanta e consumatosi fino a questa edizione del 2012, specchio dell’incapacità della classe politica locale di individuare soluzioni condivise e, soprattutto, di programmare.

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  39. RASSEGNARCI ? MAI.

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  40. Allora quella xxxxxxxxxxxxxx commissario non si è dimesso per una questione di etica. E vorrebbe pure fare il Sindaco di MessinA? non credo che sia cosa sua per questione di etica

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  41. grazie per lo scorcio di storia che non conoscevo! Come sempre però ci mette davanti alla dura realtà di come è stata ridotta ma nostra splendida città!

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  42. Ma quanti maestrini che ci sono, vedo che la Germini ha fatto un ottimo lavoro, e come mai i ragazzi da scuola escono con un bagaglio culturale pari a 0 con tutti questi professoroni che ci sono ?

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  43. LA CORREGGO: per fare i giochi pirotecnici ci vogliono SOLDI…e in questa situazione economica:
    a)Non ci sono soldi da dmandare in fumo in giochi pirotecnici
    b)Si potrebbe organizzare una colletta tra la popolazione per farli, non vedo altra soluzione…

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  44. Vabbè, affermare adesso che la Fiera di Messina era una roba da ricchi ce ne corre!!!Non esageriamo!!!
    Parlo degli anni ’60: eravamo quattro in famiglia, non si navigava nell’oro, ma non c’era ancora il consumismo sfrenato, si entrava (io e mia sorella non pagavamo essendo ancora molto piccoli)si faceva un giro, si mangiava la solita “focaccina” già tagliata e poi si usciva molto spesso SENZA AVER COMPRATO ALTRO!
    Ah dimenticavo!:E ANCORA NON C’ERANO NEANCHE I POSTEGGIATORI CATANESI IN TRASFERTA!!!

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  45. è finita la pacchia, anni e anni di ruberie e clientelismi per amici e parenti.Giusto così. Ci siamo liberati di un carrozzone vergognoso che ciucciava soldi PUBBLICI alla caomunità messinese.Ricordatevi di ciò alle comunali e provinciali del 2013, abbiamo nomi, facce e fatti, più di così si muore.

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  46. Adesso “l’amico” Billy, vuole distogliere l’attenzione su tutta l’allegra gestione della fiera di messina in questi anni, puntando il dito anche sui dipendenti, figli probabilmente della stessa politica vissuta negli ATO, nella Formazione, nella Provincia nel Comune, Ferrovie, Poste ecc ecc ecc.. Si può veramente pensare che la problematica della chiusura dell’ente è anche causa dei 10 dipendenti ? Certe persone non sarebbero buone neanche per fari i capi condomini, figuriamoci … Bisogna spiegare alla cittadinanza, in maniera corretta e senza nasconderci dietro maschere carnevalesche, cosa in questi anni si sia fatto per il tanto annunciato rilancio dell’ente fiera di messina, quali progetti o contributi da parte dei soci e della regione siano stati elargiti all’ente e gli introiti delle poche manifestazioni come siano stati spesi. Si evidezia sulle testate giornalistiche che i dipendenti sono senza stipendio da 10 mesi. Ma è possibile che le manifestazioni organizzate all’interno producano solo debiti o cosa ?? Sarebbe opportuno vedere tutti gli incarichi di consulenze e di collaborazioni a chi sono stati affidati ed eventualmente cosa hanno prodotto e infine comunicare con “ORGOGLIO” alla nostra splendida città e ai tanti Messinesi, quanto costa o sia costato mantenere un commissario di un Ente di pochi dipendenti e privo di ogni struttura con l’organizzazione di una manifestazione l’anno! Questi sono gli interrogativi da porsi… Insomma sarebbe opportuno che qualcuno si facesse queste domande invece di dire le solite fesserie… questa è la città dei balocchi ..

