Rievocazione dello sbarco di don Giovanni d’Austria. Ecco gli appuntamenti

Rievocazione dello sbarco di don Giovanni d’Austria. Ecco gli appuntamenti

Rievocazione dello sbarco di don Giovanni d’Austria. Ecco gli appuntamenti

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martedì 30 Luglio 2013 - 09:33

La manifestazione ricorderà lo storico evento, che vide tra luglio e agosto del 1571 l'Armata cristiana, con 210 galee sottili, 6 galeazze, 25 navi grosse, 3 galeotte e 50 fra brigantini e fregale, 1.805 cannoni, circa 80 mila uomini di cui 28 mila soldati, 12.920 marinai e 43.500 rematori, che si radunò nel porto di Messina sotto il comando di Don Giovanni d'Austria

E' stato presentato stamani, dal sindaco, Renato Accorinti, e dall'assessore alle risorse del mare, Filippo Cucinotta, nel Salone delle Bandiere di palazzo Zanca, il programma della quinta edizione della rievocazione dello sbarco a Messina di don Giovanni d’Austria, che si svolgerà da giovedì 1 a domenica 4 agosto.

L'evento è promosso anche quest’anno dall’Associazione culturale “Aurora”, insieme alla “Marco Polo System” di Venezia, realizzato in collaborazione con i comuni di Messina, Lepanto e l'unione dei comuni della Grecia.

I lineamenti organizzativi della manifestazione sono stati illustrati dal presidente dell’Associazione culturale “Aurora”, Fortunato Manti; dal direttore artistico, Vincenzo Caruso; dall’arch. Nino Principato, curatore della sceneggiatura; e dal dott. Carmelo Recupero, coordinatore della Regata Velica.

Giovedì 1 agosto, alle ore 18.30, a villa Cianciafara, a Zafferia, sarà presentata la ristampa de “La Sicilia nella Battaglia di Lepanto”, volume di Giuseppe Arenaprimo, scritto nel 1892 e recentemente ristampato dalla EDAS a cura di Vincenzo Caruso, in collaborazione con la FBP e l’associazione “Tasca Filangeri di Cutò”; a fine serata un momento musicale con l'esibizione della corale Santa Maria dei Miracoli, diretta dal maestro Giacomo Arena.

Venerdì 2, alle ore 18.30, nel Monastero Maria SS. della Valle a Badiazza, si svolgerà “Tra Cristiani e Ottomani: interpretazioni di Lepanto”, convegno storico – interculturale in collaborazione con il dipartimento di scienze cognitive, della formazione e degli studi culturali dell'Università degli Studi di Messina e l'associazione culturale “Il Centauro” – onlus. Durante l'incontro sono previsti gli interventi di Daniele Sferra, della Marco Polo System, su “Venezia e Messina nelle storiche rotte di Lepanto”; Elina Gugliuzzo, ricercatrice in storia dell'Europa mediterranea, parlerà di “Le interpretazioni di Lepanto nei Paesi del Mediterraneo”; Piero Orteca, giornalista e consigliere culturale della Fondazione Bonino Pulejo, tratterà “Lepanto e l'espansione dell'Islam Ottomano”; Carlo Marullo di Condojanni, presidente della fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni”, illustrerà “La Sicilia tra Nobiltà e Cavalleria a difesa della Fede”; Giuseppe Restifo, docente di storia moderna all'Università di Messina, parlerà de “La propaganda dopo Lepanto”; e Nino Principato, architetto e cultore di storia patria, interverrà con “Il ricordo di Lepanto a Messina”. I lavori saranno moderati dal giornalista Enrico Casale e si concluderanno con momenti di animazione curati da Enzo Caruso, responsabile culturale delle associazioni “Aurora” e “Il Centauro” – onlus. Saranno presentati infine gli Atti del Convegno 2012, editi dalla fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni”, nella sua collana “La presenza dei Cavalieri di S. Giovanni in Sicilia”.

