Furci. Mensa in ritardo, dirigente e genitori mettono il Comune sotto accusa

Furci. Mensa in ritardo, dirigente e genitori mettono il Comune sotto accusa

Carmelo Caspanello

Furci. Mensa in ritardo, dirigente e genitori mettono il Comune sotto accusa

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sabato 07 Ottobre 2017 - 07:15

Affollata assemblea nell'aula consiliare con il vicesindaco Maria Vera Scarcella che rassicura: "Servizio al via la prima settimana di novembre". Boato di dissenso. La dirigente Mirella Guta: "Amministrazione assente, rischiamo l'esodo di scolari"

FURCI SICULO. Certezze poche. Rabbia tanta. I genitori dei bambini della scuola dell’infanzia del Centro e della frazione Grotte che hanno affollato l’aula consiliare durante l’incontro con la dirigente Mirella Guta e il vicesindaco Maria Vera Scarcella, hanno gridato il loro disagio, e quello dei propri figli, per il mancato avvio della mensa scolastica. Per un anno intero, i piccoli hanno dovuto portare il cibo da casa in attesa dei lavori di ristrutturazione del plesso del centro. Nonostante il ritorno nella sede di via del Castello (lo scorso anno la Materna era stata provvisoriamente trasferita alle Medie), il problema si è ripresentato anche quest’anno.

“I disagi sono notevoli – ha sbottato la dirigente – e non è possibile trattare i piccoli come pacchi. Ci sono disfunzioni anche per le attività didattiche considerato che i genitori prendono i loro figli a mezzogiorno e non li riportano per il pomeriggio”. Ma questo è solo l’inizio. Il vicesindaco Maria Vera Scarcella ha fatto da parafulmine dell’Amministrazione comunale. Erano assenti il sindaco, Sebastiano Foti, (per motivi di famiglia) e l’assessore alla Pubblica istruzione, Corrado Attennante. “Abbiamo saputo tardi dell’incontro – spiega l’amministratrice – e l’assessore aveva precedenti impegni”. Perentoria la replica della dirigente: “Il problema – chiosa – non è l’assenza di oggi, io l’assessore non l’ho mai visto. Voi – chiede ai genitori – avete avuto modo di parlargli? Ecco – prosegue – noto che manca un dialogo con colui che dovrebbe essere il nostro interlocutore principale. Ho la necessità di conoscere l’assessore”.

Il vicesindaco Scarcella ha risposto con pazienza alle domande dei genitori ai quali ha dato delle rassicurazioni, le poche possibili. E cioè che la mensa prenderà il via entro la prima settimana di novembre. E che si è trovata la copertura finanziaria per poco più di un mese. Un boato. Di dissenso. E poi? Poi “solo il Signore lo sa” dice un genitore. Il Comune è senza bilancio e non è facile dire se e quando sarà approvato. Tra l’altro c’è già un commissario. L’ente locale è in gestione provvisoria e se lo strumento finanziario non sarà approvato Amministrazione e Consiglio andranno a casa. “Ma questa – ribatte Maria Vera Scarcella – sarebbe la peggiore delle ipotesi”. Ma non impossibile. E’ già accaduto nel 2009.

C’è un’altra rassicurazione: il 16 ottobre sarà aperto l’asilo nido. Ma torniamo alla mensa. “Nei paesi vicini il servizio – è il coro unanime – è stato avviato, ovunque. Qui si nota mancanza di programmazione e improvvisazione. Si sa che la scuola inizia a metà settembre e che serve la mensa, perché non preparare tutto prima?”. Viene anche chiesto se possono cucinare i genitori o se possono autotassarsi e prendere qualcuno che cucini. Una sorta di provocazione. Ovvia la risposta. Non è possibile. Scarcella, dal canto suo, rispedisce le accuse al mittente e parla di “oggettive difficoltà tecniche e burocratiche e che comunque rispetto al passato il ritardo sarebbe di un paio di settimane”. Oltre al bilancio, per la cronaca, mancava anche il cuoco. Tra gli oltre 80 dipendenti comunali (numero spropositato per eccesso considerato che parliamo di un Comune di 3.600 abitanti) nessuno ha la qualifica e nessuno ha fatto il corso (costo circa 900 euro) per prenderla. Il vicesindaco ha assicurato che ci saranno due cuochi, ma esterni: uno al centro ed uno a Grotte. Bisognerà capire cosa dirà in merito il revisore.

“Bisogna fare in fretta – sottolinea la dirigente (nella seconda foto insieme alle rappresentanti di classe) – perché c’è il rischio concreto di un esodo dei bambini verso altre scuole”. Poi snocciola come un rosario una serie di problematiche che attanagliano il mondo della scuola. Le promesse non mantenute, a partire dalla mensa alle elementari, che resta un miraggio. Per finire con la mancanza degli appendi zaini, importanti anche per motivi di sicurezza, alla Materna. Nonostante l’acquisto di nuovi arredi. “Siamo esasperati” conclude la dirigente Mirella Guta, esortando gli amministratori ad investire non solo risorse ma anche energie verso la scuola: “Senza la scuola, o con un cattivo funzionamento, il paese si impoverisce. Socialmente e culturalmente”.

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