L'Assocalciatori invita i giocatori del Milazzo a non scendere in campo

L’Assocalciatori invita i giocatori del Milazzo a non scendere in campo

L’Assocalciatori invita i giocatori del Milazzo a non scendere in campo

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giovedì 04 Ottobre 2012 - 23:32

Lunga nota dell'Aic sulla situazione dei tesserati mamertini, senza stipendio da mesi e privati delle minime condizioni per allenarsi e potere lavorare

Si susseguono i colpi di scena nella “grottesca” situazione del Milazzo calcio. L’Assocalciatori si è schierata al fianco dei tesserati, ormai da mesi senza stipendio, impossibilitati ad allenarsi per la mancanza di condizioni idonee e privati perfino di una casa e dei pasti. Il sindacato ha invitato allo sciopero i giocatori del club che attualmente milita nel girone A del campionato di Seconda Divisione della Lega Pro, domenica non dovrebbe dunque avre luogo la sfida in casa del Castiglione.

«Ad oggi la società ha reso impossibile la prosecuzione di qualsiasi attività sportiva, rendendosi inadempiente in riferimento alle obbligazioni contrattuali – ha scritto in una nota l’Associazione Italiana Calciatori -. Il Milazzo non ha infatti corrisposto alcuno stipendio dall’inizio della stagione ed i calciatori sono stati privati di ogni assistenza; assieme al tecnico, sono costretti ad una gestione totalmente autonoma degli allenamenti, compresa la logistica. I dirigenti della società sono da tempo irreperibili e, ai fini dell’allenamento, non viene fornito né vestiario né acqua o altro materiale, costringendo i quaranta lavoratori all’uso di un unico spogliatoio».

Tale situazione coinvolge non solo i calciatori, ma anche lo staff tecnico e medico, tanto che negli ultimi giorni non erano presenti né il medico sociale né il massaggiatore in campo. «Ad oggi, pertanto, non vi sono neppure le condizioni minime di igiene e sicurezza sul lavoro per la prosecuzione del rapporto e i calciatori, presenti al campo, non hanno potuto svolgere alcuna attività – ha proseguito l’Aic -. Nonostante la tensione e l’incertezza causati dal mancato riscontro delle promesse fatte dalla società, i calciatori hanno sempre dimostrato, con le loro prestazioni, impegno, professionalità, spirito di gruppo e serietà».

Da qui l’indizione dello sciopero. I giocatori sono disponibili a revocare il predetto sciopero soltanto qualora entro stasera vengano corrisposti gli stipendi mancanti e siano garantite le condizioni minime di igiene, sicurezza e rispetto della professionalità. Davvero un brutta storia che getta nello sconforto l’intero ambiente mamertino. Intanto il Dg Ciccone ha lasciato l’incarico.

Un commento

  1. Peditto……………….?
    boh…………
    mi dispiace per gli addetti ai lavori..non meritano tali mortificazioni…..

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