D’Alia, Pdl e Picciolo indignati: "Chieda scusa". Voce fuori dal coro il Prc: "Grazie sindaco"

D’Alia, Pdl e Picciolo indignati: “Chieda scusa”. Voce fuori dal coro il Prc: “Grazie sindaco”

D’Alia, Pdl e Picciolo indignati: “Chieda scusa”. Voce fuori dal coro il Prc: “Grazie sindaco”

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lunedì 04 Novembre 2013 - 14:45

Il ministro: «Essere sindaco non significa fare attivista di una minoranza». Intervengono anche il Pdl "gesto irrispettoso" e il Dr Beppe Picciolo: "un atto ai limiti della decenza istituzionale. Chiediamo scusa noi per lui". Il Segretario Circolo PRC di Carmelo Picciotto, invece, plaude all' iniziativa di Accorinti. La Cisl: sono altri i problemi della città

Il sindaco Accorinti dovrebbe scusarsi pubblicamente con la cittadinanza messinese per una provocazione demenziale e inopportuna, che offende le Forze Armate e la memoria di quanti, anche nostri concittadini, sono morti per la pace in Italia e nelle missioni internazionali”. A parlare non è l’uomo qualunque “della strada” ma niente poco di meno che il ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D’Alia, che commenta e bacchetta pubblicamente il gesto del sindaco di Messina Renato Accorinti, "reo" di aver esposto una bandiera della pace pronunciato un discorso pacifista nel corso delle celebrazioni del 4 novembre.

La notizia ha fatto il giro di tutte le redazioni nazionali, destando scalpore, oltre a quello suscitato tra quanti stavano assistendo “in diretta” alle celebrazioni in piazza Unione Europea.

Alle Forze Armate, giustamente indignate per questo comportamento – aggiunge D’Alia – va la nostra solidarietà e gratitudine. Essere sindaco non significa fare l’attivista di una minoranza, per quanto rispettabile, ma rappresentare tutti i cittadini e il sentimento di un'intera comunità. Oggi Accorinti non l'ha fatto”.

Sulla stessa linea del ministro D’Alia, anche il Pdl.

«Il comportamento assunto oggi dal Sindaco Renato Accorinti in piazza Unione Europea, in occasione delle celebrazioni per la giornata delle Forze Armate e del 95esimo anniversario della fine della prima guerra mondiale – si legge in un comunicato – è stato inopportuno e irrispettoso».

«Oggi il sindaco avrebbe dovuto rendere omaggio a coloro che- come i messinesi caduti in missioni di pace all'estero-rischiano la vita pur di salvaguardare la nostra incolumità e difendere i diritti civili in quei Paesi nei quali tali diritti vengono violati. Invece – conclude il documento – ha espresso la sua opinione personale dimenticando di essere sindaco di Messina e, come tale, tenuto a rappresentare il pensiero di tutti, anche di chi non ha la sua stessa visione delle cose».

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo regionale dei Democratici Riformisti Beppe Picciolo: “Siamo in presenza di un comportamento poco opportuno e ai limiti della decenza istituzionale- ha dichiarato il deputato regionale- Ci sono regole che vanno comunque rispettate al di la delle personali e, fors'anche, rispettabili convinzioni politiche e culturali. Il Sindaco della città ha mostrato la sua poca versatilità ad osservare il silenzio e il rispetto dovuto alle istituzioni del Paese che sono rappresentate in primis dalle nostre Forze armate. Siamo noi, dunque, che chiediamo scusa, in sua vece, ed in rappresentanza della Città a quanti si sono sentiti giustamente offesi in un giorno caro alla memoria di chi ha dato la propria vita per il bene del Paese”

Voce fuori dal coro quella di Carmelo Picciotto, Segretario Circolo PRC “Peppino Impastato”- Messina, che ringrazia Renato Accorinti.

«Il Partito della Rifondazione Comunista – scrive in un comunicato – è profondamente grato al Sindaco della Città di Messina per avere ricordato l’art. 11 della Costituzione che sancisce il ripudio della guerra, in un momento storico in cui le spese militari svuotano i granai per riempire gli arsenali, e per acquistare congegni militari sempre più micidiali, come il MUOS che minacciano la vita di tutti».

