Da cinque mesi senza stipendi e senza tredicesima, i lavoratori pronti alla mobilitazione

Da cinque mesi senza stipendi e senza tredicesima, i lavoratori pronti alla mobilitazione

Francesca Stornante

Da cinque mesi senza stipendi e senza tredicesima, i lavoratori pronti alla mobilitazione

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venerdì 03 Maggio 2013 - 12:46

La mobilitazione è stata annunciata dal segretario della Cisl Fp Calogero Emanuele. La cooperativa Azione Sociale scarica le responsabilità sul Comune che non paga le fatture, ma i lavoratori non possono più aspettare. Stamattina assemblea della Fp Cgil.

Lunedì mattina busseranno alla porta del Commissario Croce per sapere che fine hanno fatto i loro stipendi. Se ancora una volta l’unica risposta che avranno sarà il silenzio scatterà la mobilitazione generale. I lavoratori di Casa Serena sono alla canna del gas. Nei giorni scorsi la Fp Cgil aveva proclamato lo stato di agitazione del personale, in campo c’è la Funzione Pubblica della Cisl che annuncia battaglia per tutelare i diritti di lavoratori che in questi mesi hanno già dovuto scontrarsi con mille problemi, in primis la riduzione del monte ore e dunque del salario. Un salario di cui però da troppi mesi non c’è neanche l’ombra. Cinque gli stipendi arretrati più la tredicesima. La cooperativa Azione Sociale scarica le responsabilità sul Comune che non paga le fatture, ma tutto questo ai lavoratori ormai interessa poco. Sanno solo che da cinque mesi non entra un soldo nelle loro tasche e non sanno più come andare avanti. Considerato anche che viene a mancare la giusta serenità per offrire agli anziani un servizio di qualità in un momento così difficile in cui molti di loro, pian piano, sono costretti a trasferimenti temporanei in altre strutture per consentire gli interventi di messa a norma dell’edificio di Montepiselli.

“Non bastano le diffide, non bastano i solleciti, per dirimere la questione dei pagamenti dei lavoratori di Casa Serena. La cooperativa è sorda alle legittime aspettative dei lavoratori che a fronte delle prestazioni rese hanno diritto al sacrosanto salario”. Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp di Messina si scaglia contro la Coop. Azione Sociale per il mancato pagamento delle sei spettanze arretrate.

“Il tira e molla – continua Emanuele – ha portato alla maturazione della spettanza di Aprile che si aggiunge alle altre quattro mensilità arretrate, oltre la tredicesima e il conguaglio delle spettanze 2012. Non bisogna dimenticare che si tratta di lavoratori che già hanno affrontato la riduzione oraria per il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga da parte della Cooperative e che, di fatto, sinora, per il farraginoso iter burocratico, non hanno percepito la relativa indennità”.

Per il sindacato non si riesce a capire dove si è inceppato il percorso che doveva portare ai lavori di manutenzione e adeguamento previsti Casa Serena, frutto di accordi sottoscritti in Prefettura. Per questo lavoratori e sindacato sono pronti alla mobilitazione. Qualcuno deve spiegare una volta per tutte come stanno le cose.

Intanto stamattina assemblea dei lavoratori di Casa Serena indetta dalla FP CGIL per decidere le iniziative di mobilitazione atteso che, da parte delle Istituzioni, ancora non arrivano risposte. Tanti i problemi affrontati, tra tutti il pagamento degli stipendi. I lavoratori ormai sono arrivati- dichiarano Clara Crocé Segretario Generale della FPCGIL e Giovanni Adronaco RSAFPCGIL. “Non abbiamo più neanche un centesimo per la benzina non sappiamo come arrivare al lavoro”. Ma a destare allarme tra i lavoratori è la consapevolezza che il perdurare di tale situazione possa far peggiorare la qualità del servizio agli anziani. “Com’è possibile continuare a garantire il servizio senza il pagamento delle fatture da parte del Comune?” chiedono i lavoratori.

Per non parlare dei lavori per la messa in sicurezza della Casa di riposo. “Gli operai della ditta si vedono a giorni alterni. Spesso per intere settimane i lavori si fermano, dove sono finiti i soldi promessi dal Commissario Croce per l’adeguamento della struttura?” domandano i lavoratori.

Rabbia, incertezza e paura anche per il futuro. “Siamo in cassa integrazione ma fino al mese di giugno. Cosa succederà dopo? E nei bandi di gara saranno comunque garantiti tutti i livelli occupazionali?”

I lavoratori al termine dell’assemblea hanno deciso insieme alla sindacalista di chiedere un incontro al Commissario Croce e al Dirigente ai Servizi Sociali De Francesco. “E’ necessario fare chiarezza, non consentiremo non siamo disponibili ad attendere oltre. In assenza di risposte – concludono Crocè e Andronaco – scatterà la protesta dei lavoratori”.

(Francesca Stornante)

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