Sabato 3, alle ore 11, alla villetta Micheli, di fronte alla Prefettura, momento celebrativo all'edicola votiva di San Nicola dei greci, a cura della comunità ellenica dello Stretto, alle ore 18.30, all'ex – Irrera a Mare, sarà inaugurata “ La Sicilia e il Mediterraneo al tempo di Lepanto”, mostra curata da Mosè Previti e Patrick Rossetti Nivela, in collaborazione con l'Autorità portuale, Claudio Prestopino, Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, l'istituto superiore “Antonello”; NonsoloCibus, Camera di Commercio, associazione “Arsenale di Messina”, Museo Marittimo di Barcellona, e Marco Polo System.

Domenica 4, alle ore 17.45, a piazza Duomo, spettacolo degli sbandieratori “La Corte d'Aragona”, incontro con il Senato e Mons. Reitana; e partenza del corteo storico su via Garibaldi; alle ore 18.15, alla rada di Grotte, prenderà il via il “Trofeo don Giovanni d'Austria – Città di Messina”, gara tra le contrade marinare di Pace, Paradiso e Ganzirri; alle ore 18.45, a “Marina del Nettuno” – Batteria Masotto, arriveranno le navi nel porto, con lo sbarco di don Giovanni d'Austria e dell'Armata; accoglienza del Senato messinese e dono di un cavallo a don Giovanni con avvio verso la cittadella fieristica; alle ore 19.45, alla cittadella fieristica, ingresso trionfale nell'arena con momento scenico teatrale “Il Saluto del Senato Messinese a don Giovanni d'Austria”; alle ore 20.30, dopo il saluto agli ospiti stranieri, saranno premiati i vincitori del palio. L'evento si concluderà con l'esecuzione della colonna sonora “Sulle Rotte di Lepanto”, a cura della corale Santa Maria dei Miracoli, di Sperone.

La manifestazione ricorderà lo storico evento, che vide tra luglio e agosto del 1571 l'Armata cristiana, con 210 galee sottili, 6 galeazze, 25 navi grosse, 3 galeotte e 50 fra brigantini e fregale, 1.805 cannoni, circa 80 mila uomini di cui 28 mila soldati, 12.920 marinai e 43.500 rematori, che si radunò nel porto di Messina sotto il comando di Don Giovanni d'Austria, figlio naturale dell'Imperatore Carlo V. Il 20 luglio 1571 la Flotta Pontificia, al comando di Marcantonio Colonna, luogotenente generale di Don Giovanni, fece l'entrata solenne a Messina salutata dallo sparo dell'artiglieria da tutti i castelli della città. Il Comandante Supremo, Don Giovanni D'Austria, solcava le acque dello Stretto il 23 agosto con 25 galere, mentre tutte le navi alla fonda uscivano per andargli incontro, sparando in segno d'omaggio. La flotta cristiana riuscì a concentrarsi il giorno dopo nel porto di Messina. Domenica 16 settembre l'Armata salpava da Messina salutata dalle salve d'artiglieria sparate dai castelli della città. Il 7 ottobre dello stesso anno, nelle acque di Lepanto, 180mila uomini si fronteggiavano. Cinque ore sarebbe durata la battaglia, 150 galee turche catturate e 40 affondate e bruciate, 7.600 morti e 15mila feriti di parte cristiana e 35mila i morti di parte turca. Il 1 novembre don Giovanni d'Austria ritornava così vittorioso a Messina.

4 commenti

  1. quindi accorinti adesso non è più pacifista?? Costo zero?? ahahah

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  2. Quanto costa questa recita? Invece di sprecare questo denaro perché non lo investivano a fare una bella festa della Vara che resterà al buio….

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  3. benefici per il turismo ZERO….qualche soldino nelle tasche di “consulenti” , società di servizi e catering.

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  4. fanno entrambe parte della estate del buddace.

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