Anche la Cisl ha deciso di dire la sua. «Quanto è avvenuto e sta avvenendo a Messina è tutto il contrario di quello che serve a questa città». Le parole sono del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, che commenta così l’episodio del sindaco Accorinti in occasione della Festa delle Forze Armate. «Messina ha bisogno di essere unita, non di divisioni – aggiunge Genovese – e l’operato del sindaco Accorinti non fa altro che creare nuove divisioni e acuire quelle già esistenti. In gioco c’è la tenuta socio-economica della città e di tutto il territorio che non può permettersi disgregazioni. Occorre essere tutti uniti per risollevare Messina concentrandosi sul lavoro che si perde, su quello che bisogna creare e sulla protezione sociale».

47 commenti

  1. Caro ministro, il sindaco con le sue parole ha PIENAMENTE RAPPRESENTATO IL SENTIMENTO DI TUTTI GLI ITALIANI, NON SOLO DEI MESSINESI e non di una minoranza “guerrafondaia”.
    La nostra Costituzione all’rt.11 cita testualmente:
    “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” forse l’ha(l’hai) dimenticato anche lei…o anche “TU”, visto che ci conosciamo…
    Dove sta la “provocazione”???
    Un consiglio da amico: prima di dar credito ai tuoi “informatori locali” accertati bene dei fatti…

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  2. Accorinti è questo….un po alternativo , il sistema renderà marginale messina ma tanto già eravamo tali ! Cmq spero che il buon renato e la caritas si organizzino per la mensa di decine di migliaia di tibetani..ops messinesi

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  3. Perchè il ministro si indigna solo oggi, il sindaco non ha mai fatto mistero delle sue idee e l’abbigliamento è rimasto immutato nelle varie cerimonie, segno di coerenza. Forse D’Alia avrebbe dovuto prenderlo a braccetto e spiegargli qualche cosa, in altra occasione , ma evidentemente andava bene così.
    Chi ha detto poi a questo signore che i pacifisti rappresentano una minoranza, i parenti dei defunti non dovrebbero sentirsi offesi, come lui stesso ha ricordato il nostro paese è intervenuto con missioni di pace per portare aiuti, o non era vero. Ridurre i costi della spesa militare in favore della gente non mi sembra offensivo. Ministro dovremmo ridurre molte spese, lo chiedono tutti i cittadini,soprattutto quelle della politica. Si offende anche per questo.

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  4. Il Sindaco ha fatto bene ad esporre la bandiera della pace !! Siamo tutti pacifisti nnon una Minoranza!!

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  5. Oggi si ricorda il sacrificio fatto dagli Italiani nella Prima guerra Mondiale chi cita a sproposito gli articoli della Costituzione dovrebbe prima studiarne la Storia!

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  6. Egr. sig. Ministro, Ve la dovevate aspettare una “sparata” del genere, vista la storia del sindacocarmelitanoscalzo (e credo, anzi sono sicuro, che non sarà l’ultima).
    Dovevate pensarci prima, ovvero quando non avete dato il giusto appoggio all’altro candidato.
    Accorinti è un “anarchico” che si fa beffe di certi “protocolli”.
    Non finge e, a torto o ragione” fa di testa sua.
    Lo dovevate sapere che non si allinea alle “regole” ed ai comportamenti “convenzionali”.
    Questo è l’attuale sindaco di Messina!
    Che Vi piaccia o no!

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  7. Anche costui non ha ancora capito come la pensa veramente la maggior parte della gente.
    A noi non ce ne frega nulla di parate,fanfare e trombette, vogliamo un Paese civile, dove vivere non sia una scommessa quotidiana.
    Vogliamo lavoro, diritti (uguali per tutti e non solo per gli amici, vero Cancellieri?), vogliamo pace (per cui l’esercito non serve a niente), vogliamo sviluppo e legalità!
    Ma ormai tra la gente comune e questi signori che dovrebbero rappresentarla e farne gli interessi c’è un abisso.

