Le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil snocciolano i numeri del disastro sociale

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Le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil snocciolano i numeri del disastro sociale

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giovedì 22 Novembre 2012 - 20:06

Crocè, Emanuele e Calapai : «Scriveremo al Presidente Crocetta . Messina diventerà un caso regionale e Nazionale. I lavoratori e le fasce più deboli non possono essere lasciati al loro destino»

Servizi Sociali in crisi, tra licenziamenti e la disperazione degli assistiti . La drammatica la situazione del settore viene “raccontata” in numeri dai Segretari Generali della funzione pubblica di CGIL CISL e UIL, Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai.

La cooperativa Nuova Presenza – scrivono in un comunicato -ha ridotto alcuni servizi e con notevole difficoltà , sta cercando di assicurare i servizi essenziali : servizio di trasporto PH ,AIAS ,ASP ecc. per la somministrazione delle terapie agli utenti, i centri riabilitativi e ha inviato un atto stragiudiziale al Comune, con la quale intima il Commissario Il pagamento delle fatture per i mesi di luglio2012. Inoltre, la cooperativa sostiene di non essere in grado economicamente di andare avanti, avendo già anticipato i costi di gestione ( carburante , noleggio mezzi ) per i mesi di luglio agosto settembre e ottobre. Mentre, il servizio SAD , anche al grazie al senso di responsabilità dei lavoratori , assicurano i servizi, pur non avendo percepito gli stipendi dal mese di giugno.

Crocè, Emanuele e Calapai illustrano la realtà delle singole cooperative, esaminando caso per caso

La cooperativa Nuova Presenza in atto gestisce :

– Il servizio Trasporto Centri Riabilitativi impiega 36 unità di personale- Utenti 155;

– per il servizio SAD Zona Messina Centro – 50 unità di personale impiegato – Utenti 271

– Centri di Aggregazione Giovanile Ponteschiavo – 10 unità di personale

Centro di Aggregazione di Giampilieri- 8 unità di personale –

Totale di 40 utenti e 30 famiglie problematiche anche con minori ;

Progetto migliorativo

La cooperativa FARO 85 , invece ha comunicato alle organizzazioni sindacali che è costretta a procedere a licenziamenti collettivi per riduzione del personale per scadenza appalto per la gestione dei seguenti servizi con il Comune di Messina.

– Assistenza domiciliare agli anziani zona Messina Sud; 300 utenti e 27 famiglie multiproblematiche ;

– Aiuto domestico ai portatori di handicap Messina Centro;Utenti 62 ;

– Centro di aggregazione giovanile Vill. CEP; 60 minori assistiti ;

– Per un totale di 107 operatori . 130

AZIONE SOCIALE

Stessa musica per i lavoratori impegnati nella cooperativa Azione sociale , oltre i 105 anziani (IL Comune da tempo non ricovera anziani . infatti, 23 anziani già sono stati dirottati in altre strutture) nella Casa di Riposo Casa Serena e 104, lavoratori ai quali si aggiungono altri lavoratori impegnati nei seguenti servizi:

– Assistenza domiciliare anziani zona Nord- 42 unità di personale – 295 anziani e 86 assistiti come famiglie problematiche ;

– Assistenza domiciliare disabili Zona Nord – 30 unità di personale e 65 disabili assistiti;

– Centri di Aggregazione Giovanile Bordonaro- Villa Lina- Santa Lucia sopra Contesse- – unità di personale impiegato 24 persone – frequenza giornaliera per ogni centro circa 40 minori .

PROGETTO VITA

Con le lettere di licenziamento in tasca anche 117 lavoratori della cooperativa Progetto Vita che gestisce i servizi di assistenza igienico sanitaria e il trasporto dei disabili nelle scuole medie inferiori. I Ragazzi disabili assistiti 250 disabili

NUOVE SOLIDARIETA’

-Assistenza domiciliare disabili zona SUD -operatori 31- Utenti 58 utenti + 3 da progetto migliorativo ;

Centri Aggregazione Giovanili -Camaro 8 unità 150 utenti minori.

Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai parlano di vero disastro sociale , con circa 550 operatori licenziati e 2035 utenti che rimarranno senza alcuna assistenza .«Anziani , disabili , bambini e ragazzi e famiglie disagiate sulle quali si abbatterà la mannaia dei tagli del Commissario Croce . Una scelta che non possiamo condividere . Questi i numeri che porteremo lunedì al Prefetto Trotta- continuano Crocè Emanuele e Calapai- numeri che porteranno alla più grande mobilitazione che la città di Messina abbia mai visto e a un grave clima di tensione sociale di cui la città in questo momento non ha bisogno».

«Scriveremo al Presidente Crocetta – concludono i tre sindacalisti – in assenza di risposte non ci fermeremo . Messina diventerà un caso regionale e Nazionale I lavoratori e le fasce più deboli non possono essere lasciati al loro destino» .

4 commenti

  1. e fatevelo ogni tanto un bell’esame di coscienza se a messina si è giunti a questo punto…

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  2. come se loro non avessero colpe

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  3. ART.21 COSTITUZIONE. E’ il FALLIMENTO del sistema delle Cooperative Sociali a Messina, ha prodotto VOTO di SCAMBIO, MEDIOCRI SERVIZI resi ai più deboli dei nostri concittadini, un passato presente futuro dei soci lavoratori, PRECARIO e INCERTO, sotto l’aspetto economico e previdenziale, ma il danno peggiore provocato è AVER FAGOCITATO il VOLONTARIATO, quello della solidarietà, libera e gratuita, che a Messina aveva un tradizione centenaria.
    E’ la LIBERA SCELTA degli utenti, il sistema che farà piazza pulita di questo pessimo sistema.

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  4. Non è tempo di polemiche. Voglio soltanto dire che le vostre sono “lacrime di coccodrillo”. Siete stati determinanti nella chiusura dell’Istituzione per i servizi sociali, definendola assieme a molti, politici e giornalisti compresi, in carrozzone, sebbene io replicavo, rimanendo, giustamente, inascoltato che il vero carrozzone era il Comune di Messina. Ebbene quando al 31/12/2007 è stato compilato il “verbale di consegne fra chi commenta, uscente ed il dr. Antonino Tottisi, ragioniere generale del Comune di Messina, subentrante, si evidenziava nel citato documento, regolarmente sottoscritto che tutte le cooperative sociali avevano già avite pagate le fatture per le prestazioni effettuate nel messe dfi novembre 2007, che al 31/12 esisteva presso il proprio tesoriere dell’Istituzione Banco di Sicilia un fondo di cassa pari a e 261.006,55. Il citato documento contabile rilevava, altresì, al 31/12/2007 utile di esercizio presunto pari a € 1.185.702,10 di cui crediti di dubbia esigibilità pari a e 484.186,96. Per screditarci si parlò di quasi 5 milioni di debiti ma à stato dimostrato che si trattava di servizi resi da terzi privi di ordinazione da parte dell’Istituzione e quindi privi di copertura finanziaria per cui dovevano essere pagati dagli amministratori oppure dai dirigenti che tale anomala prestazione avevano resa possibile. Era stato portato a conoscenza che oin virtù di una sentenza della corte di cassazione, non sarà più possibile che il credito possa rivolgersi, almeno questo è il mio parere,i rivolgesse al Giudice per ottenere il riconoscimento del credito per “illecito arricchimento. Ecco cosa dice, nel finale, la citata sentenza:”Ogni valutazione circa l’opportunità di attivare il procedimento di riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la ricorrenza dei presupposti di legge spetta all’amministrazione senza alcuna possibilità di sostituzione da parte del Giudice.” (Cassazione Civile sezione III 31/05/2005, n. 11597. Fummo buttati fuori dal dr. Gaspare Sinatra ed il Dr. Antonino Torrisi, ragioniere generale del Comune di Messina subentratomi propose alla commissione tecnica commissariale il bilancio economico di previsione dell’Istituzione per i servizi sociali 200″ che è stato approvato con delibera n3 del 11/02/2008 che prevede entrate false per finanziare costi certi, avendo previsto un trasferimento a carico del Comune di Messina pari a € 15.569.000,00 invece di € 12/800.000,00 come comunicato all’Istituzione dallo stesso dr. Gaspare Sinatra. E da quì ebbe inizio la “belle epoche” dei servizi social, ma non per i laboratori,i messinesi. VIVA L’ITALIA, anzi no, VIVA MESSINA

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