Non c’è pace per il Messina. Ricomincia il “balletto” delle cordate

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Non c’è pace per il Messina. Ricomincia il “balletto” delle cordate

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mercoledì 11 Ottobre 2017 - 08:40

L’annuncio di dimissioni di Sciotto è solo una volontà di disimpegno, da tradurre nella cessione della società. C’è il primo contatto, ma nulla di concreto

Gli ultimi nove anni da incubo, la mancata iscrizione in serie C per un debito da 3 milioni, la ripartenza dalla serie D senza debiti. C’erano le condizioni per rilanciare da zero il calcio a Messina ma l’unico a farsi avanti è stato Pietro Sciotto.

Subito la promozione in serie C, poi la serie B in tre anni, il sogno della serie A, le consuete promesse di chi negli ultimi anni si è posto alla guida del Messina senza mai ottenere risultati positivi, se non la promozione dalla D alla C nel 2013.

Altro che subito la C, la squadra è stata costruita male, senza un direttore sportivo (Ferrigno è arrivato a campionato in corso), e si trova al terz’ultimo posto dopo sei giornate, con soli due punti. L’obiettivo attuale non può che essere la salvezza. Sul campo, a dire il vero, la squadra avrebbe meritato qualcosa in più. Cinque punti persi nei minuti finali, altri due sarebbero potuti arrivare per evitare le sconfitte di misura a Mugnano e Cittanova. Ma non si sarebbe andati comunque oltre la metà classifica, obiettivo massimo a cui il Messina sembra poter aspirare.

L’esasperazione dei tifosi è più che comprensibile, gli insulti a fine partita sono la logica conseguenza di tutto ciò. Negli stadi capita di frequente, anche in situazioni meno delicate, e non è possibile “offendersi” e abbandonare per questo la nave alla deriva.

L’annuncio di dimissioni da parte di Sciotto è in realtà una volontà di disimpegno, dopo appena due mesi dall’inizio della nuova avventura. Si tratta solo di un annuncio e, anche se fosse ufficializzato, assumerebbe un valore esclusivamente simbolico perché Sciotto resta il proprietario della società. E l’unico modo di “dimettersi” è quello di cedere la società, a meno di non pensare addirittura di ritirare la squadra del campionato.

Ecco allora che ricomincia il “balletto” delle cordate per la cessione, quello già vissuto lo scorso inverno e conclusosi con la sventurata acquisizione da parte di Proto, l’ennesimo fallimentare passaggio di proprietà. Sciotto chiederebbe una cifra compresa tra i 350mila e i 400mila euro, cioè quanto investito finora tra iscrizione (200mila euro) e gestione ordinaria. Ci sarebbe già stato un contatto con alcuni imprenditori romani ma si è trattato solo di un pourparler.

La squadra, nel frattempo, ha ripreso gli allenamenti in vista della trasferta di domenica a Roccella, una delle due compagini che finora ha fatto peggio del Messina, con solo un punto all’attivo. E’ tornato in gruppo Maiorano, mentre si è allenato a parte Rosafio. Dalla Calabria, i peloritani devono necessariamente tornare coi tre punti. Ma è quanto si era detto anche nelle ultime due occasioni…

Un commento

  1. CORDATE STATE ATTENTI CHE LE CORDATE SERVONO ANCHE PER IMPICCARSI.

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