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  8. Caro “Ministro” D’Alia, il Sindaco di Messina, scelto dai Messinesi e sicuramente non dal potere politico, come succede per la nomina di un ministro o presidente della repubblica, ha manifestato apertamente quello che il cittadino comune sente in un momento di disastro economico e sociale.
    Si ricordi che la Costituzione Italiana ha regole fondamentali per una vita democratica e civile di un Paese, e in questo momento nessun ministro o politico Italiano sta tutelando i valori in essa contenuti.
    Uno dei più grandi Imprenditori Italiani, Adriano Olivetti, sosteneva che la ricchezza di una nazione è il suo popolo, che deve essere tutelato e sostenuto perché all’interno di una grande Famiglia chiamata Italia.
    Adriano Olivetti con il Suo abbigliamento elegante, diverso da quello indossato dal nostro Sindaco, di fatto aveva le stesse idee sane e costruttive per il popolo.
    Il falso perbenismo di politici locali e ministri tutti è fuori luogo.

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  9. Spero che l’avvocato si ricordi il vecchio adagio “chi u boi ci dici cunnutu o sceccu”….

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  10. Il tempo dei parasacchi e dei para…. è finito. Il Sindaco ha manifestato solo l’evidenza. Le parate non incantano più. Anzi ricordare come ha fatto lui è più significativo e maggiormente apprezzabile infatti se non ci fossero le guerre (tra l’altro provocate anche da noi) non ci sarebbero caduti di guerra. Se non si spendessero miliardi di euro e di dollari (noi abbiamo la spesa ma anche il guadagno tra i più alti al mondo) per le spese militari ci sarebbe meno fame nel mondo e più prati fioriti senza caduti sotto. Ricordo ancora che l’evidenza manifestata dal nostro grande Sindaco è l’evidenza del cristianesimo imperniato sul Vangelo e dello Stato Italiano imperniato sulla Costituzione, guarda caso del dopo guerra.

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  11. Meno male che esistono sindaci come Accorinti.

    Viva la pace, ma che ce facciamo delle forze armate!?

    Aprite gli occhi….

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  12. Ministro lei è a dir poco incoerente. Questo signore è sempre stato così. Un reazionario camuffato da rivoluzionario.
    Quando l’ha fatto votare al ballottaggio decretandone l’elezione a sindaco si aspettava forse che cambiasse?

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  13. MessineseIncallito 4 Novembre 2013 16:14

    Egregio MINISTRO d’alia,
    penso che debba indignarsi molto di più rispetto al governo di cui fa parte…
    Guardi in concreto quanto si sta muovendo il sindaco ed IMPARI COSA VUOL DIRE ESPORSI PIUTTOSTO CHE VIVACCHIARE CON LA POLITICA

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  14. Il sistema renderà marginale Messina? Beato lei che deve essere molto giovane. Restando solo al campo delle forze armate ha presente quanti presidi dell’esercito è della marina sono stati tolti a Messina negli anni novanta, quando tra gli altri c’era il ministro messinese (pentito) antonio martino stretto parente, politicamente parlando, del ministro d’alia che oggi grida allo scandalo?
    Forza Renato e forza Messina!

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  15. Scusi lei è il nipote di george o di 17?

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  16. D’Alia, vacci tu a fare la guerra!
    A proposito tu l’hai fatto il militare?

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  17. MessineseAttento 4 Novembre 2013 16:45

    Ministro, mi creda, l’unica cosa di cui i cittadini italiani e messinesi si vergognano è essere rappresentati dal governo di cui lei fa parte. Un mix di signorotti impettiti che, dietro compensi da capogiro, e avulsi da qualsiasi appartenenza, se non quella del dio denaro, non perde occasione per dimostrare tutta la sua pochezza ed incapacità.
    Lei, poi, ci ha insegnato come nella vita non importano gli ideali ma la poltrona. Basta avere quella e dalla vita si ha avuto tutto e pazienza se si sarà marchiati come re dell’incoerenza e dell’opportunismo.
    Ai suoi occhi un uomo coerente, che anche dopo avere conquistato il potere porta avanti le sue battaglie, risulta come un marziano da bacchettare. Fortunatamente non tutti sono come lei!

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  18. serra salvatore 4 Novembre 2013 17:03

    CREDO CHE IL MINISTRO D’ALIA ABBIA DATO AL SINDACO ACCORINTI UNA LEZIONE POLITICA CON GARBO COME SUO SOLITO FARE. NON SONO CONTRO IL SINDACO MA RITENGO CHE LA SUA MANIFESTAZIONE, SGIUSTA ED APPREZZABILE, NON ANDAVA FATTA IN QUEL MOMENTO.

