S. Teresa. Scontro sulla richiesta di atti al Comune, sindaco "sotto accusa"

S. Teresa. Scontro sulla richiesta di atti al Comune, sindaco “sotto accusa”

Carmelo Caspanello

S. Teresa. Scontro sulla richiesta di atti al Comune, sindaco “sotto accusa”

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martedì 05 Dicembre 2017 - 09:13

La minoranza condanna l'attacco via facebook del sindaco al consigliere Migliastro

S. TERESA. L’ultimo scontro politico a S. Teresa di Riva è sulla “continua” richiesta di atti da parte della minoranza, non ultima quella relativa alla documentazione sulla valutazione di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, scuole comprese. In questo contesto si inserisce un duro attacco del sindaco, Danilo Lo Giudice al consigliere di opposizione Giuseppe Migliastro (delegato dal gruppo “Insieme per cambiare” a ricevere le carte), attraverso la bacheca della sua pagina facebook. In quel post Lo Giudice scrisse che l’Amministrazione continuerà “a collaborare con tutti i consiglieri comunali che hanno voglia di farlo, senza polemiche, senza toni minacciosi, senza diffide, senza sterili strumentalizzazioni, con tutti quelli che, a differenza sua (il riferimento è a Migliastro, ndr) sono disponibili a intendere la politica come quell’arte nobile del confronto democratico e costruttivo”. Inoltre Lo Giudice aggiunse che intende scrivere al prefetto per evidenziare come “si richiedono atti per periodi che vanno dal 2012 al 2017 cioè cinque anni su svariate materie, senza richieste specifiche e dettagliate, bloccando gli uffici e l’attività amministrativa con un clima di intimidazione continua verso i dipendenti, in attesa di bacchettarli al primo passo falso”. Sin qui il primo cittadino. Questa mattina è scattata la solidarietà a Migliastro da parte degli altri componenti del gruppo: Antonio Scarcella, Lucia Sansone e Carmelo Casablanca. Una nota in cui la minoranza “condanna apertamente e senza mezzi termini le gratuite ed astiose affermazioni esternate dal Sindaco, con il quale lo stesso non ha fatto altro che attaccare pesantemente il nostro collega consigliere comunale Giuseppe Migliastro, al quale va la solidarietà di tutti gli altri componenti del gruppo “Insieme per Cambiare”. Scarcella, Casablanca e Sansone si rivolgono poi direttamente a Lo Giudice: “Signor sindaco – scrivono – certe esternazioni da un rappresentante delle istituzioni non possono essere tollerate, men che mai nei confronti di un consigliere comunale. Non ci appartengono le minacce da lei velate nel contesto del suo intervento. Noi, a differenza sua, non ci nascondiamo dietro i social network, ma mettiamo per iscritto, nelle opportune sedi e in modo ufficiale, quello che intendiamo dire. La questione cui lei fa riferimento – prosegue la nota della minoranza – era espressione politica di tutto il gruppo consiliare “Insieme per Cambiare” e lei, invece, ha ben pensato di cogliere l’occasione per personalizzarla e per attaccare la persona del consigliere Migliastro, reo, forse, di leggere gli atti e di dire quello che pensa su determinati argomenti. Lei, se lo riteneva, avrebbe dovuto rivolgersi, in modo garbato, a tutto il gruppo, limitandosi a ribattere sul piano politico e non su quello personale. Ci dispiace contraddirla – chiosano Sansone, Casablanca e Scarcella – ma nessuno di noi ha intenzione di giocare, men che mai con le carte: semplicemente le chiediamo per svolgere al meglio il nostro mandato politico – elettorale. Lei, sindaco, fa riferimento alle nostre richieste di atti. Ebbene, le rappresentiamo che fra i compiti propri dell'opposizione vi è quello di esercitare il controllo sull'operato di chi amministra, cosa alla quale, evidentemente, lei non era abituato. Il gruppo consiliare “Insieme per Cambiare” per svolgere il ruolo affidatogli dal popolo sovrano ha necessità di esaminare gli atti amministrativi per poi esprimersi compiutamente sui vari argomenti”. L’opposizione entra poi nel merito di alcune questioni oggetto di interrogazioni. “Vogliamo parlare – si legge nella nota – per esempio, dei locali di Piazza Marina Militare d'Italia (Piazza Bianca) occupati, come da lei riferito in consiglio, da un suo parente? Per poi sapere che, a seguito dei nostri numerosi interventi ed interrogazioni, gli stessi locali sono stati sgomberati e riconsegnati alla collettività. Vogliamo parlare del contenzioso con la ditta Duro (segnaletica stradale, ndr)? Il Comune di S. Teresa di Riva era pronto a transigere la controversia, liquidando addirittura somme non dovute, per poi, a seguito di nostro intervento, revocare in autotutela la determina di transazione e liquidazione, accertando, invece, che vi era un’ingente somma dovuta dalla suddetta ditta all’ente.Vogliamo parlare del servizio di vigilanza spiagge? Anche in quell’occasione il Comune di S. Teresa di Riva, su sua proposta, era pronto a liquidare somme non dovute stante che l’aggiudicazione dei lavori era avvenuta il 4 luglio 2017 e si intendeva liquidare somme riferentisi ad un periodo antecedente all’aggiudicazione. Vogliamo parlare del crollo del controsoffitto alle scuole elementari di Cantidati? Questo era l’argomento dal quale è scaturito il suo attacco personale al consigliere Migliastro. Il nostro Gruppo – ricordano i tre della minoranza – non aveva fatto altro che chiedere con una interrogazione la situazione di sicurezza degli edifici scolastici e degli altri immobili di pertinenza del Comune di S. Teresa di Riva, nell’interesse dell’incolumità degli utenti, compresi bambini, studenti e personale. Rassicurati da Lei, solo a parole, le abbiamo chiesto la documentazione relativa alla valutazione di vulnerabilità sismica. Abbiamo atteso due mesi e fino ad ora non ci ha degnato di alcun riscontro su tale richiesta. E questo solo per fare qualche esempio”. Sansone, Scarcella e Casablanca

Rimarcano infine che saranno loro a “inviare quanto necessita al Prefetto di Messina”.

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