Franco Battiato: "Al Turismo hanno rubato tutto. Non c'è un euro"

Franco Battiato: “Al Turismo hanno rubato tutto. Non c’è un euro”

Rosaria Brancato

Franco Battiato: “Al Turismo hanno rubato tutto. Non c’è un euro”

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giovedì 07 Febbraio 2013 - 17:15

"Nelle casse dell'assessorato al Turismo non ho trovato un euro. Hanno rubato tutto". L'assessore regionale Franco Battiato non le manda a dire sulle precedenti gestioni del settore. "Ho dovuto dire di no ai Grammy Award a Taormina perchè non ci sono soldi"

In Sicilia il turismo è all’anno zero. Parola di assessore. Franco Battiato, assessore regionale al Turismo, in conferenza stampa le “canta” a dovere tracciando un quadro desolante: “ Nelle casse dell’assessorato al turismo non c’è un euro. Hanno rubato tutto”.

Prima di lui erano intervenuti, in modo diplomatico, il suo capo di gabinetto ed il direttore generale che avevano utilizzato termini meno “diretti” ma uguali nella sostanza. Non c’è una lira, in sintesi, e da oggi si batte cassa all’Unione europea. Nel mirino le precedenti gestioni (l’ultimo in ordine è stato l’assessore messinese Daniele Tranchida) che non avrebbero lasciato nulla in cassa e non avrebbero saputo far funzionare adeguatamente il settore.

Già nei giorni scorsi lo stesso Crocetta a proposito dei 3 milioni di euro per una mostra si era lasciato scappare “Neanche avessero portato in Sicilia la Gioconda…”.

Adesso le cifre sono sconfortanti e Battiato racconta d’aver dovuto gentilmente declinare la proposta di un signore che è andato a trovarlo per “organizzare a Taormina i Grammy Award, che festeggiano i 40 anni. Ho dovuto dire di no, perché non abbiamo un euro da investire. Invece sarebbe stato un evento pazzesco. Ho trovato tante porcherie, come l’imprenditore che gestiva le biglietterie dei siti culturali della Regione e non ha mai versato i proventi alle casse pubbliche. Dicono si tratti di 19 milioni di euro”.

L’assessore ha fatto chiaramente capire che senza un euro in cassa se non si troveranno finanziamenti europei sarà dura. Da archiviare le stagioni dei Grandi Eventi e del Circuito del Mito (sui quali fra l’altro sono in corso indagini). La società “Sicilia-Turismo-Cinema” (ex Cinesicilia), partecipata della Regione, sarà liquidata al più presto.

E se Battiato è stato diretto nel linguaggio è il dirigente generale Alessandro Rais a far capire come stanno le cose in modo più formale :“Abbiamo avviato ricognizioni interne – ha dichiarato – per comprendere le procedure seguite per alcuni eventi. Il rischio è la possibile decertificazione di alcune somme. Questo significa che l'Unione Europea potrebbe non restituire quelle somme già impegnate dalla Regione”.
Il dirigente annuncia d’aver bloccato l’ultimo evento in programma del Circuito del Mito, rassegna destinata comunque a chiudere battenti, come spiega l’assessore Battiato: "Non ci sarà più nessun Circuito del Mito. Lì ci sono molte cose da chiarire. È possibile che una mostra possa costare oltre 1 milione di euro? Io ho fatto una mia mostra a Los Angeles ed è costata 2 mila euro…".

Il vero nodo restano quegli eventi legati al turismo che Rais ha definito a “rischio decertificazione”, come ribadito anche dal capo di gabinetto Lucia Di Fatta che ha spiegato come siano in corso accertamenti su ogni singolo provvedimento in modo da poter avere le idee chiare quando dovranno trovarsi soluzioni con l’Ue per non perdere tutte le somme, anche se le speranze sono ridotte al lumicino. “Molte delle manifestazioni- ha detto il capo di gabinetto- non avevano i requisiti richiesti. Difficilmente Bruxelles sbloccherà somme che raggiungono i 20 milioni di euro”.