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  19. TUTTI i sostenitori di questo pseudo sindaco oggi dovrebbero VERGOGNARSI!!!!
    ha offeso le forze armate, ha offeso le istituzioni, ha offeso i caduti di tutte le guerre ed ha offeso anche tutti i cittadini che lui “dovrebbe” rappresentare come primo cittadino. I CONSIGLIERI COMUNALI CHE FANNO??? DA CHE PARTE STANNO??? CHE CHIEDANO LE DIMISSIONI IMMEDIATE DI SINDACO E GIUNTA!!!! TUTTI A CASA!!!

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  20. La commemorazione dei defunti in guerra si fa con il loro rispetto di uomini caduti per la Patria.
    Era sufficiente astenersi dal partecipare, non offendendo chi crede in altri valori.
    Ma dal grande parolaio c’era da aspettarsi questo ed altro.

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  21. Beh se il minEstro D’Alia parla di cose demenziali c’è da credergli! vorrei sapere chi fu la sua maestra di matematica delle elementari: di sicuro non una brava dato che non riesce a capire che è il suo governo che rappresenta la minoranza e non Renato.
    Guardare i numeri per credere!
    Comunque tutto normale se difende i cani dei padroni. Sarebbe strano se affermasse il contrario.
    La cosa che mi da la maggiore soddisfazione è sapere di avere ragione finché soggetti come lui (ma non solo!) la penseranno al contrario di me!

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  22. Già, hai ragione!!!
    Sai PERCHE’ l’Italia entrò in guerra nella I Guerra Mondiale???
    E PERCHE’ entro nella seconda?
    E PERCHE’ QUINDI l’Italia RIPUDIA LA GUERRA???
    Dai, rendici edotti…

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  23. Si sta muovendo??? e quanto????

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  24. Vedo che ti piacciono le fiction….

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  25. Come si fa?
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    Come si fa?
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    MA COME SI FA A NON ESSERE D’ACCORDO CON TE???

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  26. Alessandro Grussu 4 Novembre 2013 20:13

    Dovrebbe studiarsi la storia chi non sa che la prima guerra mondiale fu un conflitto in cui l’Italia entrò dopo mille tentennamenti e senza una seria preparazione strategica e militare, in cui centinaia di migliaia di uomini, di estrazione per lo più contadina, che non si capivano nemmeno tra loro perché parlavano lingue diverse, furono mandati al massacro dal macellaio Cadorna in nome di un vago ideale di “patria”. Ideale che a quei soldati importava meno di zero, come testimoniano i migliaia di processi per diserzione, conclusi anche con la pena di morte per fucilazione, cosa abbondantemente e da tempo dimostrata da un’ampia letteratura storiografica. Sarebbe ora che ci si levi dagli occhi le bende della retorica e si guardi a quei fatti con spirito critico. A modo suo, il sindaco Renato oggi lo ha fatto. E io sono con lui.

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  27. Vorrei sapere tra tutti questi indignati quanti hanno fatto il servizio militare obblicatorio?
    e quanti si sono fatti raccomandare per nnon farlo.
    accorinti è coerente con le sue idee di obbiettore di coscienza e pacifista.
    Vorrei sapere solo se il ministro d’Alia ha fatto il servizio di leva oppure aveva altri impegni per dare un anno della sua vita allo stato gratuitamente.

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  28. Mi dice in quale parte del discorso del sindaco Accorinti c’è almeno una – UNA SOLA – offesa per le istituzioni, per i caduti, per i cittadini?
    In caso contrario eviti di dire corbellerie!!!

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  29. È incredibile come questi pseudopolitici (eufemismo) parlino di: “offese alle forze armate, chiedere scusa, missioni di pace rappresentare il pensiero di tutti e rispettare le istituzioni”. Ma D’Alia e Picciolo sono a conoscenza dei termini che usano? Proprio loro e il loro partito di cui fanno parte mi vengono a parlare di offesa alle istituzioni?
    Il discorso di accorinti non è assolutamente in contrasto con la ricorrenza, ha solamente citato ciò che in questo pseudopaese dovrebbe essere ovvio: la costituzione. È incredibile leggere le motivazioni di coloro che lo attaccano. Se volete continuare a difendere il “ministero della guerra”, continuate pure, tanto, in effetti i problemi dell’Italia si contano sulle dita di una mano!

