Libera Nizza: "Defenestramento ingiusto, non rispetta la volontà dei cittadini"

Libera Nizza: “Defenestramento ingiusto, non rispetta la volontà dei cittadini”

Giusy Briguglio

Libera Nizza: “Defenestramento ingiusto, non rispetta la volontà dei cittadini”

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martedì 29 Luglio 2014 - 09:16

Il 18 giugno scorso il Cga di Palermo ribaltava la sentenza del Tar di un anno prima, riportando in consiglio comunale il gruppo Cambia Nizza ed estromettendo invece il gruppo di Mimma Brigandì

Il 18 giugno scorso la sentenza del Cga riammetteva in consiglio comunale il gruppo Cambia Nizza guidato da Carmelo Campailla e formato da Giacomo D’Arrigo, Antonietta Centorrino, Francesco Briguglio e Alessia Coledi, ribaltando la sentenza del Tar del 14 giugno 2013 che aveva invece stabilito la vittoria della minoranza Libera Nizza. Il gruppo formato da Mimma Brigandì e Aurora De Filicaia, oltre un mese fa, veniva dunque estromesso dai giochi politici con una decisione che ha lasciato molte perplessità nelle due ex consigliere che esprimono adesso il loro rincrescimento per quanto accaduto.

Al centro del ricorso, presentato dalla Brigandì a seguito delle comunali del maggio 2012, due schede: “scheda con preferenza espressa per il candidato D’Arrigo scritta nel riquadro riservato alla lista n. 2” e scheda con preferenza espressa per il candidato Carmelo Ciatto scritta nel riquadro riservato alla lista n. 3”, assegnate in fase di scrutinio a Cambia Nizza che conquistava i banchi della minoranza. Il Tar invece un anno dopo ribaltava il risultato elettorale, decretando la legittimità a stare in consiglio comunale al gruppo di Mimma Brigandì, per un voto di scarto (664 contro 663). Gli avversari a quel punto ricorrevano in appello, mentre Brigandì e De Filicaia non si costituivano, perché “certi della chiarezza della sentenza del Tar che pensavamo non venisse ribaltata dal successivo grado di giudizio ed anche, per motivi economici, in quanto la cifra prospettataci dal nostro legale, era molto alta e non potevamo affrontarla”.

Una certezza che si è scontrata con la sentenza del Cga di Palermo emessa appunto lo scorso 18 giugno che – spiegano le ex consigliere-, “sostenendo una tesi interpretativa della volontà dell’elettore e facendo riferimento ad un caso simile, avvenuto nel 2010, ha attribuito le due schede annullate dal Tar alla lista Cambia Nizza, che è passata da 663 a 665 voti, mentre la Lista Libera Nizza è rimasta a 664”.

Una decisione su cui aleggiano i dubbi di Brigandì e De Filicaia, per i tempi “stranamente troppo lunghi” e che “riunisce maggioranza e minoranza sotto lo stesso colore politico, perché come tutti sanno, il sindaco, parte della giunta e dei consiglieri di maggioranza hanno la tessera del Pd”.

Il gruppo Libera Nizza, dopo questo defenestramento ritenuto ingiusto e non rispettoso della volontà dei cittadini, si sente pienamente legittimato a continuare a lavorare e per il paese anche al di fuori del consiglio comunale e” – conclude – “siamo disponibili al dialogo e al confronto e a collaborare con quanti vorranno unirsi a noi”.

Giusy Briguglio

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