Riserva naturale o pattumiera a cielo aperto? Lo sdegno dei cittadini. FOTO

Riserva naturale o pattumiera a cielo aperto? Lo sdegno dei cittadini. FOTO

Gabriele Quattrocchi

Riserva naturale o pattumiera a cielo aperto? Lo sdegno dei cittadini. FOTO

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sabato 30 Agosto 2014 - 20:37

Un’ulteriore segnalazione sullo stato di degrado in cui versa Capo Peloro scandisce il tempo di una delle aree più affascinanti della città, vittima di incuria e malcostume

Il degrado in cui versa la spiaggia della Riserva di Capo Peloro, a ridosso del Pilone, è disarmante. A mancare è soprattutto la pulizia ed il decoro, presupposto fondamentale per ogni tipo di valorizzazione.

«Passerella danneggiata su più punti, sporcizia in spiaggia. Basterebbe una giornata di lavoro». A scriverlo su WhatsApp alla nostra redazione tramite il servizio segnalazioni (al numero 392 89 54 421), un cittadino, indignato nel vedere le «gabbie costruite con le canne che funzionano come pattumiere a cielo aperto, ricettacolo di immondizia e bottiglie di birra», stufo di assistere all’abbandono totale dell’area ex Sea Flight: «perché non ricoprire il tetto con dei pannelli e trasformarlo in teatro sul mare? O magari incentivare gli ambulanti ad esporre la propria merce, installare due scivoli e un'altalena per i bimbi e far rivivere un luogo ormai adibito a parcheggio?».

La Riserva naturale orientata di Capo Peloro è stata istituita tramite decreto regionale del 21 giugno 2001 con l’obiettivo di tutelare l’area. Obiettivo che, a tredici anni di distanza, non può dirsi ancora raggiunto. Anzi, a dirla tutta, di cambiamenti in positivo se ne sono visti davvero pochi.

Capo Peloro è senz’altro uno dei luoghi più affascinanti della città se non della Regione. Tuttavia, la bellezza di Capo Peloro dev’essere percepita e curata e, in questo, tutti sono chiamati a dare il loro contributo, cittadini ed enti competenti. Una cura che passa da piccoli gesti di ordinaria civiltà e da interventi di riqualificazione, non solo di una spiaggia ma di un’intera area urbana di cui peraltro non bisogna trascurare la potenziale rilevanza economica.

Al di là del suo valore naturalistico e paesaggistico, Capo Peloro potrebbe essere un volano per l’economia di un territorio curato e ricettivo. Un luogo che potrebbe attirare tanti appassionati di fauna, canottaggio, pesca-turismo ed essere inserito in vari circuiti turistici.

Si ricorda che è sempre possibile inviare qualunque tipo di segnalazione all’indirizzo mail info@tempostretto.it. Inoltre, è possibile raggiungerci con un sistema più immediato, tramite l’applicazione di messaggistica mobile WhatsApp al numero 329 89 54 421.

Gabriele Quattrocchi

2 commenti

  1. gli ambientalisti e il progettista ( oggi assessore) di quelle –baracche –dove sono??

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  2. gli ambientalisti e il progettista ( oggi assessore) di quelle –baracche –dove sono??

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