Proprio per questo l’assessorato chiederà d’inserire in bilancio alla Regione almeno 10 milioni di euro destinati al Turismo. Archiviati Cinesicilia, Circuito, Grandi Eventi “Qui abbiamo visto solo eventi grandi…-ironizza Rais- dobbiamo lavorare ad un tavolo permanente con l’assessorato ai Beni Culturali. Un mese fa ho letto una lettera di Sofri, giunto in Sicilia come turista. Non riuscì a vedere il Satiro danzante a Mazara e gli altri musei siciliani. Dobbiamo cambiare pagina. Cancelleremo i vecchi nuclei di valutazione, fondati sulle parentele, con nuovi nuclei, i cui componenti lavoreranno gratis. Quest'ultimi, inoltre, non potranno ritardare di mesi le loro valutazioni sui progetti".

Per il resto si stringerà la cinghia, l’assessore punta ad affidare i teatri ai giovani, e verranno ripristinati i finanziamenti alle bande, sarà attivato il piano triennale di programmazione per il turismo, finora rimasto solo sulla carta. Nuove risorse andranno allo sport, ma non “allo sport dei campioni”, perché lo sport è un diritto per tutti. A distanza di pochi mesi dall’insediamento Franco Battiato non si dice pentito d’aver accettato, “l’ho fatto per dare alla mia Terra e non per prendere”. Il suo stipendio l’ha devoluto in beneficenza ad una società in difficoltà economica, ma quel che lo sconvolge, sottolinea: “Sono le porcherie incredibili che ho trovato. Hanno rubato tutto…”.

La colpa è nostra, perché abbiamo sempre detto che il turismo in Sicilia si può anche fare solo con “il sole e il mare”. Evidentemente ci hanno preso in parola…

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. concordo vai così e fai piazza pulita di furbacchioni e manciatari

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  2. E’ incredibile, il fatto che, fino ad ora tutto andava bene e non c’erano problemi di bilancio, per il nostro ex presidente della regione Lombardo!!!

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  3. Sig. Battiato…non si preoccupi..belli capelli dovrebbe restare a Messina casomai ci scappa na passiata a casa sua..

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  4. Adesso mi aspetto una denuncia alla Guardia di Finanza ed alla Corte dei conti.
    Dalle parole passa ai fatti!
    Giuseppe Vallèra.

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  5. POVERA PATRIA

    Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
    di gente infame, che non sa cos’è il pudore
    si credono potenti e gli va bene
    quello che fanno e tutto gli appartiene
    Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni
    questo paese è devastato dal dolore….

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  6. FRANCESCO TIANO 8 Febbraio 2013 10:08

    Speriamo che non si ritorni al finanziamento a pioggia e quelle fantasma. Concordo che bisogna mantenere le tradizioni culturali e lottare gli sprechi ma non leggo nulla riguardo il sostegno alle piccole e medie imprese di settore che con la trasformazione operativa, l’evoluzione dei tempi e l’europeizzazione hanno subito un crollo delle vendite ed una crisi irreversibile. Un’altro importante motivo di decadimento settoriale è legato all’abusivismo delle società senza scopo di lucro, ai controlli, all’obsoleta legge regionale, all’istruzione e formazione inadeguata (che genera professioni inesistenti e inadeguate al mercato perchè fatiscenti nei contenuti tecnici, legislativi, sociologici e pratici).
    Non basta essere persona facoltosa e disposta a cedere il proprio stipendio a terzi, la notorietà ha un ritorno comunque, quello che serve è saper interpretare il momento, conoscere il settore ed apportare contributi produttivi per lo sviluppo e la crescita occupazionale. Ometto volontariamente di parlare della politica della qualità dell’offerta, alla quale saremmo dovuti approdare da tempo ma il vuoto della politica, come ha confermato lo stesso Battiato, non lo consente.

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  7. Che farò senza Euridice, dove andrò senza il mio bene…
    che farò, dove andrò, che farò senza il mio bene.

    ‘Per aspera ad Astra’, le asperità conducono alle Stelle.
    Un antico detto, cinese o tibetano, forse arabo-siciliano, dice così:

    Caliti junku ‘ca passa la China, caliti
    junku, da sira ‘a matina

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  8. FRANCESCO TIANO 8 Febbraio 2013 14:23

    Mi pare una massima sapienziale di un’attualità sconvolgente ma il problema è che Euridice muore da un morso di serpente. Le parole, inoltre, si possono interpretare in modi diversi, sono i fatti che contano, quelli che ancora sono soltanto enunciate in procinto di una campagna elettorale.

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