L'appello di Previti ai cattolici: "Riunitevi in un unico partito"

L’appello di Previti ai cattolici: “Riunitevi in un unico partito”

L’appello di Previti ai cattolici: “Riunitevi in un unico partito”

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giovedì 20 Settembre 2012 - 08:16

Il presidente del consiglio comunale in vista delle elezioni regionali: "“E’ necessario superare l’attuale schema che vuole che i cattolici che si occupano di vita e famiglia siano di destra, mentre di sinistra sono quelli dediti al sociale, all’ambiente e alla cultura. E' una divisione falsa e minimalista e perpetrata per tenere divisi i cattolici”

“Credo che le imminenti elezioni regionali mostrino con chiarezza la necessità urgente della nascita di un nuovo soggetto politico che raggruppi e rappresenti i cattolici, oggi sparsi in tante formazioni”.
Comincia con queste parole la lettera inviata dal presidente del consiglio comunale di Messina Giuseppe Previti che è un appello rivolto ai cattolici perché si impegnino in modo unitario sul fronte politico.

“E’ necessario superare l’attuale schema che vuole che i cattolici che si occupano di vita e famiglia siano di destra, mentre di sinistra sono quelli dediti al sociale, all’ambiente e alla cultura”, prosegue il presidente del consiglio, in contrasto con la situazione attuale che vede i cattolici impegnati in partiti diversi, “una divisione falsa e minimalista e perpetrata per tenere divisi i cattolici”.

Appellandosi ai documenti della dottrina sociale che, dopo la nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo nel 1919, “sono un invito crescente all’impegno costante nel sociale e nella politica dei cattolici”, Previti afferma che è arrivato il momento in cui ai cattolici è richiesto un rimarcato impegno e di vederli uniti: “Perdere il contatto con le proprie radici, con la propria fede, significa diluire l’impegno fino ad essere indottrinati -anziché indottrinare- dal mondo”.

Le prime risposte arriveranno dalla riunione di fine ottobre che si terrà a Todi in cui diverse associazioni di area e gruppi organizzati politicamente si confronteranno tra di loro.
“Si parta con chi ci sta – conclude Previti -. Chi ha responsabilità e può spendere una parola, lo faccia. Non si lasci sprecare questa grande ed unica occasione”.

5 commenti

  1. ” IDEA ” che ha il sapore dell’uovo di Colombo in un paese in cui la stragrande maggioranza si dichiara CATTOLICO ( mai CRISTIANO ), ma idea anche perdente, perchè solo una esigua minoranza è praticante, vedi le Chiese vuote nei giorni feriali e nelle celebrazioni domenicali fuori dall’orario in cui si vuole apparire. Caro PIPPO invece di fare filosofia politica, lasciala a chi la studia, potevi mantenere l’impegno di mandare on line le sedute del Consiglio Comunale, avremmo visto la faccia di quei pochi che si sono impegnati seriamente, ho fatto i nomi in altro commento, ma anzitutto quella di bronzo dei molti, cui la sala consiliare non conosce nemmeno il timbro della voce.
    Ti informo che i resoconti delle sedute del Consiglio sono ferme al 13 luglio; dei resoconti delle belle addormentate di tutte le Commissioni, tranne rare eccezioni, non sappiamo nulla, ma ti pare TRASPARENTE? Ti devo dare atto della simpatia e fiducia che ispiri, non è poco in politica, infatti so per certo,che con alcuni tuoi colleghi non prenderesti nemmeno un caffè.

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  2. Ma i cattolici dove sono?
    Leggo dal Dizionario MELZI..cattolico:”chi e che professa la religione cattolica romana”.
    Ora, tra quanti si occupano o dovrebbero occuparsi della cosa pubblica sfido a trovare qualcuno che rispetta l’ insegnamento della Chiesa romana.
    Non credo conti avere ricevuto il Battesimo o prendere la Comunione la domenica.
    Quel raro esemplare di “cattolico” in via di estinzione sta ben lontano dal sistema partitocratico per non confondersi con la moltitudine di falsi ed ipocriti cattolici che vivono nella doppiezza predicando il contrario di come operano.
    Quindi, si lascino stare in pace i pochi esemplari di cattolici …per conservarne la specie !!

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  3. LA FAMIGLIA E LA CHIESA…
    giusto caro Previti la Chiesa di famiglia ne ammette una sola ed una sola moglie ma leggo che ogni candidato UDC nei manifesti ha sopra la testa il nome di CASINI che di famiglia per non farsi mancare nulla di mogli ne ha due con figli da ognuna. Per carità non sono moralista ma essere divorziati significa avere idee diverse dalla Chiesa ed è un modo di vita da : basta dirlo. Poi ricordo che la Chiesa non ammette la comunione dei divorziati che convivono con altre donne e si risposano. Allora si dica in pubblico che l’UDC su queste tematiche è di sinistra. Non è peccato basta dirlo. Ma mi sembra ipocrita pretendere di comandare un partito che è stato ideato da chi credeva al matrimonio indissolubile Don STURZO.

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  4. Ecco, Riunitevi tutti in un solo partito e andatevene…….

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  5. aggiungo, andate.. a lavorare

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