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  30. Pur essendo un estimatore di Accorinti concordo pienamente con quanto esternato dall’on. Beppe Picciolo in quanto la solenne ricorrenza non avviene per un’ode alla guerra ma per il sacrosanto ricordo dei fratelli immolatisi per la Patria.

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  31. Quali sono questi numeri da guardare per credere?
    Se Accorinti crede che la maggioranza dei messinesi lo ha votato perché condivide tutte le sue idee compresi i vezzi immaturi si sbaglia di grosso.
    La maggioranza dei suoi elettori (me compreso) l’ha votato per non votare gli altri.

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  32. Mai avrei pensato di poter condividere una dichiarazione di D”Alia. Eppure Accorinti con il suo gesto irresponsabile ed offensivo è riuscito anche in questo.

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  33. Leggi bene….già lo siamo marginali

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  34. Signor Beppe PICCIOLO, indecente è la tua strumentalizzazione spudorata di una manifestazione simbolica, un drappo con la scritta dell’articolo 11 della COSTITUZIONE, ma tu sai cos’è la COSTITUZIONE? Non c’è nessuna offesa al nostro Esercito
    nell’esaltare la PACE e ripudiare la GUERRA. La COSTITUZIONE prevede in un solo caso la GUERRA, è sancito solennemente dal primo comma dell’articolo 52 della COSTITUZIONE « LA DIFESA DELLA PATRIA E’ SACRO DOVERE DEL CITTADINO » Gli interventi pericolosi ed encomiabili del nostri soldati in Afghanistan e Libano hanno la finalità della PACE, e sono possibili per quel comma della COSTITUZIONE, che ci consenta di firmare i trattati internazionali. W l’ESERCITO ITALIANO, non rappresentato dai suoi alti gradi, ma dai soldati in giro per il mondo a rischio della vita, W LA PACE.

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  35. Nausea e disgusto nel leggere certe tristi cose, frutto dell’ignoranza e della presunzione di chi ha governato male la nostra città e il nostro paese e che si ostina a non arrendersi al fatto che ha perso…non hanno più credibilità e non sanno fare altro che gettare fango e polemizzare su gesti che nulla hanno di offensivo…ma andatevene a zappare la terra che forse, e dico forse, lo fate meglio…VERGOGNA VERGOGNA E VERGOGNA

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  36. Ha sventolato la bandiera della pace ed ha parlato di pace (riascoltate il discorso).
    Non ha offeso nessuno.
    E poi le nostre forze armate non difendono la pace? e non sono all’estero per missioni di pace?

    Dovrebbero essere tutti d’accordo ed invece si sono offesi!

    Dimenticavo: Nella nostra povertà oi permettiamo il lusso di comprare gli F35 anche per sostenere la ripresa dell’economia americana, dimenticandoci di quella nostra.

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  37. Giuseppe Augliera 5 Novembre 2013 08:08

    Concordo pienamente, questa volta Renato ha sbagliato, Lui rappresenta tutta la città, quindi sensibilità diverse, non può pertanto comportarsi come ha fatto.

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  38. D’Alia, D’Alia, quante vacue parole escono dalla sua bocca! Vorrei sapere se lei ha fatto il servizio militare (io penso di no), come l’ho fatto io e tantissimi altri. Vorrei sapere se lei ha buttato un anno della sua vita (anche lavorativa) vestito con una uniforme per rappresentare l’Italia in un “gioco” che, ultimamente, stà costandoci caro in perdite umane ed economiche.
    Accorinti ha espresso un pensiero lecito che condividono parecchie persone e quindi lei e gli altri “esponenti” della nostra politica locale dovreste astenervi dal vomitare insulse parole che sono dettate dal vostro animo “patriottico” (i beddi soddi chi vi muccati).
    Capito, mi hai?

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  39. Vedere tanta ignoranza dispiace. Anche se ormai parlando di messinesi ci si è abituati.

