Operazione Il Padrino, fermato clan emergente a Milazzo: 6 arresti. IL VIDEO

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Al. Ser.

Operazione Il Padrino, fermato clan emergente a Milazzo: 6 arresti. IL VIDEO

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giovedì 02 Ottobre 2014 - 06:15

Cinque persone e in carcere ed uno ai domiciliari, accusati di aver seminato il panico nel milazzese con furti, incendi e rapine, per scalare la geografia criminale. Tutti i dettagli.

Una escaletion di violenze, dagli scippi agli incendi dei cassonetti, passando per i contatti con i figli di storici boss scomparsi. Era un vero e proprio clan che muoveva i primi passi quello smantellato dai Carabinieri con i sei arresti dell'operazione Il Padrino, un clan che non esitava a dare fuoco a tutto quel che poteva, dai cassonetti ai boschi, anche vicino ai centri abitati, col solo obiettivo di spaventare i residenti ed affermare così il loro controllo sul territorio.

Fino a quando stamane i militari della Compagnia di Milazzo, ai comandi del Capitano Ruotolo, hanno portato in carcere Il Padrino in persona, l'emergente Francesco Santamaria, 43 anni di Rometta, ormai leader indiscusso del gruppo che agiva da almeno 3 anni nel territorio compreso tra Barcellona e Messina.

In carcere anche Sergio Mavilla (28) di Rometta, autentico "braccio armato" del gruppo. E' stato lui che, insieme alla fidanzata Elvira Fassi (21 anni, di Villafranca, andata ai domiciliari col braccialetto elettronico), avrebbe dato fuoco, numerose volte, a cassonetti e auto. L'episodio più grave alla fine del 2011, quando il ragazzo diede fuoco a 60 ettari di bosco. Le fiamme lambirono l'abitato, ma Mavilla era quasi insoddisfatto del risultato, lamentandosi che il fuoco non si era propagato abbastanza. La sua "propensione al fuoco" era tale da definirsi "figlio del fuoco". I suoi toni "esaltati" sono stati registrati dalle cimici dei Carabinieri, che ora lo accusano di una lunga serie di danneggiamenti e incendi, compreso quelli ai danni dei familiari della fidanzata.

In carcere anche Tindaro Talarico, 38 anni, considerato l'armiere del gruppo. Nella sua abitazione, nel il 9 giugno 2012, i carabinieri trovarono e sequestrarono due pistole calibro 7,65 con matricola abrasa e diverse munizioni. Arresto in carcere, infine, anche per Pasquale Corrado, 38 anni, di Augusta ma residente a Villa San Giovanni; avrebbe partecipato ad un raid messo a segno da Mavilla, che nel novembre 2011 crivelló di colpi di pistola la saracinesca di un barbiere, incurante delle telecamere di sicurezza.

Tra gli episodi più violenti messi a segno dal gruppo, l'irruzione notturna in casa di un'anziana, nel gennaio 2011, a Saponara. In due, dopo averla aggredita e averle strappato gli orecchini, sono poi fuggiti con altri preziosi razziati in casa. La malcapitata è stata ricoverata in ospedale.

Tutti hanno precedenti, tranne la giovane fidanzata di Mavilla, e i 5 in carcere sono ora accusati di associazione mafiosa e, contestate a vario titolo, rapina, danneggiamenti aggravati, incendio boschivo. Agli atti dell'inchiesta anche un contatto tra Il Padrino e Salvatore Foti, figlio dell'esponente di spicco della mafia di Barcellona, Carmelo Vito Foti.

Alessandra Serio

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