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  47. Essendo, purtroppo, in altre faccende affaccendato, come sostiene, giustamente, il commentatore di tempo stretto “asso (di mazzi) 36), non posso sottrarmi dal commentare, non l’articolo, ma i commenti che. senza logica temporale, stanno formando oggetto di dibattito fra i lettori, sempre più numerosi, di tempo stretto Da anni conosco, da quando fedelissimo dell’on. Dalia, figlio, il dr. Fabio d’Amore, ma non ne sono stato un frequentatore, nemmeno per prendere un aperitivo né un caffè. Il dr. Fabio d’Amore è, e ve lo posso assicurare, un bravo medico oltre un ottimo amministratore che, purtroppo, alle volte, è costretto a sbagliare. Vi ricordate quando Di Pietro, con enfasi delirante, esclamava nelle aule giudiziarie, ma anche di recente, che è “la “Carta che canta”? Oggi Di Pietro piange perché sono i “Conti che contano”. Ma poiché i conti non li fanno i politici, ma i ragionieri, è evidente che il dramma si sposta dai politici ai dirigenti, ed alle eventuali loro connessioni nella gestione del “denaro pubblico”. Ma questo non vale solo per l’Ente Fiera di Messina, una decennale istituzione che ne ha fatto orgoglio dei messinesi e non solo e che ora ci viene scippata. Dice l’articolo :” Insomma, come evidenziato dalla delibera e dalla relazione dell’ex assessore alle Attività Produttive Marco Venturi, una situazione di grave crisi gestionale e finanziaria senza via d’uscita se non lo scioglimento” Ed allora i nomi dei responsabili del disastro dell’Ente Fiera che, si suppone, in tanti conoscono, e chiediamo, con insistenza, chi ha detenuto il potere gestionale, sotto il profilo finanziario, in questo ultimo ventennio, dell’Ente Fiera al quale è da attribuire la responsabilità dello sfascio finanziario dell’Ente Fiera, un ricorso indelebile nella mene di intere generazioni di messinesi., Fuori i nomi e, per evitare analogie, anche i cognomi perché ne possiamo riconoscere i responsabili. E’ vero che i politici attribuiscono i disastri delle amministrazioni che amministrano ai burocrati, ma credetemi, alle volte ne hanno pure ragione. Ultima riflessione e quella che, in questa occasione, aspetteremo invano i nomi dei responsabili dell’annunciato disastro dell’Ente Fiera di Messina. Per la storia di una istituzione che sta per scomparire, conservatevi questo commento.

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  48. IL CONSUMO è COMINCIATO…QUANDO SI SONO ACCORTI CHE ANCHE LI C’ERA SPAZIO PER I LADRI.

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  49. i commissari sono cariche straordinarie e non ordinarie, per meglio dire sono spesso gli incarichi dati ai trombati della politica o sostenitori dei partiti vincitori; l’ultimo nell’ordine è d’amore, ex forza italia, ex pres del consiglio comunale attualmente dell’MPA, ex alleato del cdx di buzzanca e soci. Partiamo da questo presuppsoto,per capire come messina è città totalmente e volutamente commissariata, proprio per non fare le cose per bene e continuare con le emergenza che diventano normalità, gli sprechi e i carrozzoni politici.Chissà quanto ha inciso l’ente fiera, nel buco comunale di 240 milioni di euro!!

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  50. SCUSI,MA SE IL DOTTORE SA FARE BENE IL MEDICO,PERCHE’ NON CONTINUA A FARLO? EVIDENTEMETE HA UN INTERESSE SUPERIORE CHE E’IL DIO DANARO!!!MIO PADRE MI DICEVA: NON PUOI SERVIRE DUE PADRONI O ALLATTI O FUXTI.IL DOTTORE,COME UN ALTRO DOTTORE DIETISTA, SONO BRAVI DI MESTIERE MA SCARSI NELLA COSA PUBBLICA.MA CONTINUASSERO FARE IL LORO MESTIERE

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  51. Escano fuori i becchini della Fiera di Messina. Abbiamo il sacro santo diritto di sapere chi sono stati gli artefici di questo ultimo regalo ai messinesi. Nomi e Cognomi, così magari le prossime elezionimli voteremo pure!

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  52. ennesima prova del degrado di questa città. La deputazione messinese dorme…. sono scarsi… non vogliono il bene della città. Alle prossime elezioni ricordiamoci di tutto ciò. Ma sopratutto impariamo ad odiare…. lo so che è un sentimento brutto… ma solo con l’odio ci sbarazzeremo di tutti questi politicanti da strapazzo….

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  53. A Messina tutto è concesso e tutto è possibile, un Medico ( quale competenze indiscutibili) diventa Commissario di un Ente Fiera come un Usciere ( con tutto il rispetto per i lavoratori) può diventare Deputato Regionale. Ne abbiamo le prove. E’ un pò come i famosi e simpatici film di Totò, riusciva a improvvisarsi in tutti i campi. Ma lui poteva, quelli si che erano film, questa invece, è la triste realtà di una città, la città dell’ATM, della Formazione, della A.C.R. Messina, del Teatro Vittorio Emanuele, della Servireil, della Caronte e Turist ecc ecc ecc.

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