Scontri al derby Messina-Reggina, di nuovo liberi gli ultras arrestati a luglio

Scontri al derby Messina-Reggina, di nuovo liberi gli ultras arrestati a luglio

Alessandra Serio

Scontri al derby Messina-Reggina, di nuovo liberi gli ultras arrestati a luglio

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giovedì 17 Settembre 2015 - 22:00

Revocati i domiciliari per alcuni dei tifosi fermati dalla Polizia per la guerriglia scoppiata dopo il match dello scorso 30 maggio al San Filippo. Tutti i nomi dei 21 indagati.

Sono di nuovo liberi i tifosi messinesi andati ai domiciliari lo scorso luglio per gli episodi di violenza scoppiati a margine del derby dello Stretto del 30 maggio scorso giocato al San Filippo. Il GIP Monica Marino ha revocato i domiciliari per alcuni di loro Il milazzese Giuseppe Azzarello, i messinesi Carmelo Delia, Antonino Guglielmino, Giuseppe Occhino e Massimiliano Vernuccio hanno adesso soltanto l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Il Giudice ha accolto l'istanza dei difensori, gli avvocati Massimo Rizzo, Antonio Strangi e Andrea Torre, e disposto la liberazione di tutti. Intanto il PM Annalisa Arena ha concluso le indagini sui fatti di quel giorno, avvisando le 21 persone denunciate.

Oltre ai cinque iberati oggi, indagati anche Giuseppe Costa, Marcello Nicolosi, Tyron De Francesco, Marcello La Camera, Marcello Papandrea, Marco Antonelli di Atri (TE),(anche loro ai domiciliari); Davide Cantello, Sergio Di Giacomo, Benito Mangraviti e Marco Peschiera, all'obbligo di presentazione alla pg da luglio; Giuseppe Bitto, Antonino Damiano Casablanca di Santa Teresa Riva, Maurizio Castriciano, Giovanni Paratore, Giovanni Raffa e Massimiliano Turrisi.

Rispondono tutti, a vario titolo, di violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamenti, travisamento ed invasioni di campo. Nel corso degli scontri i tifosi si erano scagliati contro alcuni poliziotti, avevano danneggiato l'impianto sportivo e i mezzi dell'Atm messi a disposizione per il trasferimento degli ultras, avventandosi con spranghe, cinture, pietre, fumogeni e bombe carta.

Per alcuni di loro il questore Giuseppe Cucchiara ha recentemente disposto il Daspo.

(Alessandra Serio)

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