Il ko di Cosenza cambia qualcosa, ma mollare adesso non avrebbe senso: Messina credici

Il ko di Cosenza cambia qualcosa, ma mollare adesso non avrebbe senso: Messina credici

Il ko di Cosenza cambia qualcosa, ma mollare adesso non avrebbe senso: Messina credici

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martedì 10 Aprile 2012 - 09:52

La sconfitta del San Vito rende cruciale il numero dei punti che la Corte di Giustizia restituirà ai giallorossi, ma con la Battipagliese bisognerà tornare a vincere. I tifosi chiamati a sostenere la squadra

La sconfitta di Cosenza rappresenta una brutta battuta d’arresto per il Messina, in un momento cruciale del campionato. Il ko in terra calabrese pregiudica in qualche modo la corsa al primo posto dei giallorossi, ma non del tutto. L’Acr, infatti, non approfittando del ko esterno della capolista HinterReggio contro il Sant’Antonio Abate, ha perso la possibilità di potere combattere per la promozione diretta al di là della restituzione di parte delle penalizzazioni. Se prima della gara del San Vito i giallorossi potevano pensare all’aggancio indipendente da quanti punti la Corte di Giustizia federale potrà restituirgli, adesso questo passaggio diventa fondamentale per alimentare nuovamente le speranze di Coppola e compagni. Due, tre, quattro, cinque, sei, è decisivo conoscere al più presto le decisioni dell’organo incaricato. Mancano quattro giornate alla fine del campionato e sono sempre sette i punti da recuperare. Il Messina merita rispetto, così come le altre squadre in corsa. Come il Cosenza, ora pienamente e prepotentemente in lizza, distante solo tre punti dalla vetta.

Dal campo sono arrivate indicazioni più o meno negative per la squadra guidata da Bertoni, ma una giornata da dimenticare, anche se in una fase determinante, ci può stare. Il Messina ha probabilmente sentito eccessivamente la sfida di sabato, pagandola sul piano dell’approccio mentale con il conseguente risultato di avere regalato praticamente un tempo agli avversari. A ciò vanno aggiunti alcune assenze e le non perfette condizioni fisiche di alcuni atleti importanti per lo scacchiere peloritano, come Lo Piccolo, Coppola e Cocuzza. L’esterno è sceso in campo con la febbre, il capitano ha pagato un risentimento muscolare avvertito nella fase di riscaldamento, il capocannoniere della squadra è stato costretto a lasciare il rettangolo di gioco a fine primo tempo. Non possono essere alibi, ma chiavi di lettura sì. Nella ripresa, scossa dal passivo (2-0), la formazione siciliana ha reagito e questa è una delle note liete. Ha cambiato atteggiamento e ha preso in pugno la manovra, così come si era visto nelle ultime partite. Da sottolineare anche lo spirito di Giorgio Corona, davvero uno degli ultimi a mollare. Al di là delle responsabilità sul terzo gol, ha provato a trascinare i compagni pure in nove contro undici.

Le espulsioni di Rossi Pontello e Grillo, che hanno definitivamente compromesso la partita con il Cosenza, rappresentano gli strascichi principali dell’ultima trasferta. Il Messina nella prossima gara interna con la Battipagliese dovrà fare a meno del giovane portiere under e del trequartista, che non è mai mancato dalla vittoria nello scontro diretto del San Filippo con l’HinterReggio (che ha aperto il filotto di cinque successi consecutivi). Indipendentemente dagli interpreti e dal 3-4-3 che potrebbe cambiare forma, l’Acr è chiamata a cambiare pagina. Bravo dovrà essere Bertoni nel ricordare ai suoi che i giochi sono ancora aperti e che bisogna provarci fino alla fine. D’altronde, non dimentichiamolo, i peloritani senza penalità sarebbero ancora primi della classe, squadra da battere. Non può una sconfitta cambiare questo status, trasformare una formazione forte in scarsa. In questo senso un segnale di maturità è arrivato dalla tifoseria, che in maniera quasi totalmente compatta ha reagito senza criticare per quanto accaduto ma dimostrando la propria voglia di lottare ancora, di credere nell’obiettivo finale: la promozione. Ai supporters biancoscudati toccherà dimostrare il consueto attaccamento domenica al campo, popolando il San Filippo e spingendo l’Acr alla conquista di tre punti fondamentali. La Battipagliese precede il Messina di due punti, anche grazie alla vittoria a tavolino ottenuta la scorsa settimana per la partita della decima d’andata contro l’Acireale. I campani ci proveranno, ma la carica del presidente Manfredi deve animare tutto l’ambiente peloritano: «Non molliamo».

LE ULTIME QUATTRO GIORNATE
14^giornata di ritorno: Messina-Battipaglise; Cosenza-Licata; HinterReggio-Cittanova
15^giornata di ritorno: Sant’Antonio Abate-Messina; Battipagliese-Cosenza; Nuvla-HinterReggio
16^giornata di ritorno: Messina-Adrano; Licata-Battipagliese; HinterReggio-Nissa; Cosenza-Sant’Antonio Abate
17^giornata di ritorno: Cittanova-Messina; Acri-HinterReggio; Adrano-Cosenza; Battipagliese-Valle Grecanica

L’ATTUALE CLASSIFICA
Hinterreggio 54; Nuova Cosenza 51; Battipagliese 49; Messina 47; Nuvla San Felice 46; Adrano 45; Palazzolo e Licata 44; Acri 40; Noto, Serre Alburni, Sambiase 38; Acireale e Sant’Antonio Abate 35; Marsala 34; Nissa 30; Valle Grecanica 29; Cittanova Interpiana 18

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