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  40. Avrei preferito che…. che Accorinti, a prescindere dalle sue rispettabilissime ( da me non condivise ) opinioni personali, si adoperasse e si facesse conoscere per il motivo per il quale è stato ( anche da me ) votato. Fare l’amministratore della nostra città. Ormai è ancora più ingabbiato dal suo innato protagonismo e dalla macchina della melassa ( l’0pposto della macchina del fango ) che lo sostiene. Conscio della sua impotenza nel risolvere gli enormi problemi della sua città irrisolvibili, a mio avviso, senza una profonda rivoluzione politica, economica, sociale e con la presenza di grandi uomini(e non da grandi idealisti), non potra far altro che quello che, alla prova dei fatti, gli riesce meglio:IL CLOWN.

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  41. Il Caro ministro farebbe bene a indignarsi su altri argomenti, per esempio che riguardano le malefatte e gli abusi di potere dei suoi cari colleghi, per quelli non esprime alcuna opinione con diplomazia non si pronuncia temendo forse di perdere la sudata e amata poltronissima e non crearsi inimicizie.
    Il Sindaco ha espresso un’opinione per altro condivisa da molti cittadini.
    Dovrebbe essere il ministro a chiedere scusa ai messinesi per il perenne stato di abbandono in cui la città versa, colpevole del magna magna perpetrato dai suoi potenti predecessori. Vorrei infine ricordare che le guerriglie si insinuano per il malessere collettivo.

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  42. MessineseIncallito 5 Novembre 2013 09:54

    Confronta l’operato dei suoi illustri predecessori non in quest’arco di tempo (100 giorni) ma durante tutto il loro mandato con quanto ha TENTATO di fare finora Accorinti e risponditi.
    (…tenendo conto che lui non è nessuno e loro avevano tante simpatiche lobby dietro a proteggerli e ad aprirgli le porte…)

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  43. Accorinti si merita un’altro tapiro…non sa manco che bandiera ha esposto….quella non è la bandiera della pace…con tutto il rispetto x i gay…quella è la bandiera del gaypride…mania di protagonismo…

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  44. FRANCESCO TIANO 5 Novembre 2013 10:29

    In Italia non esiste un Ministero dell’offesa, abbiamo quello della Difesa. Un organismo importante e determinante per la salvaguardia della incolumità dei cittadini e contro le guerre. Un organismo indispensabile per il bene comune e per opporsi a qualsiasi atto bellico e di arroganza tra i popoli. L’art. 11 della nostra Costituzione recita:
    L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

    Ogni manifestazione che riguardi la Pace va fatta in quei luoghi dove si infrange il principio di unità mondiale e di amore verso il prossimo e non tra chi, con senso di responsabilità e di servizio alla Patria, offre il proprio contributo per diffondere questo sentimento, per chi con abnegazione e rischio ha deciso di stare in prima fila.

    Un grazie alle Forze dell’Ordine ed ai caduti in Guerra per il loro sacrificio di difendere il popolo a costo della propria vita.

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  45. Ad un Prefetto è stato dato, tempo fa, l’appellativo di Signore e qualcuno si è offeso (nota: a Dio si dà comunemente l’appellativo di “Nostro Signore”)…

    In presenza di un militare si parla di pace ed in due si offendono…

    Non crediate che nella società ci sia qualcosa che non va?

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  46. i comizi si fanno nelle piazze e ci va chi vuole sentire, nelle commemorazioni di stato, se si indossa la fascia tricolore,si partecipa senza protagonismi lasciando elucubrazioni mentali ai comizi e non quando si commemora i morti e chi ha dato la vita anche per Accorinti.

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  47. Ma quante belle parole in questi commenti. Come al solito i soliti noti non leggono neanche l’articolo, vanno direttamente ai commento e dopo 2 righe non in linea con la loro politica vanno giù di brutto con insulti e offese. Qui il filone politico c’entra poco e lo testimonia il fatto che anche alcuni sostenitori del sindaco sono in disaccordo sull’accaduto. A proposito volete sapere cosa è accaduto? Il sindaco di una città irrompe durante una cerimonia solenne pronunciando frase inopportune all’occorrenza, sventolando una bandiera di protesta come farebbe l’ultimo teppista no global.

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