Calci e pugni sulla ex, in manette 23enne violento di Giardini Naxos

Calci e pugni sulla ex, in manette 23enne violento di Giardini Naxos

Alessandra Serio

Calci e pugni sulla ex, in manette 23enne violento di Giardini Naxos

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domenica 19 Febbraio 2017 - 19:02

La vittima è una 33enne di Graniti vessata per mesi con botte, minacce e stalking. Fino a quando non ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai Carabinieri. L'arresto è stato possibile anche grazie alla specifica task force anti violenza creata dalla Procura di Messina.

E' stata la denuncia della vittima, vinta la vergogna e la paura, a permettere ai Carabinieri di fermare un uomo violento, accanitosi per mesi sulla ex compagna. Il ragazzo di 23 anni di Giardini Naxos adesso è in carcere a Gazzi con l'accusa di lesioni, minacce e stalking.

Il ragazzo non ha accettato la fine della relazione, imposta dalla ex compagnia di 33 anni di Graniti Naxos, alla fine di una storia travagliata. Dopo che lei gli ha chiuso la porta in faccia, lui ha cominciato con minacce, continui pedinamenti, strattoni e schiaffi. In qualche caso gli scontri sono sfociati in vere e proprie violenze: calci, pugni e minacce di morte, tanto che alla ragazza sono servite le cure dell'ospedale di Taormina.

Dopo la denuncia, i militari hanno accertato che il racconto della ragazza era fondato: diversi testimoni hanno raccontato dell'inferno in cui si era trasformata la vita della ragazza. Il risultato dell'inchiesta ha connvinto la Procura ha chiedere ed ottenere la custodia cautelare in carcere per il ragazzo.

"L’andamento dei fatti – ricordano i Carabinieri – dimostra come le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. Tale rapidità della risposta della Polizia Giudiziaria in tutela delle vittime si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale raggiunta nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili, operando con la sensibilità e l’attenzione che simili situazioni richiedono".

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