Scoperta centrale dello spaccio in zona sud, arrestati i fratelli Costantino

Scoperta centrale dello spaccio in zona sud, arrestati i fratelli Costantino

Alessandra Serio

Scoperta centrale dello spaccio in zona sud, arrestati i fratelli Costantino

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martedì 20 Settembre 2016 - 09:41

A casa di Giovanni e Francesco Costantino i militari hanno trovato oltre 200 piantine di marijuana, mezzo chilo di marijuana essiccata ed hashisc ed altre piantine ad essiccare.

Arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima per i fratelli Giovanni (46 anni) e Francesco Costantino (52), accusati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella loro abitazione i Carabinieri hann trovato tutto l'occorrente per lo spaccio, nonché una nutrita piantagione di cannabis in un rudere a loro disposizione. Il blitz è scattato ieri, dopo diversi giorni di appostamento, ed ha visto impegnati i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Messina Sud e le unità cinofile di Nicolosi. Il fiuto dei cani dell'Arma ci ha messo poco, dopo un primo controllo tra le mura domestiche, a scovare tutta la sostanza, rivelando così che i sospetti sui due fratelli, entrambi già noti, erano fondati.

Quando gli uomini in divisa hanno bussato, Giovanni Costantino ha aperto una finestra sul retro ed ha lanciato all’esterno sei voluminose buste di plastica. La busta è finita direttamente in mano ad uno dei carabinieri, appostato sul retro. Dentro c'erano mezzo chilo di marijuana e 100 grammi di hashish. Nel corso della perquisizione, dentro casa è stata inoltre rinvenuta la somma contante di 200 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento di pregresse attività di spaccio.

A casa di Vincenzo, poco lontana da quella del fratello, sono state invece trovate e sequestrate 251 piante di marijuana, già raccolte ed accuratamente stese ad essiccare. Sono stati i cani a fiutare poi altri 78 arbusti, divisi in due fasci e attaccati in un filo di ferro, stesi capovolti ad essiccare. Erano in una stanza del piano terra chiusa da una robusta porta in legno, all'interno di unn rudere di legno.

I cani hanno poi condotto i carabinieri verso il primo piano del rudere, dove c'erano altri 173 arbusti di piante di marijuana, divisi in tre fasci, anch’essi attaccati ad un fil di ferro in posizione capovolta.

Alessandra Serio

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