Il ragazzino non ha però usufruito del mezzo di trasporto che aveva richiesto la scuola. E ciò aveva irritato il sindaco, Danilo Lo Giudice, che ha chiarito i fatti in seguito ad una richiesta di atti da parte della minoranza

S. TERESA DI RIVA. Tutto è bene quel che finisce bene. Alla fine il bimbo disabile ha partecipato alla gita. In realtà, si trattava del Tibet festival che ha avuto luogo a S. Alessio Siculo. Ma il ragazzino non ha usufruito del mezzo di trasporto speciale che il Comune avrebbe potuto mettere a disposizione. A chiarire i fatti, di cui si è occupata anche la stampa e che adesso sono divenuti un caso politico in seguito alla richiesta degli atti da parte della minoranza, è il sindaco Danilo Lo Giudice, che in un primo momento aveva confermato la mancata partecipazione del piccolo alla "gita".

“Il bambino – esordisce il primo cittadino – ha partecipato all’evento grazie anche alla cooperativa che ha fornito la necessaria assistenza igienico-personale a supporto dell’ente scolastico. Il mio sfogo – prosegue il sindaco – è stato determinato da una presunta superficialità riscontrata nella gestione della richiesta che ci era stata inviata dalla scuola in quanto, avendo noi la disponibilità del pulmino adibito per il trasporto scolastico disabili e i relativi autisti, potevamo erogare il servizio attraverso idoneo mezzo come era giusto che fosse, ripeto cosa di una banalità assoluta. Purtroppo – chiosa Danilo Lo Giudice – chi doveva occuparsi di ciò non lo ha fatto e sono stato io stesso a sollevare la questione per capire quali siano le reali motivazioni che non hanno consentito di poter usare il mezzo, ammesso che ve ne siano”. Il primo cittadino ha chiesto al responsabile dell’ufficio di competenza di relazionare sull’accaduto.

“Sorvolo su quanto dichiarato dalla minoranza che, come al solito – sostiene Lo Giudice – manifesta disponibilità alla collaborazione ma purtroppo lo fa senza neanche documentarsi su quanto accaduto e quindi si lascia andare a dichiarazioni di accuse e conseguenti proposte che non stanno né in cielo e ne in terra”. “L’importante . dice dal canto suo la direttrice didattica, Venera Munafò – è che il bambino abbia partecipato all’evento con tutti i suoi compagni, grazie alla straordinaria collaborazione dei genitori, alla sensibilità dell’Istituzione scolastica ed all’ausilio di personale qualificato. Posso solo dire – ha aggiunto la dottoressa Munafò – che da parte degli amministratori comunali abbiamo sempre trovato massima disponibilità”.