I "Vespri taorminesi": Municipio assediato dai rifiuti, "Città sfregiata"

I “Vespri taorminesi”: Municipio assediato dai rifiuti, “Città sfregiata”

Carmelo Caspanello

I “Vespri taorminesi”: Municipio assediato dai rifiuti, “Città sfregiata”

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domenica 20 Agosto 2017 - 14:31

L'increscioso episodio nel cuore della Stagione. Chi amministra Taormina è chiamato ad interrogarsi e dare immediatamente delle risposte concrete ai cittadini attanagliati da tanti disagi

TAORMINA. Vedere l’ingresso di Palazzo dei Giurati assediato dai rifiuti fa male. Ai taorminesi innanzitutto. Ed anche a quanti scelgono questo incantevole luogo per trascorrervi le ferie o solo qualche ora di relax. Fa ancora più male se questo indecoroso quadretto fa bella mostra di se in una notte di mezza estate, nel cuore della Stagione, quando la capitale siciliana del turismo dovrebbe offrire il meglio di se ai visitatori. Sacchi e sacchi d’immondizia caricati l’uno sull’altro davanti la casa dei taorminesi (il municipio), nel salotto buono della città: corso Umberto, cuore pulsante di quella che è e dovrebbe essere la Perla dello Jonio. Fermarsi all’immagine dei rifiuti dinanzi al cancello è però riduttivo. Bisogna capire cosa c’è dietro, qual è il messaggio che emerge da questo increscioso episodio.

Chi amministra Taormina è chiamato ad interrogarsi e dare immediatamente delle risposte concrete ai cittadini attanagliati da tanti disagi, dal mondo della scuola alla gestione del patrimonio strutturale e culturale, che è dei taorminesi e non di chi li amministra. Per finire ai servizi e alla pulizia. Taormina va avanti per inerzia e ciò non è più possibile. Rischierebbe la deriva. Eppure parliamo di una città le cui potenzialità sono state ampiamente dimostrate in occasione del G7. Sono passati meno di tre mesi. Sembrano secoli. Siamo arrivati alla spazzatura davanti Palazzo dei Giurati. “I Vespri taorminesi” si legge in sovrimpressione in una foto dell’immondizia, rimbalzata inevitabilmente su facebook, dove i commenti si sprecano. "Quanto accaduto – è il coro unanime – è l'emblema di una città sfregiata". La raccolta differenziata da queste parti è ancora un miraggio. Ma è davvero impossibile farla decollare? A S. Teresa di Riva, pochi chilometri di distanza, da un anno e tre mesi non esistono più cassonetti e sacchi di rifiuti lungo le strade e la città è stata premiata per essere tra i primi Comuni in Sicilia con quasi l’80% di differenziata. S. Teresa di Riva ha già fatto decollare l’Aro e gestisce il servizio in house con conseguente riduzione della Tari, la tassa sulla spazzatura. I santateresini ne vanno orgogliosi. Il loro è l’unico paese del versante Jonico, da Messina a Giardini Naxos, ad avere ottenuto questo risultato. Che appena un anno e due mesi addietro sembrava irraggiungibile. “E non venite a dire – ha sospirato un residente doc della città del Centauro – che Taormina non è… S. Teresa di Riva”. Paese di quasi 10mila abitanti guidato un sindaco giovanissimo, Danilo Lo Giudice (erede di Cateno De Luca, il quale ha deciso di passare il testimone come promesso, nonostante la possibilità di un altro mandato). Ed una Giunta altrettanto “verde”. Ma carica di entusiasmo e voglia di far del bene alla comunità.

Carmelo Caspanello

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